TAVOLO DOPO TAVOLO, PER I TRECENTO LAVORATORI EX BAT NON SI RISOLVE MAI NULLA. LE REAZIONI DI UIL E CGIL

| 21 Maggio 2015 | 0 Comments

(Rdl)______Questa mattina a Roma, al Ministero dello Sviluppo Economico, c’è stata una riunione fra rappresentanti delle istituzioni e le organizzazioni sindacali coinvolte nella vertenza Ex Bat (Bitish American Tobacco) di Lecce.

Erano presenti il sottosegretario al Lavoro Bellanova, Giampiero Castano del Ministero, la vice presidente della Provincia di Lecce Simona Manca, il sindaco di Lecce Paolo Perrone, le organizzazioni sindacali confederali nazionali e provinciali Cgil, Cisl e Uil e di categoria Fiom, Fim e Uilm, Failm Cisal e Ugl.

Dal dibattito sono emerse le seguenti volontà:

1) continuare a incalzare Bat e le aziende che non hanno mantenuto gli impegni assunti

2) recuperare la disponibilità degli immobili di Inser

3) attivare un tavolo straordinario di ricollocazione dei lavoratori in accordo con Regione Puglia, Italia Lavoro ed Invitalia, oltre al Ministero del Lavoro, Mise e organizzazioni sindacali

4) chiedere a Bat e alle altre aziende di finanziare un’attività di ricerca di nuovi investitori.

Le parti si sono riconvocate il prossimo mese.

A margine, in serata la Uil di Lecce ha diffuso un comunicato a firma del segretario generale Salvatore Giannetto e del segretario di categoria Piero Fioretti (nella foto):

Siamo delusi e insoddisfatti, perché non si riesce a dare una soluzione definitiva a questa vertenza, si continuano a convocare e rimandare tavoli e incontri mentre trecento lavoratori, con le loro famiglie, sono in ginocchio.

Da un lato Bat non può far finta di nulla, dimenticando le rassicurazioni date circa l’affidabilità delle aziende a loro subentranti nel piano di riconversione che ormai è naufragato. Dall’altro lato, il Governo deve affrontare la situazione con la dovuta attenzione e prendendo una posizione netta e chiara, per il bene di tutti i lavoratori.

Noi siamo convinti che vada riaperto il confronto con Bat sulla base di investimenti qualificati da realizzare sempre in loco. Per questo, ribadiamo la necessità di attivare azioni positive che attraggano investimenti produttivi nei settori oggi protagonisti, anche in Puglia, di produzioni come l’aeronautico, la meccanica utensile, la meccatronica e le Ferrovie dello Stato“.

Ecco qui di seguito il commento diffuso dalla Cgil:

Si è da poco concluso l’incontro al Ministero dello Sviluppo Economico sulla questione della riconversione della BAT di Lecce. Per quanto riguarda l’accordo sottoscritto il 2 dicembre 2010, ribadiamo che per noi, allora, quello era l’accordo migliore che si potesse raggiungere perché conteneva un percorso di ricollocazione e di incentivi per i lavoratori. Ricordiamo inoltre che di quell’accordo era garante il MISE, avendo esso svolto verifiche sulla solidità delle aziende coinvolte nella riconversione. Allo stesso tempo però il Mise, oggiAggiungi un appuntamento per oggi, non è evidentemente in grado di far sedere al tavolo né la BAT, né le aziende della riconversione. 

Non siamo contenti di come si sia involuta, in questi anni, la riconversione: siamo indignati di come gli impegni con i lavoratori e con questo territorio siano stati disattesi; ma, senza quell’accordo del 2010, non avremmo gestito un percorso di ricollocazione, ma dei licenziamenti di massa. 

La nostra Organizzazione sindacale è insoddisfatta dell’esito dell’incontro di oggi al Ministero e considera positivo soltanto un aspetto: l’impegno da parte del Mise di attivare, per fine giugno. un tavolo straordinario di ricollocazione dei lavoratori in accordo con Regione, Italia Lavoro e Invitalia, oltre a Mise e Ministero del Lavoro e Sindacati. 

Ancora una volta vediamo però tante dichiarazioni di buone intenzioni, ma, per l’ennesima volta, ci troviamo davanti al rinvio dei problemi.

La nostra Organizzazione sindacale continuerà a fare pressione nei confronti di BAT e delle aziende della riconversione e a lavorare sul territorio per costruire un percorso che prospetti opportunità concrete di ricollocazione e di lavoro per questi lavoratori”.

 

 

Category: Costume e società

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