UN SILENZIO ASSORDANTE RISPONDE AL GRIDO DI DOLORE DI GABELLONE

| 20 Giugno 2014 | 0 Comments

(Rdl) Come spiegato nel nostro articolo di tre giorni fa “IL GRIDO DI DOLORE”, il presidente della Provincia di Lecce Antonio Gabellone  aveva indetto per questa mattina una riunione nella sala – giunta di palazzo Adorno invitando a partecipare tutti i parlamentari salentini.

Il tema dell’incontro, e il motivo della convocazione, è la situazione di emergenza che si prospetta per l’ente, e le sue società e fondazioni, in vista del “ridimensionamento” in programma e del relativo taglio di fondi.

In particolare, sono in pericolo  le società “Alba service” e “Salento energia”, e la fondazione “Tito Schipa”, cioè i posti di lavoro assicurati dopo gli interventi finanziari della Provincia, che, nella sua convocazione, Gabellone pomposamente aveva definito “nuovi modelli di sviluppo locale”.

A tutti i parlamentari salentini Gabellone aveva chiesto di attivarsi, non si capisce con quali “interventi” e “iniziative”.

Come detto, non vorremmo che, a fronte del sacrosanto diritto dei lavoratori a mantenere il proprio posto di lavoro, i politici lo usassero per annacquare ulteriormente il “ridimensionamento” dell’ ente – Provincia, che già non è stato abolita, come si sarebbe dovuto fare tout court, ma come tutte le altre è in via di trasformazione per quanto riguarda le funzioni che deteneva e i privilegi che assicurava.

Intanto al grido di dolore questa mattina (nella foto, un momento della riunione) i parlamentari salentini hanno risposto con un silenzio assordante. Erano presenti solamente in tre: i deputati Roberto Marti e Rocco Palese, e il senatore Francesco Bruni, tutti di Forza Italia, tanto che poteva sembrare non una riunione istituzionale, ma di partito, convocata non dal Presidente della Provincia, ma dal Coordinatore di Forza Italia.

Alla fine, ha esternato solamente la vice – presidente Simon Manca, manifestando “profonda amarezza” per le assenze  e riaffermando il proprio convincimento per cui “la compattezza e la sinergia di una intera deputazione parlamentare può essere la leva per rivendicare e tenere alta lattenzione di istituzioni e politica per le giuste istanze di un territorio, che altrimenti rischiano di essere mortificate dai tagli della legge 56/14 e dai successivi decreti attuativi”, anche se non si capisce come ciò possa avvenire.

Dal canto suo Gabellone, imperterrito, ha riconvocato il traballante “tavolo”, nella speranza di trovare la prossima volta qualche gamba in più.

Category: Cronaca

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.