LECCE, NASCE UN CENTRO INTERCULTURALE PER GLI IMMIGRATI

| 21 Marzo 2013 | 0 Comments

Siglato un Protocollo d’intesa con la Regione Puglia. Andrà ad integrarsi con lo Sportello socio-sanitario destinato agli immigrati.
Grazie ad un’intesa siglata tra Regione Puglia e Comune di Lecce verrà attivato il Centro Interculturale,  a palazzo Turrisi, dove è ubicato lo Sportello socio-sanitario destinato agli immigrati (ex Lecce Accoglie, un servizio dell’Ambito Sociale di Lecce).

Il progetto – formalizzato attraverso l’approvazione dello schema di Protocollo d’intesa – prevede lo stanziamento di 70mila euro, di cui 23mila erogati dal Comune (in risorse umane e strumentali) e la restante parte dalla Regione Puglia, al fine di attivare, in particolare,  due nuovi servizi destinati agli immigrati residenti sul territorio: l’Osservatorio per i matrimoni misti e il laboratorio per il dialogo interreligioso.

“Si tratta – ha sottolineato il sindaco Paolo Perrone – di un provvedimento di grande importanza soprattutto perché assume un valore altamente simbolico. Sono alla guida di una comunità che è diventata multietnica. Per questa ragione è necessario assicurare ai cittadini extra comunitari i servizi migliori al fine di garantire l’effettiva integrazione sul nostro territorio. E’ la strada che stiamo  cercando di seguire sulla scia del solco tracciato da precedenti amministrazioni che,  fin dai tempi del compianto sindaco Corvaglia,  sono state lungimiranti da questo punto di vista puntando con convinzione alla creazione di strutture di grande valenza culturale. Ora i tempi sono mutati e le esigenze e le ‘spinte’ sociali più impellenti ma noi vogliamo essere al passo con questi significativi cambiamenti socio-culturali”.

Le novità sono state illustrate questa mattina nel corso di una conferenza stampa alla quale hanno preso parte il sindaco Paolo Perrone, la vicesindaco e assessore ai Servizi Sociali, Carmen Tessitore e la dirigente del settore Servizi Sociali, Annamaria Perulli.

 

 

Iter amministrativo

 

La Giunta Regionale, con Deliberazione n. 1578 del 31.07.2012, ha stabilito il riparto di risorse disponibili da destinare a ciascun Comune al fine di consentire lo sviluppo e/o la prosecuzione dei servizi resi dai Centri Culturali.

Il finanziamento regionale per ciascun Comune costituisce una partecipazione al costo complessivo per la realizzazione del progetto che non può superare il 70% e, ciascun Comune, deve assicurare la copertura della restante quota di spesa, non inferiore al 30%, assumendosi la titolarità della spesa e la responsabilità della gestione del Centro Interculturale.

La Regione Puglia ha destinato al Comune di Lecce la somma complessiva di € 47.000,00 e, pertanto, il medesimo Comune, come richiesto dagli uffici regionali preposti, ha trasmesso presso la Regione Puglia la proposta progettuale, predisposta dagli uffici del Settore, per le attività di inclusione sociale a favore degli immigrati previste per il proprio Centro Interculturale – Annualità 2013.

Successivamente, con Delibera di Giunta Comunale n. 977 del 7 dicembre 2012, è stato approvato lo schema di Protocollo di Intesa, sottoscritto tra Regione Puglia e Comune di Lecce in data 13 dicembre 2012, al fine di regolamentare gli impegni tra gli Enti anzidetti connessi all’attività del Centro Interculturale.

 

Abstract

 

Il fatto migratorio non è più solo situazione emergenziale, ma è, ormai, un fenomeno strutturale e permanente della nostra società: negli ultimi anni, infatti, si è registrata una crescita raddoppiata della popolazione extracomunitaria; un dato, quest’ultimo, che delinea la nuova identità del territorio caratterizzando la società salentina come composta da una popolazione ormai multietnica: non più terra di transizione, quindi, ma meta di insediamento e luogo significante per la stabilità socio-economica dell’immigrato che vi giunge.

Alla luce dell’analisi suddetta, in una società dalla morfologia sempre più complessa come la nostra, è di capitale importanza che la P.A. promuova interventi che favoriscano un’armoniosa integrazione della popolazione immigrata nella comunità cittadina.

Già l’Ambito Territoriale Sociale di Lecce provvede a fornire risposte concrete attraverso lo Sportello per l’integrazione socio-sanitaria-culturale dei cittadini immigrati che svolge attività di prima accoglienza e di informazione, di consulenza legale, fiscale e del lavoro, di orientamento e supporto socio-sanitario, di supporto alla ricerca dell’alloggio e del lavoro.

