Comunque Vada… / LA FIDANZATA SEGRETA

| 6 Novembre 2016 | 0 Comments

di Elena Vada______

Le russe, ormai partite per i loro affari (contanti auguri nostri), hanno lasciato un po’ di vuoto in casa Scognamiglio. Soprattutto a Marì, manca quella gradevole compagnia femminile, il caffè insieme, la spesa e la speranza di vedere maritato il nipote.

Ma, essendo donna d’azione, Marì è di nuovo all’attacco, in procinto d’intraprendere nuove iniziative e indagini. Obiettivo: scoprire la fidanzata segreta, del nipote Vincenzo, in quanto egli stesso, lui medesimo, proprio di persona, ha dichiarato pubblicamente di frequentare una compagna, sottolineando (o no) “Da Tempo!”

Certo che, ricordando tutti gli avvenimenti famigliari: Battesimi, Cresime, Sposalizi, Funerali e le Feste Comandate, compleanni, onomastici, lauree, diplomi… Marì, non si capacita, di come fosse passata inosservata, questa ragazza o donna che sia.. Si rifaceva mentalmente i film, di tutte le ricorrenze. Parenti lontani e residenti a Torino e dintorni, li ripassava in rassegna : conoscenti, vicini, condomini, commari, colleghi, collaboratori, possibili rapporti fuggevoli, conoscenze fugaci, flash di volti, strette di mano, lacrime e baci. Tutto… tutto.. tutto… si sforzava di ricordare tutto e tutti, ma niente da fare.

Ue’, Ciusy, vieni nu poco accà?!”- Giusy:”Mamma, dai, sto studiando matematica, domani c’è compito, cosa vuoi?” “Vieni, bell e mammà, che tagg fatt pane e puparuol”– “Che schifo!!” Volevo un te coi biscotti per merenda” – “Mammaaaaaa, lascia stare che lo mangio io il panino, quella (Giusy) si è fatta tutta sofisticata da quando è fidanzata col figlio del “farmacista”, replica, immediatamente, il fratello Alessandro. Si ritrovano tutti e tre in cucina a smangiucchiare un po’ di questo e un po’ di quello. Tutto buono in fondo, anche la provola e il salame, del paese.

Ne’, Ale, ma la fidanzata di Vincenzo è quella che ha gli occhi leggermente storti? Tanto brava però.., No,no, deve essere quella che piace a tuo padre, con due zinne che sembrano due cocomeri, noooooo quella , se non sbaglio, è fidanzata con uno che sta assai bene di soldi.

Ciusy, tu che sei più psicologa, secondo te chi è?… eeeeeeh, fai finta di niente. Bevi, bevi il tè, che ti viene a faccia gialla comm o’ limon. Ma io l’ho chi capito chi è, impossibile sbagliarmi… sempre attaccati, sempre vicini, sempre alle feste insieme. Lui va da lei, lei va da lui….Hanno fatto le ferie insieme alla Madonna dell’Immacolata. Allora è giusto? Ho detto bene? Ho indovinato? Be’, ha le gambe storte e un po’ di baffi, ma non si vedono nemmeno. E’ una ragazza tanto fine, lavora dal commerciantista!”

– “Commercialista, mamma, però mi sembra che ti stai facendo tante fantasie e illusioni, smettila di pensarci e fantasticare, quando sarà il tempo e l’ora, lo saprai”risponde Ale.

:-”Eh si, perché voi già lo sapete e non volete dirmelo, mi fate stare male e pensare male, famm nu cafè Ciusy, ca me fa bene o cor…..”

“No, mamma il medico ha detto il contrario!”, e i due fratelli sgattaiolano via, togliendosi da quel pasticcio, mentre Marì, prende una grossa decisione: telefonare a casa del nipote. Ma a casa, casa…Non al negozio.

Sono le 19,30:” Pront, Buona, sera, io song … sono a zia e Vincienz, song Marì, a sorella e Cuncett a mamma soia, vui chi site? Chiiiiiiiii? Virginì? Ma chi , a cammarera? Ah no, site a , fidanzata, scusatem tant, che piacere , era tempo che vi volevo accononoscere, ma site e fora, cioè sit stranger? Ahaaaaaaa, francesa di Parigi, eh, bella città! Mio marito sono quaranta anni che mi ci deve portare.. eheee, prima o poi…

Ma sentite, mo’ ci dobbiamo incontrare.. no grazie un appinauard (happy hour) non fa per noi, è troppo forte, moderno; un appettizzer, deve essere buono, solo il nome fa venire appetito, ma non lo canasciamo…. Un “Anapera a cena?”(Apericena) Allo zio Antonio se c’è una cosa che non gli piacciono sono le PERE… figurati a cena?!?!?! Cheeeeeee?!? Nu bracc”(brunch) nooooo, no, no, noi usciamo sempre con tutti e due i bracc. Ah è una merenda!? Eh, scusat, sono gnurant sulle parole francesi. Una volta si conosceva solo Chantosa… che era…be’.. ve lo spiego poi….

Sentite, ci vediamo dopo cena, vi portiamo due sfogliatelle napoletane che non potete dire di no, facciamo sabato sera e lo zio porta pure una bottiglia buona del paese. Ma ditemi di voi, come siete? Scusate eh, così provo a ricordarmi se vi ho vista… allora: oh, accussì alta 1,75 – 80 kg. e, siete bella robusta, complimenti, a Vincenzo sono sempre piaciute robuste fin da piccolino. Bruna? Brava, le brune sono più forti. Io, ad esempio, ho fatto quattro figli e non ho mai un raffreddore…. Ah, sapete cucinare la “parmigiana?! Eh, allora fate già parte della famiglia… quella è la prova del nove. ….E quando poi vi sposerete, non faccio per dire, ma Vincenzo ha tutto il corredo ricamato dalle sorelle: le iniziali, sugli asciugamani, sulla biancheria…. Ah, bene, bene, pure voi ricamate e fate pure o crochet? Be’, ora vi lascio, i ragazzi pretendono la cena, stasera pasta e fasul (fagioli) e si, con le cotiche. A sabato, sera, arrivederci, statemi bene vui e Vincenzo e ditegli di non lavorare tanto, che gli fa male la salute!”

Sta francesa, mi sta antipatica, fa tutt’ essa:…. e questo, e quello e il ricamo e il crochet e la parmigiana. Ma non so, c’è qualcosa che mi suona falso. Con quella strana voce tutta scsc,rrrrrr, oui, oui oui, be, certo è…come si dice!? Sexy.

Però sembrava molto educata!…..

I ragazzi si guardano (riferiranno tutto allo zio,il prima possibile), sono costernati e imbarazzati, lo Don Antonio invece è contento, diventerà, un problema di meno.

A proposito che lavoro fa Virginì? Marì ha dimenticato di chiederglielo. Già pensa a nipotini, farà ancora tempo a farne due o tre… ma speriamo bene.

Sabato sera l’incontro fatidico. Ca Maronna c’ accumpagna e c’ assist! Amen.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cultura

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