“..Ma tanto la politica si interessa di te…”

| 28 Febbraio 2015 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

“Mangiamo saltuariamente”. Scrive così, fra l’altro, in un inciso drammatico, emblematico però della presente realtà dei milioni di nuovi poveri, specialmente quelli del Sud, un giovane di Lecce della sua famiglia di persone in difficoltà, per usare un eufemismo, perché in realtà si tratta di persone ridotte alla disperazione sociale da questa crisi perdurante, che non si cura con le promesse e non si guarisce con le prese per il culo propagandistiche dei nostri politici di centro – destra e di centro – sinistra da decenni al potere.

Ne scrive al Santo Padre. La nostra redazione racconta questa storia nell’ apposito articolo che trovate sulla home – page, con il commento del presidente dell’ associazione “Sportello dei diritti” Giovanni D’ Agata che ce l’ ha segnalata.

Io vorrei aggiungere qualcosa. Di concreto. Per negare l’ alibi dell’ impossibilità. Perché alla politica, intesa come informazione, partecipazione, condivisione, conoscenza, lucida determinazione dei motivi e delle cause, credo ancora.

E’ vero, le istituzioni latitano. Quella del nostro consiglio regionale ha partorito proprio in queste ore una legge elettorale, fra l’ altro vergognosa, come è vergognoso il fatto che di queste cose qua si sia occupata per mesi, mentre a Lecce ‘ stasera la famiglia del “nostro” giovane in difficoltà aspetta il pacco della Caritas, se arriverà, per mangiare; e un’ altra, come da altra drammatica notizia della settimana, dormirà nell’ auto, e tante altre dormiranno, sia pur nel loro letto, soffocate dallo sconforto e tormentate dall’ inquietudine,per la mancanza di lavoro, di possibilità, pure di speranza.

Ci sono due cose reali, due proposte portate avanti dal M5S – questo dicono le cronache, altro che le mistificazioni e le calunnie – concrete e attuabili subito, non diventate finora realtà solamente perché si scontrano con l’ irresponsabile andazzo gestito in maniera egemone dal Pd e da Forza Italia, coi loro complici vecchi e nuovi.

Due cose che si possono fare subito, anche a livello regionale. Due cose che il governo Renzi e la giunta Vendola avrebbero dovuto fare, e subito.

Due cose che si potranno fare se il 10 maggio andremo a votare con cognizione di causa, informati e protagonisti attivi.

Con esse, non appena approvate, la famiglia del giovane che ha scritto al Papa avrebbe un aiuto duraturo e soprattutto riacquisterebbe la propria dignità.

La prima è l’ istituzione del reddito di cittadinanza per i disoccupati, un provvedimento di civiltà, finanziabile con la riduzione delle spese militari e con la riduzione dei costi della politica, cioè della casta dei politicanti.

La seconda, un provvedimento di dignità, è l’ abbassamento delle pensioni d’ oro di migliaia e migliaia di euro per i privilegiati della casta, burocrati, politicanti del sottobosco, sedicenti manager e quant’altri voi sapete meglio di me, con il corrispettivo innalzamento immediato delle pensioni di invalidità.

Oggi un Mario Capanna, tanto per dirne uno solo, sì, quello che voleva cambiare il mondo, portando la fantasia al potere, che se l’è voluta, perché ha osato prosaicamente protestare per un ventilato taglio di 200 euro, prende 7.200 euro al mese di pensione, per aver fatto il parlamentare e l euro parlamentare; un invalido civile al 100% prende 290 euro al mese.

Perciò andiamoci piano quando parliamo di tanto sono tutti uguali, di sfiducia per la politica, di mancanza di proposte, di non andare a votare.

Informiamoci prima.

Certo, tu puoi anche non interessarti di politica. Ma tanto poi la politica si interessa di te.

Si interessa e, diventata potere dei soliti apparati, dei privilegiati, dei funzionari, dei burocrati, degli speculatori, dei lobbisti, che, essi sì, a votare ci vanno, decide di curare la Xylella con i pesticidi delle multinazionali distruggendo gli ulivi. Decide di costruire gasdotti inutili e dannosi. Decide di dare 7.200 euro al mese a un ex parlamentare, che certo ben altro potrebbe fare, e 290 a un invalido civile al 100%, che nient’ altro può fare. E, mentre trova i soldi per i mercanti di armi e per gli speculatori delle materie prime, cioè dei beni comuni, decide di non dare niente a un disoccupato, lasciandolo solo nell’ emarginazione e nel degrado, con ciò mortificandolo una seconda volta letale, nella sua dignità di essere umano.

 

 

 

 

 

 

Category: Cronaca

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