CERANO, ILVA, DISCARICHE, RIFIUTI SPECIALI INTERRATI: UNA NUOVA CONFERMA DELLA NOSTRA TRAGICA SITUAZIONE SOCIO-SANITARIA. IL SALENTO UCCIDE

| 19 Ottobre 2016 | 0 Comments

di Stefania Isola * (avvocato – per leccecronaca.it)______

Se nelle cronache il Salento diviene spesso protagonista per quanto riguarda il turismo, poco si parla di altre situazioni, al contrario preoccupanti.

Nel mese di settembre 2016 è stato presentato il rapporto del primo registro dei tumori in Puglia e la situazione a Lecce, Brindisi e Taranto è veramente allarmante.

Se la Puglia è in linea con la tendenza nazionale, il Salento è, invece, un’eccezione negativa.

Gli indici principali riportati nel registro riguardano l’incidenza delle patologie tumorali, il tasso di mortalità e i dati relativi alla sopravvivenza entro i cinque anni dalla scoperta della malattia.

I dati parlano chiaro.

Nell’intera regione ogni anno si ammalano di tumore 11 mila uomini e 9 mila donne, rispettivamente 6 uomini ogni 1000 abitanti e 4 donne ogni 1000 abitanti; le forme tumorali più diffuse sono, per gli uomini, polmoni e bronchi (con incidenza pari al 18,1% dei casi) mentre per le donne il tumore più diffuso è il cancro alla mammella, con il 29,2% dei casi. Crescono in maniera preoccupante i casi di tumore alla tiroide e il melanoma cutaneo.

Analizzando la situazione del nostro territorio, vengono alla luce delle anomalie preoccupanti.

Se si vive a Taranto o in provincia di Lecce, il rischio è legato soprattutto al tumore ai polmoni. Questa è infatti la patologia più diffusa con incidenza più alta rispetto alla media nazionale. Rimanendo sempre nel Salento, nelle tre province (Brindisi, Lecce e Taranto), si registra un picco anomalo di tumori alla vescica.

La situazione è resa più drammatica se si considera la registrazione di un 30% di tumori infantili nel tarantino.

Quali siano i fattori che generano tutto ciò merita un doveroso approfondimento.

Sul fronte delle cure, il report sulla sopravvivenza entro i cinque anni dalla scoperta della malattia segna un sostanziale allineamento col resto del Paese con alcuni casi che sarebbero più incoraggianti, come per il cancro alla mammella e per i tumori ematologici.

Resta il fatto però, come affermato da Lucia Mangone, presidente nazionale Airtum (Associazione Italiana Registro Tumori) che al Nord ci siano maggiori possibilità di sopravvivenza rispetto che al Sud.

L’ APPROFONDIMENTO in qualcuno dei nostri tanti articoli che negli anni e nei mesi scorsi abbiamo dedicato all’ argomento

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/10/15/giovanni-de-francesco-il-salento-uccide-sabato-15-ottobre-castro/

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/04/19/da-cerano-allilva-parte-la-marcia-pacifica-di-noel-un-abbraccio-artistico-allarmonia-della-natura-ormai-calpestata/

https://www.leccecronaca.it/index.php/2015/12/21/cerano-una-volta-a-cerano-una-favola-per-i-grandi-reportage/

https://www.leccecronaca.it/index.php/2015/11/30/articolo-shock-ogni-anno-44-morti-causati-dalla-centrale-di-cerano-uno-studio-autorevole-di-tre-ricercatori-appena-divulgato-sul-giornale-intrnazionale-della-slute-pubblica-conferma-i-piu-tristi-p/

https://www.leccecronaca.it/index.php/2016/10/03/ilva-choc-il-mostro-fa-ammalare-e-uccide-sempre-di-piu-l-autorevole-conferma-arriva-da-uno-studio-della-regione-il-presidente-e-assessore-alla-sanita-michele-emiliano-continua-a-rimpallare-re/

Category: Cronaca, Politica

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