I NUOVI PARCOMETRI ELETTRONICI, DIFFICILI E SUBDOLI, MA PURE ILLEGALI. VI SPIEGHIAMO PERCHE’

| 27 Luglio 2014 | 0 Comments

Sono pronti i nuovi parcometri elettronici per il pagamento del ticket per la sosta, che prevedono l’indicazione preventiva del numero di targa, in una città all’avanguardia per multe e imposizioni fiscali ai cittadini.

Secondo l’avvocato leccese Graziano Garrisi (nella foto), consulente privacy ed esperto in “Diritto delle Nuove Tecnologie”, raccogliere le targhe dei cittadini per consentire il pagamento dei cosiddetti “grattini” viola il principio di necessità, proporzionalità, pertinenza e non eccedenza nel trattamento dei dati.

Infatti, tutti i trattamenti dovrebbero avvenire riducendo al minimo l’utilizzazione di dati e bisognerebbe non trattarli se le finalità possono essere comunque raggiunte mediante dati anonimi o senza una specifica raccolta.

Poiché sino ad oggi la finalità del pagamento della sosta a pagamento era comunque realizzata senza l’utilizzo del numero di targa, e poiché questo è a tutti gli effetti un dato personale, i rischi per gli interessati sono elevati perché si verrebbe a creare una banca dati di grandi dimensioni, che senza adeguati controlli e misure di sicurezza esporrebbe, almeno in astratto, i cittadini a possibili utilizzi differenti rispetto alle finalità della raccolta.

Ecco, dunque, che risulta necessario che tutti i cittadini vengano preventivamente informati secondo le prescrizione dell’articolo 13 del decreto legislativo 196/2003, altrimenti ciò potrebbe comportare una grave violazione della privacy e i dati dei cittadini sfuggirebbero al loro controllo, contrariamente ai diritti che sono loro riconosciuti dal vigente Codice Privacy.  

Quindi, al di là degli aspetti pratici che riguardano le ovvie difficoltà per gli automobilisti e le perdite di tempo necessarie alla digitazione del numero di targa del veicolo, specie per gli anziani e per chi non è proprietario del mezzo, per Giovanni D’Agata, presidente dell’associazione “Sportello dei dirittti”, è necessario un chiarimento immediato da parte del locale comando di Polizia Municipale e della partecipata cittadina S.G.M. che, com’è noto, gestisce la sosta a pagamento nel centro urbano, per far conoscere alla collettività se tutti i requisiti richiesti dal Codice della Privacy sono rispettati dal nuovo sistema adottato.

In caso contrario, sarà necessario un immediato ravvedimento e quindi la sostituzione di tutti i nuovi parcometri dotati di una metodologia che altrimenti non risulterebbe ossequiosa della legislazione vigente.

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Category: Costume e società

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