LETTERA APERTA ALL’ARCIVESCOVO DI LECCE/ Anche Sant’Oronzo benedirà la Tap?

| 7 Luglio 2014 | 3 Comments

LETTERA  APERTA

A Sua Eccellenza

Monsignor Domenico Umberto D’Ambrosio,

Arcivescovo di Lecce

Eccellenza Reverendissima,

ho riflettuto sulle parole di Sua Santità di domenica scorsa, che certo Lei meglio di me, umile cronista di quello che succede da Lecce e dintorni nel mondo intero, per di più non credente, ha potuto approfondire e apprezzare.

Come molti altri precedenti interventi di questo Papa, ne ricordo uno soltanto, contro i mercanti di armi e i veri responsabili delle guerre, da laico, a me è piaciuta molto la sua condanna dell’ “economia che sfrutta l’uomo” e impone “gioghi insopportabili”.

Senza andare troppo lontano, qui nel Salento l’economia – nel senso deteriore del termine: l’egoismo liberista, l’avidità della globalizzazione, la speculazione finanziaria – hanno molto operato negli ultimi anni, imponendo “giochi insopportabili”, nello sfruttare il territorio, segnandolo irrimediabilmente dall’inizio della centrale a carbone di Cerano, alla  fine del “mostro” dell’ Ilva di Taranto, contro cui,  sempre proprio domenica, Monsignor Filippo Santoro ha espresso tutto il suo “sconcerto”.

Ma non basta.

Da giornalista, seguo la vicenda della prevista costruzione di un gasdotto che dovrebbe approdare sulla spiaggia di San Foca, che, a detta di molti, che vi si oppongono strenuamente, dagli ambientalisti – e mi corregga se sbaglio: San Francesco, del quale l’attuale Pontefice ha voluto portare il nome, fu il primo di essi –  a tante associazioni, dal M5S a semplici cittadini, sarebbe un’opera inutile, senza  vantaggi per il territorio, cui darebbe problemi sicuri e ancora di più molto probabili, costosa e utile soltanto agli speculatori dell’ “economia che sfrutta l’uomo”, come dimostra la notizia di sabato scorso, di un ulteriore finanziamento di “sei – settecento milioni di euro”, dato da parte dell’alta finanza internazionale, in particolare di un organismo che si occupa per statuto di sottrarre i beni primari al controllo degli Stati e metterli in mano ai grossi investitori privati, alla Tap, il consorzio costruttore della Tap, il gasdotto Trans Adriatic Popeline”, appunto.

Nella mia buona e libera fede critica, che metto al servizio dei miei pochi lettori e amici che hanno la bontà di seguirmi, mi sono convinto che gli ambientalisti abbiano ragione.

Ma non voglio sapere cosa ne pensa Lei, nel merito e nella fattispecie, ci mancherebbe.

Le scrivo invece per sapere cosa pensa di un fenomeno, che oramai non è più un caso isolato, e che invece La riguarda direttamente, diciamo se non altro per competenza, se mi perdona l’espressione irriverente. 

Avendo avviato una massiccia opera di “immagine” e di compravendita del consenso popolare, che va dalle inserzioni a pagamento sui quotidiani, e periodici, alle tazzine dei caffè nei bar, l’altro fine settimana la Tap, il consorzio del gasdotto, ha “sponsorizzato” per così dire, le feste patronali di Galatina.

Ha dato cinquemila euro al comitato organizzatore e ha potuto mettere il proprio logo su tutto il materiale.

Ora, la prego, va bene che le feste sono anche laiche, ma la scritta inneggiante alla Tap, come forse Lei avrà potuto vedere, stava proprio sotto l’immagine di San Pietro e Paolo, sui mega manifesti stradali sparsi per tutto il circondario.

Domenica scorsa si è replicato a Scorrano per Santa Domenica, senza che l’ Arcivescovo di Otranto sia intervenuto in alcun modo.

Ora, capisco che Galatina e Scorrano non rientrano nella Sua “giurisdizione”, ma Lecce sì, e a Lecce l’apposito comitato sta organizzando le feste di Santo Oronzo, Giusto e Fortunato.

Eccellenza reverendissima, ho cercato senza trovarlo un Suo commento a quanto successo a Galatina e Scorrano.

Glielo chiedo ora, qui, pubblicamente, se ha qualcosa da dire in merito, e, anche per anticipare i tempi, le domando: avremo lo sponsor del gasdotto per la processione? Ci sarà una bella scritta inneggiante alla Tap sotto la colonna di marmo? E vedremo una minacciosa nuvola di gas intorno alla benedizione del Santo con le tre dita? 

Credo che interessi a molti  conoscere il Suo orientamento, anche perché un’eventuale sponsorizzazione della Tap avrebbe un’eco vastissima: per questo La ho importunata e per questo aspetto, se avrà la bontà di degnarmi di attenzione, una Sua risposta.

Con deferenza

Giuseppe Puppo

 

 

 

 

 

 

 

 

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Category: Costume e società

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Comments (3)

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  1. Marianna Burlando ha detto:

    Ci sono ragioni anche epidemiologiche per rigettare il gasdotto (v. mortalità patologie respiratorie nella prov. di Lecce)ma la pertinenza delle domande di Puppo è assoluta: dove si collocano etica e decoro in queste operazioni commerciali e pubblicitarie di TAP tra Santi e processioni?

  2. Wojtek Pankiewicz ha detto:

    Ottima lettera, bravo Giuseppe. D’altra parte, mons. D’Ambrosio è Arcivescovo Metropolita. E’ arrivato il momento della verità, ognuno deve assumersi le sue responsabilità

  3. Cesare Mazzotta - Mano Amica ha detto:

    Caro direttore, sono d’accordo al 100% con quello che hai scritto e richiesto al Pastore di anime di Lecce. La qualità della vita dei residenti e l’armonia psico-fisica dei cittadini con la natura non devono in alcun modo essere barattate con le mire affaristiche-egoistiche di nessuno. Vai avanti così! Io sono un credente e praticante, ma la mia fede non ha niente a che vedere con le “aggressioni” al mio territorio.

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