ARNESANO: L’ATTIVISMO CULTURALE DEI GENITORI

| 10 Marzo 2015 | 1 Comment

 

A cura di Paola Bisconti_______________Ribadendo il concetto che le biblioteche sono importanti tanto quanto la scuola, è fondamentale che questa istituzione garantisca agli studenti il diritto alla lettura. Parlare di servizio bibliotecario vuol dire intendere un ampio progetto educativo in grado di investire sulla riabilitazione del concetto di cultura. Ridefinire il potere del libro può contribuire a riscoprire il ruolo delle biblioteche scolastiche intese come presidi democratici, dove far convivere informazione, ricerca e svago. Tutto ciò contribuirebbe a rilanciare questi luoghi nell’ambito delle scelte politiche di un governo che finora ha manifestato il più totale disinteressamento. È opportuno che la biblioteca di oggi miri non solo a preservare l’immenso patrimonio storico librario, ma anche a valorizzare i propri servizi e dotarsi di grande flessibilità diventando il collante di una comunità. Riguardo ciò quali sono le priorità per la gran parte delle famiglie italiane? Gli esperti della formazione come insegnanti e pedagogisti hanno constatato che una famiglia su dieci non ha un libro in casa. Sono quei genitori che preferiscono investire il proprio denaro nell’acquisto di smart phone, pc e videogiochi prediligendo l’apprendimento digitale a quello letterario.

Ecco allora che la scuola ha un ruolo prezioso anzi fondamentale nella promozione della lettura. Offrire una pluralità di testi può consentire agli alunni di aprirsi al mondo e conoscere se stessi; delineare gli obiettivi e i valori di un percorso educativo teso all’esaltazione di quel mondo interiore di ogni fanciullo, è un’azione coraggiosa, che richiede grande organizzazione e caparbietà.

Visitando la scuola di Arnesano dove l’edificio a causa di lavori di ristrutturazione era rimasto privo di uno spazio bibliotecario, sono venuta a conoscenza di una realtà esemplare avviata grazie alla lungimiranza e all’impegno, spesso volontario, della dirigente, degli insegnanti, ma soprattutto dei genitori.

Oggi voglio raccontarvi una storia singolare, speciale e quanto mai entusiasmante.

Il 30 settembre 2014 un gruppo di genitori di bambini frequentanti la Scuola Primaria di Arnesano recapitò una lettera alla dirigente, la dott.ssa Natale, particolarmente bella e significativa.

Ne riporto una parte qui di seguito:

“Abbiamo notato che nella scuola Primaria di Arnesano c’è una biblioteca scolastica sempre chiusa e con pochi libri probabilmente datati. Noi pensiamo che una buona biblioteca scolastica, così come un’aula, un bagno o la palestra, sia un luogo fondamentale e indispensabile per ogni scuola. Le biblioteche scolastiche dovrebbero essere i fiori all’occhiello delle nostre scuole. Luoghi di conoscenza e di sapere, luoghi dove trovare approfondimenti didattici, ma soprattutto luoghi dell’immaginazione, della creatività, della libertà, della democrazia. Luoghi per nutrire la mente.

Di ciò era consapevole Jella Lepman, fondatrice, dopo la Seconda Guerra Mondiale, della Jugendbibliothek di Monaco, la biblioteca per ragazzi più grande del mondo. Sua più attiva sostenitrice fu Eleanor Roosevelt che, nel maggio 1948, scriveva: “[…] Senza libri come possono le menti dei bambini tedeschi più piccoli essere aperte a nuove idee? Come possono essere cambiate le menti di quelli più grandi così da capire che esistono altri punti di vista oltre a quelli che sono stati loro insegnati sotto Hitler?” (J. Lepman, La strada di Jella, Edizioni Sinnos, 2009). Un concetto che ci pare attuale, anche dopo quasi settanta anni.

La nostra idea, allora, è quella di costituire un comitato di genitori che, in collaborazione con Lei, Dirigente, e con il corpo docente, si renda attivo e propositivo per trovare il modo e i mezzi per regalare alla scuola una vera biblioteca a misura di bambino: un luogo in cui ciascuno dei nostri figli possa trovare la chiave per scoprire le proprie passioni, gestire le proprie emozioni, imparare a sviluppare il senso critico, scoprire il piacere di leggere o (perché no) anche scegliere di diventare un “non lettore”, ma solamente dopo aver compreso le potenzialità della lettura e non perché non ha mai avuto accesso ai libri.

Con questa proposta non intendiamo sostituirci all’Istituzione scolastica, ma essere parte attiva e affiancarci ulteriormente ad essa nella sua attività didattico-formativa.

Questo, perché se i bambini e i ragazzi sono il nostro futuro, noi adulti siamo il loro presente e abbiamo il dovere di partecipare al “progresso materiale e spirituale delle società” (art.4 della Costituzione Italiana) anche fornendo ai nostri figli i mezzi e le possibilità per crescere cittadini consapevoli, informati e attivi sul proprio territorio.

Speriamo fortemente nel Suo sostegno in questa direzione, affinché quello che fino a oggi è solamente un’idea, possa concretizzarsi quanto prima in una felice realtà”.

Sinceramente emozionata davanti a questo testo denso di messaggi così profondi e intensi, mi convinco ancora una volta che i cambiamenti, quelli tesi verso il miglioramento, sono possibili grazie alla sinergia di persone come queste che operano attivamente per il bene comune. Conosciamoli insieme…

Il Comitato Genitori composto da circa 25 genitori di bambini che frequentano la Sezione di Arnesano della Scuola Primaria dell’Istituto Comprensivo “Vittorio Bodini” è un gruppo spontaneo, apartitico e senza scopo di lucro nato con l’intento di raccogliere idee, materiale e fondi per incrementare il già esistente patrimonio librario presente all’interno della scuola e per individuare e allestire uno spazio nella sede di Arnesano dove far nascere e crescere una biblioteca scolastica.

