OGGI A LECCE CONSIGLIO MONOTEMATICO SULLA FAMIGLIA

| 30 Ottobre 2012 | 0 Comments

Dal Comune di Lecce riceviamo e volentieri pubblichiamo ( e commentiamo pure )

Lecce si candida come città pilota per il Distretto Famiglia. Grazie al Distretto Famiglia il territorio comunale sarà in grado di fornire servizi, incentivi e interventi rispondenti alle aspettative e ai bisogni delle famiglie, coinvolgendo più soggetti e catalizzando significative risorse economiche. 

Il Distretto Famiglia propone un modello di approccio politico già sperimentato e o in fase di sperimentazione che mira allo sviluppo globale di un territorio.  

I dettagli del progetto sono stati esposti nei giorni scorsi a Bari in occasione di un seminario sul Distretto Famiglia e sul Gemellaggio con la Provincia Autonoma di Trento (Programma AGIRE POR) nel quale ha relazionato Luciano Malfer, dirigente della Provincia di Trento. Uno scenario e un percorso che verrà condiviso anche dal Comune di Lecce. 

In base all’esperienza proposta, la ricostruzione del nuovo modello di welfare dovrà prosi l’obiettivo di ricercare percorsi virtuosi  e innovativi, di protezione e promozione sociale e familiare, idonei a garantire la sostenibilità dei costi e divenire volano di sviluppo. Il progetto sarà al centro di un consiglio comunale  monotematico in programma il 30 ottobre. Saranno questi i primi passi per giungere alla costituzione dell’Alleanza Locale per la Famiglia.

L’obiettivo, infatti, è quello di individuare – attraverso un percorso di concertazione partecipata con gli Enti e le realtà più rappresentative del territorio – soluzioni concrete, sinergiche e operative per le famiglie che vivono un momento di grande disagio e sofferenza.

Il progetto  – fortemente voluto dal vicesindaco con delega alle Politiche Sociali, Carmen Tessitore – sarà al centro di un consiglio comunale  monotematico in programma martedì, 30 ottobre, a partire dalle ore 9.30, nell’aula consiliare di Palazzo Carafa. 

Alla seduta consiliare prenderanno parte oltre al sindaco Paolo Perrone, agli assessori e ai consiglieri comunali, Maura Campagnano e Roberta Ceccaroni per  il Dipartimento Famiglia del Ministero delle Politiche Sociali, Francesca Zampano e Tiziana Corti, dirigente e funzionario del Servizio Politiche Benessere sociale e Pari opportunità della Regione Puglia, Luciano Malfer, Direttore generale Agenzia provinciale per la Famiglia della Provincia di Trento e Paola Trenti, funzionaria stessa agenzia.

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Lecce si candida oramai sempre a tutto, anche se finora non è riuscita a vincere niente.

Nella fattispecie: Bari, Trento ( Trento ? ) e i soliti verbi al futuro, le solite parole, le tavole rotonde disposte in consiglio, i tavoli di concertazione, con cui oramai in Italia si discute sempre tutto, ma non si risolve mai nulla.

Le famiglie italiane sono cambiate profondamente, e la politica non se ne è accorta.

Fare un figlio oramai è un lusso, riservato sempre a meno italiani.

Accendere un mutuo per la casa, o è diventato un capestro soffocante, o un miraggio, e la politica ne parla senza costrutto tavolo dopo tavolo.

Soltanto in Italia i pannolini per neonati e gli omogeneizzati costano uno sproposito, le rette per gli asili sono altissime, quando c’è posto, l’ istruzione sta tornando a funzionare su basi di censo, e non di merito. E i politici fanno le tavole rotonde e quadrate.

Tutti, governi Prodi e governi Berlusconi, capaci solamente di organizzare conferenze, convegni e pure giornate a tema.

Men che mai ha fatto qualcosa questo governo illegittimo di tecnocrati e banchieri: anzi, il comunicato non lo dice, lo diciamo noi, il premier Mario Monti è stato duramente contestato due giorni fa proprio in Trentino dove era intervenuto, appunto con le solite promesse, dopo tutte le devastazioni che ha operato nei confronti degli Italiani, proprio al “festival della famiglia”. ( nella foto, ripresa da “youreporter” le cariche della Polizia che a Riva del Garda, in provincia di Trento, hanno impedito ai dimostranti di esporre le proprie sacrosante ragioni )

Un festival della famiglia che si replica oggi a Lecce.

Sappiamo bene che gli enti locali, a loro volta falcidiati dal governo, possono poco, ma in quel poco non c’è certo il parlare a vanvera,.

Non servono parole, servono fatti.

Category: Costume e società

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