NEL SALENTO LA CRIMINALITA’ AUMENTA. LA CGIL CI SCRIVE.

| 6 Agosto 2014 | 0 Comments

I Segretari Nazionale, Pietro Colapietro, Regionale Puglia, Raffaele Rampino, Provinciale di Lecce, Antonio Ianne, del SILP CGIL, per i rispettivi livelli di competenza, esprimono rabbia, rammarico e preoccupazione perché, nella cospicua previsione di avvicendamenti degli Agenti e Assistenti della Polizia di Stato con decorrenza 29 settembre 2014, di cui alla tabella del Dipartimento della Pubblica Sicurezza, il Capoluogo Salentino e la Provincia di Lecce non hanno beneficiato di alcun rinforzo.

Tale scelta appare inaccettabile sotto più profili:
i livelli di sicurezza, che progressivamente si abbassano sul territorio in modo tangibile, e il diritto alla sicurezza dei cittadini della Provincia sempre meno garantito per la diminuzione del numero di operatori e per l’innalzamento della loro età media, senza nessun segnale di una inversione di tendenza;

il mancato adeguamento degli organici, anzi la sua diminuzione, renderà sempre più complicata l’azione di contrasto a quei reati predatori, come furti e rapine, che destano maggiore allarme sociale nella comunità, soprattutto nelle fasce più deboli e povere che hanno minori opportunità di autoproteggersi;

violazione delle legittime aspirazioni da parte di operatori, che da oltre 20 anni lavorano in sedi lontane con tutti i disagi che ne derivano, e vedono sfumare l’ennesima possibilità di avvicinarsi alla provincia di origine senza la minima prospettiva di una politica chiara e verificabile sulla mobilità nazionale.

Continuiamo ad assistere a scelte non condivisibili, che portano a pensare a una visione della sicurezza a intermittenza, pronta ad attivarsi sotto forma di operazione di facciata con pochi rinforzi estivi per la soddisfazione degli organi d’informazione e rimane in stand by quando i riflettori si spengono e i turisti vanno via, come se per i residenti il diritto alla sicurezza fosse minore di quello di coloro che giungono nel Salento per le vacanze.

Ulteriore delusione deriva dal fatto che, anche in occasione di incontri ufficiali svolti a Lecce nell’ottobre del 2013 e lo scorso maggio, le sopraelencate problematiche erano state rappresentate, ampiamente condivise e fatte proprie da personalità del Governo Nazionale e delle Istituzioni locali tanto da garantire formale, personale e assiduo impegno per l’invio definitivo di rinforzi che rimpinguassero strutturalmente gli organici della provincia.

Queste scelte miopi, unite alla perenne mancanza di un’idea strategica di sicurezza, danneggiano tutti i soggetti interessati ai temi della sicurezza, nessuno escluso.

Category: Costume e società

About the Author ()

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Connect with Facebook

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.