DIARIO DEL GIORNO PRIMA / IL TAM TAM DI ANNIBALE

| 22 Gennaio 2017 | 0 Comments
ITALIA______
RIGOPIANO – A Rigopiano le persone tratte in salvo da sotto le macerie dell’albergo e la neve della valanga sono in tutto nove, mentre i corpi senza vita recuperati sono cinque. Ci sono ventitré dispersi dice il capo della protezione civile Curcio. Nella notte quattro estratti vivi Altre quattro persone – due donne e due uomini – sono state estratte vive dalle macerie dell’hotel Rigopiano tra la notte e le prime luci dell’alba dai vigili del fuoco. Si tratta di quattro delle cinque che erano state individuate nella giornata di ieri. L’ultimo a essere salvato è stato un uomo ferito, Giampaolo Matrone che ha raccontato con parole strazianti ai soccorritori di come ha dovuto lasciare la moglie lì. “Le stringevo la mano e le parlavo per tenerla sveglia perché volevo che rimanesse sempre vigile. La chiamavo, poi a un certo punto non l’ho sentita più e ho capito che mi stava lasciando”. Vicino a lui, Matrone ha raccontato di un’altra donna che non dava segnali di vita.
ITALIA______
VERONA – In lacrime, choccati, terrorizzati dall’aver visto compagni bloccati all’interno del pullman avvolto dalle fiamme e trafitto da un pilone contro cui era finito sulla A4, in prossimità di Verona. Questa l’immagine di un mezzo che si è trasformato “in una trappola che subito ha preso fuoco”, come emerge dai racconti dei sopravvissuti. Tutti ragazzi e docenti di un liceo classico di Budapest. Tornavano a casa dalla Francia, al termine di una gita. Sono morti in sedici. Il console generale d’Ungheria a Milano, Judit Timaffy, ha incontrato alcuni di loro ospitati in un hotel dopo essere stati assistiti dagli agenti della polstrada. Hanno detto che l’impatto li ha colti nel sonno. “Si erano fermati circa un’ora prima a una stazione di servizio per fare una sosta – ha detto la console -. Poi erano ripartiti e molti mi hanno detto che avevano preso sonno e sono stati svegliati dall’impatto”. Dopo, una scena apocalittica: urla, pianti, finestrini spaccati per mettersi un salvo, tentativi di aiutare gli altri a uscire. E’ stato un professore di educazione fisica a portarne in salvo molti. “Le persone che erano sedute nella parte posteriore del pullman si sono salvate, rompendo i vetri e uscendo tra le urla e il panico. Un professore di educazione fisica ha salvato molti di quelli che erano a bordo rientrando nel mezzo. E’ ricoverato con ustioni profonde sulla schiena” ha proseguito Judit Timaffy. La console lo ha incontrato: “Mi ha raccontato di aver visto alzarsi le fiamme, l’abitacolo del pullman subito invaso da un denso fumo”. Un racconto che parla di persone intrappolate dalle fiamme. “Il docente – ha ricordato la console – ha riportato ustioni e lesioni. E’ entrato più volte in autobus per salvare più vite possibile”.
MONDO______
PALMIRA – L’Isis ha distrutto il proscenio dell’antico teatro romano di Palmira, nella Siria centrale, e il Tetrapilo, una struttura colonnata sempre nel sito archeologico patrimonio dell’Unesco. Maamun Abdulkarim, direttore del Dipartimento per le antichità, ha detto che i jihadisti hanno distrutto il proscenio dell’antico teatro, già usato per le esecuzioni pubbliche di soldati siriani e civili, e il Tetrapilo, una struttura formata da quattro gruppi di quattro colonne ciascuno, sulla strada che porta allo stesso teatro. Soltanto una delle colonne del Tetrapilo, ha tuttavia precisato Abdulkarim, era originale, mentre le altre quindici erano state realizzate in tempi moderni su questo modello antico. Nei giorni scorsi l’Osservatorio nazionale per i diritti umani in Siria (Ondus) aveva riferito dell’uccisione da parte dell’Isis di dodici tra militari governativi e civili proprio sul palco dell’anfiteatro di Palmira. Un’esecuzione simile, aveva scritto l’Ondus, a quella avvenuta nel 2015 quando più di 20 militari di Damasco erano stati uccisi da adolescenti sedicenti membri dell’Isis di fronte al proscenio dell’antico teatro.

Category: Costume e società, Cronaca, Politica

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