TAP: la LILT di Lecce chiede la Valutazione del Danno Sanitario

| 19 Settembre 2014 | 0 Comments

Sabato 20 settembre, a Baku, si darà l’inizio ufficiale ai lavori del gasdotto TAP che porterà in Europa il gas dell’Azerbaigian passando attraverso il Salento dall’approdo di San Foca, dopo che la Commissione VIA del Ministero dell’Ambiente ne ha di recente rilasciato l’autorizzazione per la parte di competenza ricadente nel territorio salentino.

Quello stesso sabato 20 settembre è prevista una marcia di dissenso con partenza proprio dal lungomare di San Foca, dal lido di S. Basilio, che si concluderà con una manifestazione di informazione e di discussione sulle innumerevoli ragioni di contrarietà al gasdotto TAP.

La LILT – Sezione Provinciale di Lecce parteciperà con le sue 30 delegazioni presenti nel territorio per ribadire i motivi del suo fermo e fondato NO all’ennesimo rischio per la salute che l’opera presenta e che va ad aggiungersi a quelli già esistenti (Cerano, Ilva, ecc.).

I dati epidemiologici dell’incidenza dei tumori nel Salento mostrano la drammaticità dello stato di salute delle sue popolazioni ed è per questo che si chiede, a gran voce e con la massima urgenza, la Valutazione del Danno Sanitario in aggiunta alle valutazioni tecniche che le norme prevedono nel caso di opere rilevanti e di grande impatto ambientale.

La Valutazione del Danno Sanitario deve riguardare il progetto nella sua interezza, valutare l’insieme delle ricadute di breve e di lungo periodo – e non solo per la parte del gasdotto per il quale il Ministero dell’Ambiente ha espresso la VIA (San Foca – Melendugno) – ma anche per il tratto di raccordo che dalle campagne del leccese dovrebbe raggiungere l’agro di Mesagne.

Diviene allora imprescindibile che organismi e istituzioni competenti in materia, quale il Ministero della Salute in primis, esprimano il loro parere, di peso pari alla VIA se non addirittura maggiore, perché riguarda gli aspetti della salute umana.

A tutt’oggi manca la Valutazione del Danno Sanitario; a dirla tutta, non esistono neppure le autorizzazioni e i permessi a che la condotta da Melendugno si raccordi alla rete Snam nel punto di Mesagne. L’aspetto sanitario è stato quindi scandalosamente accantonato, come se il Salento non avesse già abbastanza malati e morti per le implicanze ambientali che a molte malattie si correlano. E poi, che diranno i Sindaci di quelle zone? Che diranno le popolazioni che là abitano? Succederà quello che sta succedendo qui: anni e anni di opposizione e di forte dissenso. Si rischia davvero di dare avvio a un progetto che rimarrà monco ma che, di certo, risulterà altamente distruttivo e lesivo delle economie locali, che lascerà dietro di sé devastazioni, che graverà l’ambiente di ulteriori pressioni e finirà per pesare ulteriormente sullo stato di salute delle popolazioni.

La posta in gioco è vitale perché proprio di vite si tratta, della vita di tutti e di quelle a venire.

La LILT di Lecce rivolge un accorato appello affinché chi ha a cuore l’oggi e il futuro del Salento si riconosca nel civile operato sino a questo momento portato avanti da tante persone, da molti Sindaci, da associazioni e, occorre sottolinearlo, dal Comitato NO TAP. I politici, soprattutto i rappresentanti di queste zone perché qui votati ed eletti, devono fare di più e in squadra, superando logiche di appartenenze e di partiti. Non c’è tempo per tattiche e strategie di palazzo, se vince TAP perdiamo tutti e tutto. L’occasione è adesso, ora. Domani o al prossimo governo saremo fuori tempo e fuori gioco perché lo scempio sarà fatto e il Salento non lo dimenticherà.

 

 

Dr. Giuseppe Serravezza

Presidente LILT – Sez. Prov. di Lecce

 

Category: Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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