QUELL’ 11 SETTEMBRE…DONALD TRUMP MINACCIA DI ‘RIVELARE’ QUELLO CHE GIA’ SAPPIAMO

| 26 Febbraio 2016 | 0 Comments

di Giuseppe Puppo______

Mumble mumble. E poi ancora mumble. Un riccastro che dall’ imprenditoria ora “scende in campo“, armi, bagagli e tintura ai capelli compresa, un campo da baseball, nella fattispecie, e, sacrificando tempo prezioso alle proprie frequentazioni femminili, si avventura in politica, indifferente a ogni conflitto di interessi, superiore a ogni terrificante gaffe, in un guazzabuglio pressoché inestricabile di vizi privati e di pubbliche virtù, mumble: dove l’ho già sentita una storia come questa?

Poi, abitualmente non seguo le elezioni americane, dove vota meno della metà degli aventi diritto, in un sistema cervellotico e profondamente ingiusto, esattamente come il sistema sociale che sottende. Men che meno, le così dette “primarie”, che nessuno ha mai capito come funzionino davvero, nonostante tanto riscontro abbiano sui mass media, specie quelli italiani, inguaribilmente ammalati di provincialismo, da periferia dell’ impero, e al cui confronto il “porcellum” è una mammoletta, e quelle del Pd decise dai Cinesi sono un’ agiografia.

Mi bastò, da ragazzo, vedere il film d’ esordio di Robert Redford, “Il Candidato”, per capire una volta e per sempre che i partiti statunitensi sono due facce della stessa medaglia: che vinca l’ uno, o l’ altro, cambia poco e niente, tanto vince sempre il sistema delle multinazionali dell’ egoimo e dello sfruttamento, e perde sempre il popolo.

Ora, mi ha distolto oggi un momento dalla mia autocensura il candidato repubblicano Donald Trump, il quale ieri ha annunciato (ha minacciato? ha bluffato?) che se arriverà alla Casa Bianca rivelerà il contenuto dei documenti ancora secretati sulle inchieste sulle Torri Gemelle e sui finanziatori dell’ “attacco terrorista” che cambiò la storia del mondo: “Fatemi entrare alla Casa Bianca e vi dirò chi c’è dietro l’ 11 settembre“.

Toh… Ma pensa te!

Ma io già so, caro Donald Trump! Non sa soltanto chi, per complicità, per indolenza, per sudditanza, per servilismo, non vuol sapere

Dietro quell’ 11 settembre  c’è il sistema di potere degli Stati Uniti. Responsabili dell’ establishment americano erano a conoscenza del pericolo e deliberatamente decisero di non prevenirlo, aiutando anzi direttamente e indirettamente i terroristi di al-Qāʿida, legati all’ Arabia Saudita, a sua volta legata alla famiglia Bush da rapporti criminali, in Italia diremmo rapporti Stato – mafia (mumble, dove l’ ho già sentita, una roba del genere?).

L’ aereo sul Pentagono è una leggenda planetaria. Le torri, poi, se le fecero cadere da soli.

Questo, esattamente questo, accadde. Il fine, fu quello di favorire la guerra, cioè i mercanti e i produttori di armi, e di aggiornare la supremazia a stelle e strisce sul mondo intero, passando dalla distruzione militare dell’ Afghanistan, dell’ Iraq e quant’ altre zone geopolitiche, al servizio dell’ economia di sfruttamento delle multinazionali.

Non mi farò distogliere da cose che già so. Ho problemi più urgenti da affrontare. Voglio entrare anche io nell’ accademia della Crusca. Devo urgentemente trovare il modo petoloso, prima che Trump divenga presidente, quando, se non l’ ha già fatto, se non ne è già espressione falsamente alternativa, verrà a patti col sistema, di tradurre e di rendere per lui espressioni quali “bunga bunga“, “papi“, “olgettine“. E rapporti Stato – mafia.

 

 

 

 

 

Category: Politica

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