Lo Sportello per l’integrazione socio-sanitaria-culturale dei cittadini immigrati ed il Centro Interculturale saranno due entità raccordate tra di loro (anche perché saranno fisicamente collocate nella medesima sede, ovvero “Palazzo Turrisi”) che svolgeranno la loro azione in modo sinergico e coordinato.

Avendo la ferma convinzione che le politiche per una effettiva integrazione sociale dei cittadini stranieri non possano fermarsi agli interventi più visibili e materiali come quelli per la casa, l’assistenza, l’inserimento scolastico e lavorativo, risulta necessario, quindi, che il Comune di Lecce, consolidi e prosegua l’indispensabile attività del suo Centro Interculturale differenziando e rimodulando l’offerta dei suoi servizi rispetto alla natura ed alla tipologia di quelli già offerti dall’Ambito Sociale sul territorio che, a causa dell’atavica carenza di risorse, fanno fronte solo ai problemi più materiali e contingenti, trascurando l’aspetto non meno importante di garantire una serena integrazione ed una sana convivenza attraverso la reciproca conoscenza e  lo sviluppo di un proficuo dialogo tra cittadini nativi e migranti.

In tal modo, lo Sportello per l’integrazione socio-sanitaria-culturale dei cittadini immigrati ed il Centro Interculturale saranno due entità raccordate tra di loro (anche perché saranno fisicamente collocate nella medesima sede, ovvero “Palazzo Turrisi”) che svolgeranno la loro azione in modo sinergico e coordinato.

 

Finalità e Obiettivi

La finalità dell’idea progettuale è quella che il Centro Interculturale rappresenti:

Ø un luogo di animazione territoriale, di aggregazione multietnica e di scambio interculturale che sia punto di riferimento per l’aggregazione delle persone immigrate e dei loro familiari;

Ø un luogo attraverso il quale promuovere un nuovo sistema di cittadinanza basato sul reciproco riconoscimento di culture, tradizioni e comunità mediante iniziative didattiche e culturali.

Attraverso la realizzazione delle azioni progettuali si mira al conseguimento dei seguenti obiettivi primari:

Ø sviluppare nuove politiche di accoglienza ed integrazione sociale e diffondere nella cittadinanza una mentalità che dia centralità all’approccio interculturale, il quale si declinerà attraverso una serie di possibilità operative nell’ambito dell’implementazione e della rimodulazione delle attività  svolte dal Centro Interculturale;

Ø rendere il Centro Interculturale sede di confronto fra nativi e migranti dove le attività saranno dedicate in via prioritaria a favorire l’incontro e lo scambio di punti di vista e di esperienze, nel tentativo di migliorare la conoscenza reciproca delle specificità culturali, di diffondere fra gli immigrati una maggiore consapevolezza delle risorse e dei vincoli del territorio di accoglienza e di costruire percorsi partecipati di inserimento sociale.

 

Destinatari

Cittadini/e immigrati/e adulti e minori residenti a Lecce, in regola con le normative previste per il soggiorno nel territorio dello Stato, e tutti i cittadini leccesi, adulti e minori.

 

Percorso progettuale ed attività previste

Il Centro Interculturale, grazie alle attività che saranno realizzate, diventerà punto di riferimento stabile per la popolazione straniera, quanto per quella italiana. Le azioni, infatti, prevedono che esso acquisisca il carattere di luogo di incontro, di scambio, di studio, dove sarà possibile approfondire la conoscenza delle diverse tradizioni, delle lingue e delle letterature, degli usi e delle abitudini quotidiane legate alle molteplici culture e religioni presenti sul nostro territorio.

Nell’ambito del nostro Centro Interculturale, dunque, le azioni progettuali si svolgeranno attraverso un percorso di interventi finalizzati a favorire la socializzazione, l’aggregazione e la comunicazione, l’autopromozione e l’autodeterminazione, la valorizzazione dell’identità culturale e religiosa e delle radici di ciascuno agevolando il processo di costruzione identitaria, presupposto basilare per garantire una vita comunitaria armoniosa e ben integrata con la popolazione autoctona.

La struttura del Centro sarà, quindi, un incubatore di interventi in cui si concretizzano iniziative che coinvolgeranno famiglie straniere e italiane in un’ottica di condivisione alla scoperta della multiculturalità;

si prevede la realizzazione delle azioni seguenti:

1)    momenti di incontro aggregativi per i minori italiani e stranieri finalizzati alla valorizzazione delle radici culturali e linguistiche, perché queste non vengano dimenticate da chi appartiene ad esse per storia e cultura familiare, e perché esse stesse vengano trasmesse, scoperte e apprezzate da chi non le conosce.

