ALBA SERVICE METTE IN MOBILITA’ LE ASSISTENTI SOCIALI

| 30 Luglio 2016 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Da Lecce, Cosima Pallara, assistente sociale ALBA SERVICE S.P.A., componente esecutivo provinciale COBAS, ci scrive______

Ad ALBA SERVICE si apre la procedura per la mobilità di 28 Assistenti sociali. COBAS chiede l’intervento urgente del Prefetto di Lecce.

Con una nota inviata il 29 luglio, il commissario liquidatore di ALBA SERVICE, Dr. Mauro Spagnulo, ha convocato i sindacati aziendali per lunedì prossimo, 1 agosto, alle 13. All’ordine del giorno, l’applicazione di quanto prevede la legge 223/1991, in particolare all’articolo 4, comma 5. Ebbene, questo articolo disciplina le procedure di messa in mobilità del personale, e i lavoratori esprimono il timore che questa convocazione possa essere il preannuncio del licenziamento collettivo del personale impiegato nei servizi sociali.

Il sindacato COBAS ritiene inaccettabile che ALBA SERVICE avvii le procedure di mobilità degli Assistenti sociali proprio mentre la crisi della società sembra avviata a soluzione dopo le riunioni del tavolo prefettizio. Il sindacato COBAS chiede l’immediata convocazione di una riunione dedicata esclusivamente alla situazione degli Assistenti sociali, a favore dei quali, occorre ricordare, la Regione Puglia ha stanziato, in via eccezionale, la somma di 200.000 euro con una delibera del 15 giugno 2016, n. 873. Con quella delibera, la Regione assegnava la somma alla Provincia di Lecce con il vincolo di destinarla alle politiche di integrazione degli alunni con disabilità, impegnando l’Ente di Palazzo dei Celestini ad utilizzare gli assistenti sociali di ALBA SERVICE per garantire i servizi. Il Sindacato chiede di sapere se quella somma è stata effettivamente erogata alla Provincia di Lecce, ed in caso positivo come essa sia stata spesa, posto che nessun assistente sociale in servizio presso la partecipata ALBA SERVICE risulta essere stata impiegata nel servizio finanziato dalla Regione Puglia.

C’è inoltre da ricordare che il Consiglio dei Ministri, nella riunione del 13 luglio scorso, ha espressamente assegnato alle Regioni il compito di agevolare i processi di mobilità del personale delle società partecipate. Non si comprende, dunque, la ragione di una scelta che mette a rischio ben 28 posti di lavoro proprio nel momento in cui l’esecutivo nazionale assume finalmente la questione dei lavoratori delle società partecipate dagli Enti Locali su tutto il territorio nazionale come una grande questione sociale, che coinvolge oltre 150.000 potenziali esuberi provenienti da quasi 11.000 società partecipate. Nel caso degli assistenti sociali in servizio presso ALBA SERVICE, il sindacato COBAS ha già avanzato la proposta che queste figure professionali siano impegnate nelle politiche sociali e socio-sanitarie della Regione Puglia attraverso gli Uffici di Piano, che sono lo strumento di attuazione sul territorio delle attività finanziate dal Piano regionale delle politiche sociali.

 

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