I NOSTRI AMICI ANIMALI / LE STORIE DI FEDERICA

| 11 Marzo 2016 | 0 Comments

Oggi la rubrica la fanno i ragazzi del meetup del M5S di Nardò, dai quali abbiamo ricevuto il seguente comunicato, relativo alla loro iniziativa per incentivare le adozioni______

De Marco: “A noi non interessano le polemiche, vogliamo solo risolvere i problemi, e questa iniziativa è una buona soluzione”.

Molti comuni sono incapaci di gestire il randagismo e appaltano a privati la gestione del canile, pagando una cospicua diaria giornaliera per cane; un giro di denaro che alimenta tanti appetiti.

Un canile privato può arrivare ad aggiudicarsi appalti milionari. Persone senza scrupoli, attirate dalla possibilità di accumulare molto denaro con pochi rischi, hanno costruito sulla gestione dei canili un business. Spesso questi faccendieri vengono lasciati operare da istituzioni compiacenti, e hanno la possibilità di lucrare sulle sovvenzioni pubbliche raccogliendo centinaia di cani e relegandoli in strutture inadatte dove vivono in spazi angusti e sovraffollati, denutriti e in condizioni sanitarie inadeguate. I controlli sono carenti, i maltrattamenti all’ordine del giorno e le malattie dilagano.

“Queste premesse costituiscono parte integrante e sostanziale di un atto di indirizzo che abbiamo protocollato, con una specifica deliberazione, per l’adozione dell’iniziativa “adotta un amico a 4 zampe”.” sottolinea l’Ingegnere Massimo De Marco

“L’iniziativa prevede che i cittadini che decideranno di adottare un cane, custodito nel canile convenzionato con il Comune, riceveranno per i primi tre anni un contributo economico annuale oppure potranno beneficiare della riduzione o esenzione dei tributi mediante l’applicazione del “Baratto amministrativo”.

“Questa proposta,” continua De Marco, “troverà posto nel nostro programma amministrativo e rappresenta uno strumento per superare un problema che non si risolve parcheggiando e rinchiudendo gli animali in canili e gattili, spesso e volentieri sovraffollati e con condizioni igieniche e sanitarie appena sufficienti alla sopravvivenza. Quello che ci interessa,” conclude il candidato sindaco, “è generare un cerchio virtuoso che distribuirebbe le risorse economiche comunali sul territorio neretino invece di essere disperse in strutture economicamente svantaggiose per la comunità e per gli animali stessi. Nardò deve ripartire da piccoli grandi atti di civiltà e di svolta prima di tutto culturale. Non possiamo pensare di affrontare il problema costruendo e avallando canili dispendiosi e inutili, come qualcuno con scarsa attenzione e conoscenza ha ventilato nell’ultimo periodo. Le soluzioni ci sono, basta affrontare il problema con lucidità e senza quella voglia di apparire a tutti i costi che caratterizza la convulsiva vita politica cittadina. A noi non interessano le querelle e le spettacolarizzazioni, ma azioni concrete per risolvere i problemi.”

 

Category: Costume e società

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