LA POLEMICA / ORMAI E’ CAOS TRAFFICO A LECCE CITTA’, DENUNCIA DEL CODACONS

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il Codacons – associazione per la tutela dei diritti dei cittadini – ci manda il seguente comunicato, firmato dall’avvocato Cristian Marchello, responsabile della sede di Lecce. Nella nostra foto, tratta dal suo diario di Facebook, l’assessore alla Mobilità e Trasporti del Comune Giancarlo Capoccia ___________
GIU’ LE MANI DALLE STRADE DI LECCE: CAOS E IMPROVVISAZIONE STANNO RENDENDO LA VITA DEI CITTADINI IMPOSSIBILE
Siamo stati fin troppo silenti, nell’attesa che qualcuno all’Assessorato al Traffico e presso gli Uffici della Polizia Municipale guardasse fuori dalla finestra. Ma la misura è colma.
Infiniti lavori, soluzioni artigianali, giri dell’oca, linee della mezzeria improvvisate, corsie preferenziali sparite: c’è di tutto ed anche di più nella città di Lecce da un po’ di tempo a questa parte.
Non si poteva certo sperare che i lavori sulla circonvallazione andassero spediti come se ci fosse un Giro d’Italia da ospitare, ma sarebbe stato certamente apprezzabile che la sistemazione della corsia interna fosse un po’ più veloce, dato che – ed era prevedibile – con la ripresa delle attività dopo l’estate, l’arteria sarebbe stata sotto stress e la vita dei cittadini sarebbe stata complicata dai restringimenti.
Peraltro – come era prevedibile – la chiusura di tratti della circonvallazione ha comportato un sovraccarico anche delle vie del centro, ingolfate dalle auto di coloro che cercano una via di uscita dalla città. Cosa certamente non facile a causa dei mille cantieri che interessano anche questa parte di Lecce.
Che non si dia la colpa alle ciclabili però. Perché se è vero che alcune di queste vie hanno ristretto la carreggiata di alcune vie, è anche vero che l’obiettivo, almeno quello dichiarato nel PUMS ma mai attuato dall’Amministrazione, doveva essere quello di non fare entrare le auto in città, deviandole sulla tangenziale e, appunto, sulla circonvallazione. Se non, ove possibile, verso i parcheggi di interscambio.
E invece no. Si chiude la Galleria Condò in tangenziale, si fanno lavori sulla circonvallazione, si va a rilento coi lavori su via XXV Luglio (forse perché si sa che alla fine quel tratto andrà chiuso), senza prevedere viabilità alternativa né aumentare la frequenza del servizio pubblico. D’altronde, che senso ha incrementare le corse, se stanno sparendo tutte le corsie preferenziali? Non ve ne è più traccia sulla corsia in uscita di Viale De Pietro, né nel tratto interno della circonvallazione già riasfaltato, per necessità di cose è sparita anche la corsia preferenziale su Via XXV Luglio, non si vede più nemmeno la striscia arancione su Viale Lo Re, e potremmo continuare così a lungo…
Appare evidente che la gestione del traffico a Lecce è lasciata alla più totale improvvisazione. Non si può spiegare altrimenti, se no, quella assurda linea di mezzeria che è comparsa in Viale De Pietro, nel tratto da piazza del Bastione alla Villa, all’indomani del passaggio del Giro d’Italia, mezzeria che ha comportato l’ampliamento smisurato della carreggiata in entrata (di fatto è stata creata una maxi carreggiata di tre corsie e mezzo, per quanto è larga) e una riduzione della carreggiata in uscita, ridotta a una sola corsia, senza più nemmeno la corsia preferenziale.
Come si possa pensare che in questo modo le auto possano scorrere agevolmente, resta un mistero che forse l’assessore Capoccia potrà un giorno svelarci. L’unica cosa che funziona bene sono i nuovi semafori, quelli che fanno fare cassa al Comune con le multe per il passaggio con il rosso.
In questa situazione davvero tragica, fa specie che il Sindaco ritenga essenziale buttare risorse pubbliche nell’ampliamento della rete del filobus, mezzo pubblico ingombrante e inutilizzato già nella sua dimensione attuale, che deturpa le vie cittadine senza alcun reale beneficio alla città. Se abbiamo tanti fondi da poter spendere, forse si dovrebbe lavorare di più sulla mobilità alternativa (biciclette, monopattini, bus elettrici), e sulla moral suasion nei confronti dei cittadini anche dell’hinterland, facendo sì che diventi chiaro che Lecce non deve morire di smog, ma deve invece, a tutti i costi, tornare a misura d’uomo.
Bisogna infine avere il coraggio di chiudere alle auto almeno la cintura all’interno dei viali e della circonvallazione: se quella è zona ad elevato interesse storico e architettonico quando si tratta di dipingere qualche striscia blu in più a terra, allora lo deve essere anche nell’eliminare la circolazione dei non residenti al suo interno. Ciò, e il CODACONS lo segnala da 30 anni al Comune di Lecce, può essere fatto solo migliorando e rendendo competitivo il servizio pubblico, mediante mezzi agili e corse frequenti, e aumentando e implementando le aree d interscambio.
Sperando di non dover essere ancora qui a parlare degli stessi problemi fra altri 30 anni, auspichiamo un confronto reale con l’Amministrazione Comunale che possa portare ad una soluzione reale dei problemi della città.
CODACONS LECCE
Il responsabile di sede
Avv. Cristian Marchello
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