CORSO DI ECOLOGIA DI BASE / PER CHI ABBIA VOGLIA DI TORNARE A STUDIARE E APPROFONDIRE UNA TEMATICA FONDAMENTALE PER IL PROSSIMO FUTURO

| 27 Ottobre 2015 | 0 Comments

(g.p.)______Tanti anni fa, ormai, un uomo politico italiano, scomparso di recente, diventato segretario nazionale di un partito che da tempo non esiste più, gettò tutti i dirigenti e gli iscritti nel panico, annunciando, come primo provvedimento, che li avrebbe rimessi a studiare: avrebbero dovuto tornare sui libri, analizzare le nuove problematiche, documentarsi e discutere.

Rimase una dichiarazione di intenti, senza seguito pratico alcuno, e, per la cronaca, egli stesso durò poco in carica.

Ho appreso ieri non con stupore, perché so di tante analoghe iniziative, di base, in tutta Italia e sui più disparati argomenti di impegno sociale, prassi abituale dei “meetup” (li chiamano così, i loro gruppi) di ogni dove, ma certo con piacere, che il Movimento 5 Stelle, quello di Leverano, ha organizzato e ha cominciato già un corso di ecologia.

Credendo di fare cosa utile a tutti i nostri lettori, nello spirito del nostro/loro giornale, di approfondimento, documentazione, e riflessione, si badi bene: completamente al di là delle loro appartenenze partitiche, e /o dei loro orientamenti politici, ho chiesto agli organizzatori del corso di farci avere una sintesi dei lavori della prima serata.

Così magari ci rimettiamo tutti a studiare qualcosa di utile, e troviamo poi l’ opportunità di ulteriori acquisizioni, riguardo una delle tematiche fondamentali su cui si misura la nostra identità stessa di contemporanei.

Ringraziandolo per aver accettato l’ invito, ecco quello che ci ha scritto Walter Tremacere_______

NON ALTERARE LA BIODIVERSITA’

di Walter Tremacere

Ha preso il via sabato 24 ottobre il primo corso di ecologia di base organizzato dal meetup Leverano a Cinque stelle. I lavori sono stati aperti da due scienziati ambientali, la dottoressa Giulia Salinelli e il dottor Danilo Mangia.

L’obiettivo, quello di gettare le basi per una coscienza sostenibile e fornire gli strumenti per comprendere al meglio il nostro ruolo e le nostre responsabilità su questo Pianeta.

Che cos’è e come funziona un ecosistema?

Come si è evoluta la vita sulla Terra?

Perché esistono tante specie e come interagiscono tra loro?

Quanti erbivori per sfamare un carnivoro?

Che cos’è la biodiversità e perchè è così importante?

Sono queste alcune delle domande cui Giulia Salinelli ha cercato di dare una risposta,  intercettando la curiosità di un pubblico attento e molto variegato.

Credere che la temtica ecologica riguardi solo il ricercatore è un grave errore.

Garantire un’elevata biodiversità è problema che interessa la qualità della vita e la sopravvivenza di ciascuno di noi.

La biodiversità ha, innanzitutto, un valore diretto costituito dai beni che fornisce alla società e che vengono costantemente sfruttati tramite, ad esempio, l’agricoltura, la pesca, la caccia e la raccolta del legname.

L’alterazione della funzionalità degli ecosistemi ha quindi un impatto economico: variazioni della diversità biologica possono direttamente ridurre le risorse di cibo, di acqua, di carburante, di materiali da costruzione, e anche di risorse genetiche o di medicinali.

Le conseguenze della perdita di biodiversità riguardano, quindi, non solo la qualità della vita ma la possibilità della vita stessa sulla terra“.

Un altro concetto importante, emerso dal convegno, è che la nostra distinzione utilitaristica tra organismi buoni perché utili a noi, e cattivi perché inutili quando non addirittura dannosi, è completamente fuorviante.

Tutte le specie sono indispensabili.

La conservazione della natura, quindi deve confrontarsi con gli ecosistemi, non con una o poche specie a nostro giudizio particolarmente interessanti.

La conservazione della biodiversità, degli habitat e delle specie è un impegno prioritario a cui sono chiamati ad aderire tutti i politici, i gestori e i cittadini, al fine di rendere sostenibile l’impatto delle attività umane sulla Terra.

Proprio per approfondire il tema della conservazione Danilo Mangia ha trattato il caso specifico dell’area marina protetta di Porto Cesareo (nella foto, ndr).

Dopo avere illustrato la normativa specifica esistente, le diverse zone di tutela, gli habitat principali, tra cui posidonia, coralligeno e ambienti di grotta, è passato ad illustrare le problematiche che l’ AMP ha al suo interno.

Poiché è una delle più grandi in Italia, con al suo interno numerose marinerie, si pone il problema  del sovrasfruttamento delle risorse.

Proprio per questo si è parlato di un progetto effettuato dall’università del Salento denominato “SAMPEI” che ha riguardato l’utilizzo delle reti da pesca.

I risultati suggeriscono che l’utilizzo di reti da pesca più selettive permette di ridurre le catture accessorie del 90% e la stima del reddito potenziale in funzione di un’attività di pesca orientata verso individui di taglia maggiore, permette di evidenziare incrementi economici della resa di pesca che, per alcune specie in particolare, arriva a due ordini di grandezza in più.

Prossima lezione, sempre a Leverano, presso il locale meetup del M5S, in via Sedile, angolo via Perrone, sabato 28 novembre, alle 17.30; Andrea Sergi ed Enrico Giuranno parleranno di compostaggio, pratica virtuosa nella gestione della frazione organica dei rifiuti solidi urbani; siete tutti invitati.

 

 

 

Category: Costume e società

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