INCENDIANO UNA BARCA: DENUNCIATI ANCHE PER PESCA DI FRODO

| 20 Marzo 2015 | 0 Comments

I militari della Stazione di Porto Cesareo, in collaborazione con i colleghi dell’Ufficio Locale Marittimo di Porto Cesareo, nella giornata di ieri, hanno proceduto al deferimento in stato di libertà di due copertinesi trentacinquenni, di cui uno censurato, per il reato di Danneggiamento a seguito di incendio di una piccola imbarcazione. Il giorno prima alle ore 10.00, infatti, nello specchio d’acqua antistante il tratto principale del lungomare di Porto Cesareo, ignoti avevano appiccato il fuoco, con della benzina, all’imbarcazione di un piccolo pescatore di Porto Cesareo. Non essendo lo specchio d’acqua ripreso da nessuna telecamera, i militari hanno dovuto analizzare i sistemi di videosorveglianza posti lungo le possibili strade percorse dai malviventi per accedere al luogo del delitto. È risultata sospetta soprattutto un’autovettura: una Stilo di cui era impossibile ricavare la targa ma che presentava dettagli peculiari, come i cerchi in lega e delle ammaccature vistose su un lato. Dalla descrizione dell’auto si è riusciti a capire chi potesse essere l’autore. Messo alle strette il proprietario della Stilo ha confessato, davanti all’avvocato. Insieme ad un amico avevano incendiato la barca poiché nelle prime ore del mattino avevano avuto un litigio, in mare, con il relativo proprietario. I due erano stati infastiditi dalle manovre della barca mentre stavano pescando, di frodo, dei ricci. 4000, infatti, sono stati i ricci sequestrati ai due incendiari a seguito di perquisizione domiciliare: erano custoditi nel garage.


Category: Cronaca

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