Il Comitato si è adoperato con non poco spirito di innovazione ben dieci piccole biblioteche, una per ogni classe e sezione, in attesa di poter individuare e allestire nella sede di Arnesano i locali da destinare alla Biblioteca Scolastica. In meno di 60 giorni, i genitori hanno catalogato oltre duecento volumi già presenti nella scuola e li hanno divisi e archiviati per fasce di età (6 anni, 7-8 anni, 9-10 anni). Dopo questo efficientissimo lavoro organizzativo, il Comitato, con il prezioso aiuto della Dirigente Scolastica e di tutto il corpo docente, ha ideato e realizzato la Prima Edizione della Bibliomerenda. L’evento che si è svolto il 19 novembre 2014 all’interno del Parco Urbano del Rione Riesci, ha coinvolti tutti i bambini della Scuola Primaria che hanno potuto mangiare la merenda offerta dal Comitato in cambio di un libro da destinare alla biblioteca. Nell’ambito di questo evento sono stati allestiti alcuni angoli di lettura recitata dai bambini più grandi ai più piccoli. Al termine della manifestazione i piccoli partecipanti hanno donato alla ri-nascente Biblioteca Scolastica circa 210 libri mentre i genitori hanno regalato a ogni classe dei segnalibri e della piccole librerie con i libri catalogati. La lodevolissima iniziativa ha inevitabilmente permesso di sensibilizzare le famiglie dei bambini e la cittadinanza che ha partecipato sul tema della lettura nella crescita formativa di ciascun individuo.

La seconda fase del progetto prevedeva l’allestimento di un mercatino natalizio nelle sale del Palazzo Marchesale di Arnesano. I bambini hanno creato e venduto alcuni oggetti natalizi il cui ricavato della vendita è servito all’acquisto di nuovi volumi e materiale utile all’arredamento della Biblioteca Scolastica di Arnesano. Anche in questa circostanza i fanciulli hanno potuto prendere coscienza sull’importanza del lavoro di gruppo sviluppando maggiormente il loro senso di appartenenza alla comunità scolastica e territoriale. Questa iniziativa come la precedente è stata effettuata in collaborazione con la Dirigente Scolastica, il corpo docente della Scuola Primaria di Arnesano, il Comune di Arnesano e la cooperativa MILLEe20.

La straordinaria testimonianza illustratami da un’instancabile e carismatica Marina Donativi, rappresentante del Comitato, che tanto si è adoperata per migliorare la situazione della biblioteca scolastica di Arnesano, si aggiunge alla intelligente ed efficace strategia attuata nel plesso della scuola dell’infanzia di Arnesano, dalla maestra Paola Colucci. Nel momento in cui il bambino inizia a frequentare il primo anno scolastico, porta con sé un libro da donare alla scuola. In questo modo, la biblioteca si è potuto arricchire notevolmente di vari testi che sono stati poi suddivisi per tematiche. Per esempio in quello dell’intercultura si possono trovare libri in varie lingue consentendo ai bambini stranieri di leggere volumi nella loro lingua madre. Adottando questa metodologia, mi spiega la maestra Colucci, hanno raccolto oltre seicento libri che sono stati tutti catalogati.

Dettaglio non trascurabile è il kit di ogni bambino. Si tratta di una borsa in stoffa dentro la quale si trova una carta d’identità fac simile a quella vera, una tessera con tutti i dati dei libri letti e il livello di gradimento della lettura effettuata. Questa borsa viene utilizzata ogni venerdì, giorno della settimana in cui i bambini si recano nella sala bibliotecaria che si presenta particolarmente colorata. In questo spazio si possono trovare tappeti, plaid, cuscini inoltre è strutturata in maniera tale da rendere i bambini autonomi nella consultazione dei testi scelti dai bambini in base alle icone, alla copertina, al materiale e alla grandezza dei libro. I bambini più grandi, quelli di 5 anni, dopo aver ascoltato la storia sono invitati a produrre un elaborato grafico pittorico.

La visita si conclude con l’intervista alla preside Addolorata Natale che mi illustra quelle che sono le varie attività della scuola di Monteroni: dall’incontro con l’autore al costante funzionamento dello spazio bibliotecario che risulta essere felicemente operativo. La biblioteca, essendo costantemente aperta, è frequentata liberamente dagli studenti e dai docenti. Ma non solo! Anche estranei possono accedere al prestito. Questa biblioteca scolastica risulta avere una vasta scelta di libri. L’anno scorso, mi informa la dirigente, hanno ricevuto in dono numerosi testi da parte di alcune associazioni che avevano effettuato un approfondito studio del territorio. Questi volumi sono impiegati dai ragazzi per lo studio delle materie geografiche. Ma a donare libri sono stati anche docenti e alcuni rappresentanti di classe. Gli allievi della scuola di Monteroni infine aderiscono al concorso Giralibro e al Veliero Parlante, la cui partecipazione prevede l’omaggio di un cospicuo numero di libri.

 

 

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Category: Cultura

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Comments (1)

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  1. Ciccio ha detto:

    Un intervento molto interessante, io però avrei evitato la frase: ” …il ruolo delle biblioteche scolastiche intese come presidi democratici….”. Il presidio, riporta alla mente luoghi occupati, protetti, controllati, mentre la cultura deve aprire, allargare gli orizzonti, andare al di là delle stesse certezze che la società, qualsiasi società, compresa quella democratica, vuole imporre. E anche sul ” democratico” si potrebbe obiettare qualcosa. non è questa la sede, comunque complimenti.

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