La modalità d’intervento prevista considera la famiglia quale protagonista e fulcro del processo d’integrazione; le famiglie straniere e italiane, infatti, saranno coinvolte in  uno spazio dove i minori, stranieri e italiani, grazie ai racconti degli adulti, assorbiranno la conoscenza delle reciproche culture, condividendola con gli altri; queste occasioni saranno utili per facilitare quel processo di comunicazione bidirezionale indispensabile allo sviluppo della società etero centrata e pluralistica verso cui stiamo evolvendo.

2) osservatorio per la consulenza legale a supporto dei matrimoni misti e della prevenzione del disagio di coppia: tale azione trae origine dalla constatazione che nella nostra città sarà sempre più diffuso e crescente il fenomeno dei matrimoni tra soggetti di diversa nazionalità e fede, alla luce del fatto che, ormai, il fenomeno migratorio si connota come forma di stabilizzazione configurandosi quale progetto esistenziale per un numero sempre maggiore di individui. L’osservatorio sarà un punto di riferimento per tutte le famiglie e le coppie che avranno bisogno di informazioni, di orientamento e del sostegno per affrontare percorsi difficili e conflittuali.

3) laboratori artistici e linguistici: nell’ambito di tali azioni si prevede di realizzare e pubblicizzare occasioni ed eventi finalizzati a favorire e stimolare il dialogo e il confronto tra le diverse culture; si prevede perciò di promuovere la costruzione di un più stretto legame sociale e culturale tra i cittadini leccesi ed i cittadini immigrati valorizzando i concetti di identità e pluralità attraverso la realizzazione di mostre ed esposizioni di artigianato etnico, concerti ed altre performance di musica e danza, l’organizzazione di feste per le ricorrenze religiose maggiori o per promuovere e sostenere le diverse culture e le loro peculiarità; corsi e laboratori formativi quali corsi di lingue madri, corsi di ebanisteria ed altre forme di artigianato etnico, corsi di cucina etnica, corsi per imparare a suonare le percussioni o altri strumenti musicali caratteristici di culture diverse, corsi di danza e musica etnica; saranno organizzati, inoltre, mercatini multiculturali di prodotti tipici  ed altro tipo di eventi quali feste interculturali, rassegne cinematografiche, iniziative per bambini e concerti di musica etnica; gli eventi realizzati saranno un utile veicolo di aggregazione sociale ed, anche, un occasione di autopromozione per singoli artisti o gruppi che avranno l’opportunità di far conoscere il proprio valore, le proprie attitudini, le proprie capacità, la propria arte e i propri manufatti.

4) laboratori di sensibilizzazione all’interculturalità-laboratorio del dialogo interreligioso: tali azioni prevedono l’ampio coinvolgimento e la collaborazione, in primo luogo, dei fedeli immigrati ed italiani e dei responsabili delle loro comunità religiose insieme all’intera società civile, vecchi e nuovi cittadini, alle Istituzioni, al volontariato ed alle associazioni, all’Ufficio per l’ecumenismo ed il dialogo interreligioso dell’Arcidiocesi di Lecce, agli esponenti ed ai referenti delle comunità religiose presenti in città ed all’Università del Salento.

I laboratori si comporranno di un ciclo di eventi ed incontri che costituiranno l’occasione per riflettere sui cambianti delle strutture urbane e sociali della città, un focus sulle sfide che la crescente complessità del tessuto sociale pone alle amministrazioni locali ed alle autorità civili e religiose; l’azione darà prova del fatto che, favorire il dialogo interreligioso è uno strumento fondamentale per rafforzare la coesione sociale.

Modalità di gestione del Centro Interculturale e previsioni per la sostenibilità futura

Per ciò che concerne lo svolgimento dell’iter progettuale, il Comune di Lecce, avrà la titolarità del progetto e si occuperà di sovrintendere e coordinare le azioni previste; l’ente, infine, concederà lo spazio di Palazzo Turrisi, già sede del Centro Interculturale e dello Sportello per l’integrazione socio-sanitaria-culturale dei cittadini immigrati.

Il Centro Interculturale sarà, quindi, un modello utile per lo sviluppo e l’evoluzione del territorio grazie non solo all’azione di governo della Città, ma soprattutto per l’apporto dato dall’associazionismo che sul nostro territorio gravita e che troverà in questo spazio multiculturale una nuova dimensione d’azione anche per il futuro; il Centro, inoltre, sarà in grado di generare autofinanziamento e agevolare la sostenibilità futura attraverso i proventi derivanti dall’organizzazione di corsi e laboratori formativi artistici e artigianali, di lingue, musica e danza, mercatini multiculturali di prodotti tipici ed altro tipo di eventi quali feste interculturali, rassegne cinematografiche, iniziative per bambini e concerti.

 

 

 

Category: Costume e società

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