UN INCONTRO FRA ASSOCIAZIONI A CAMPI SALENTINA PER FARE COMUNITA’ / RIGENERAZIONI E CONTAMINAZIONI

| 19 Dicembre 2015 | 0 Comments

a cura dell’ associazione Meticcia______ (Rdl) Credendo di far cosa di interesse per i nostri lettori, abbiamo chiesto agli organizzatori una sintesi dei loro lavori. Li ringraziamo per aver accettato il nostro invito. Ecco l’ articolo che ci hanno mandato______

Trasformazioni, lotte, rivoluzioni, diritti, solidarietà, sono solo alcune delle parole emerse ieri sera a Campi Salentina, durante l’incontro promosso dall’associazione di promozione sociale Meticcia, che ha preso il titolo di ContaminAzioni. Di lotte e d’armonie.

Ed infatti, di una vera e propria contaminazione infatti si è trattato. Una contaminazione di pratiche ed esperienze, che ha visto dialogare insieme soggetti molto diversi, uniti dal comune desiderio di fare comunità, lottare contro lo sfruttamento sul lavoro e vivere un mondo migliore.

Cinque le associazioni intervenute per raccontare i propri progetti e la propria visione di lotta, a partire dal LUA (laboratorio urbano aperto), che ha raccontato come un progetto di rigenerazione urbana, si stia trasformando in un processo di rigenerazione culturale, sociale ed economica di un piccolo quartiere della città di Lecce, grazie anche alle tante attività realizzate da associazioni con piccoli finanziamenti.

Ne è esempio la Casa delle donne di Lecce che proprio grazie a ad un bando della rigenerazione urbana, dopo aver vinto un piccolo finanziamento, ha sostenuto tre progetti di micro credito realizzati da donne.

E sempre di donne si è continuato a parlare con La Manta, un progetto di comunità nato all’interno dell’ex Fadda di San Vito dei Normanni, che ha recuperato una vecchia competenza tutta femminile come quella del lavorare la maglia per rinnovare una tradizione ma soprattutto creare relazioni.

Diversissime per modalità di azione le altre due realtà presenti, Diritti a Sud di Nardò e Solidaria di Bari, entrambe impegnate nella lotta contro lo sfruttamento dei migranti e precari, attraverso l’auto produzione di salsa di pomodoro a sfruttamento zero portato avanti da migranti e precari della terra, oltre che di progetti di autogestione e auto recupero di spazi (Solidaria).

Ne è nato un bel dibattito, dove il desiderio e il bisogno comune di confrontarsi si sono trasformati in una ricerca comune di soluzioni e relazioni capaci di dialogare con tutte le realtà necessarie a produrre cambiamento, a partire dalle Istituzioni sino ad arrivare alle persone che meno si interessano delle questioni sociale.

 

 

Category: Costume e società

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