SICCITA’ E DESERTIFICAZIONE, IN PUGLIA PROBLEMI IRRISOLTI DALLA POLITICA E DIVENTATI ORMAI DRAMMATICI

| 28 Settembre 2025 | 0 Comments

di Graziano De Tuglie _____________

Finita questa estate del 2025, cominciano le sceneggiate elettorali per il rinnovo del Consiglio regionale Pugliese e l’incidenza della scarsa disponibilità idrica va di nuovo in soffitta.

Si vedono ridicoli spot propagandistici dell’Acquedotto Pugliese, ma non si intravede nessuna strategia organica e coordinata che contrasti concretamente la drammatica carenza idrica che affligge la Puglia.

Nonostante i nostri precedenti interventi di documentazione e di denuncia su leccecronaca.it nessuno tra i rappresentanti istituzionali, sia regionali, sia nazionali, ha speso un attimo del suo tempo a riflettere sul serio rischio di desertificazione del territorio che abitano i pugliesi.

Nessuno dei politici ha avuto una reazione, una riflessione sul fatto che, come da noi denunciato, reflui depurati e affinati vengono gettati in gran parte a mare nonostante i costi sopportati dalla popolazione pugliese per renderli utilizzabili in agricoltura.

I reflui dei depuratori ammontano oggi a 282 milioni di metri cubi /anno, più di quanto producono gli invasi lucani. Sono pronti ad essere trattati per il ripascimento delle falde costiere e l’irrigazione dei campi. Ma le “competenti autorità” ignorano i giacimenti che hanno a disposizione per contrastare la siccità che produce una significativa riduzione delle produzioni agricole (quest’anno si sono raggiunte percentuali di perdita dei raccolti anche del 40%) che ingenerano anche un forte rialzo dei prezzi di frutta, verdura e ortaggi che agisce anche sull’inflazione che limita fortemente le capacità di sopravvivenza delle famiglie.


La mancanza di acqua si riflette tragicamente anche sulla qualità dell’offerta turistica che soffre delle riduzioni dell’erogazione del prezioso liquido in molte località perno del turismo pugliese; ma le sofferenze riguardano tutti i settori della società pugliese.

Nonostante che leggi e regolamenti prevedano la possibilità di depurare fino alla tabella 4, il massimo, i reflui fognari e di affinarli successivamente.

“Per questi tipi di reflui depurati le irrigazioni e le subirrigazioni sono invece forme consentite di ripascimento indiretto delle falde acquifere. Per i ripascimenti diretti occorre leggere le disposizioni del 2013 dell’Unione Europea. In tali disposizioni si evidenzia giustamente che il liquido da immettere nel sottosuolo deve avere caratteristiche fisico-chimiche e batteriologiche migliori di quello della falda ricevente. La legge vieta i prelievi dalle falde costiere salmastre di Puglia per non favorire l’intrusione dell ‘acqua salata verso terra. Gli scarichi nel sottosuolo di reflui in tab. 4, diverrebbero apporti di acque dolci sanificate per costituire una barriera contro quell’ intrusione di acqua salata .

Se mandiamo a discutere chi non conosce il problema al Ministero dell’Ambiente o, peggio, inviamo un politico in Europa a domandare se possiamo versare nel sottosuolo liquidi dei depuratori ci diranno ovviamente di no. Il problema va perciò spiegato bene, evidenziando che sarebbe un grave errore non usare i reflui depurati per un’agricoltura bisognosa e per addolcire d’inverno le falde salmastre costiere pugliesi”.

Questo scriveva qualche anno addietro il professor Mario Del Prete, emerito di geologia nell’Università della Basilicata, cittadino pugliese di Manduria.


Ma voi avete mai visto amministratori regionali e rappresentanti nazionali ed europei porsi il problema di come varare un gigantesco piano di sfruttamento di queste risorse? Avete mai visto i vertici decisionali dell’Acquedotto Pugliese orientare tutte le risorse disponibili in questo senso? Avete mi visto le campagne elettorali infiammarsi su questo tema essenziale per la vita stessa della Puglia?


Dubito fortemente che la campagna elettorale regionale che sta partendo in questi giorni si interessi, sia pur marginalmente, di questo importante tema; anzi credo che nei libri dei sogni che chiamano programmi le coalizioni non dedicheranno neanche un rigo al contrasto della siccità e del conseguente rischio di desertificazione.

Tags:

Category: Cronaca, Politica

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito utilizza Akismet per ridurre lo spam. Scopri come vengono elaborati i dati derivati dai commenti.