“Caro Mauro, fai il presidente del consiglio comunale?”…”Caro Carlo, grazie, ma non posso accettare”…”Beh, peccato, ce ne faremo una ragione”

| 25 Luglio 2017 | 0 Comments

(Rdl)______La settimana scorsa il sindaco Carlo Salvemini aveva offerto al candidato del centro destra sconfitto Mauro Giliberti (nella foto, del 17 luglio, in un momento di meditazione estiva) di fare il presidente del consiglio comunale.

Questa mattina, dopo la clamorosa sentenza del giudice Alcide Maritati, di cui abbiamo riferito ieri sera, è arrivata la risposta. Eccola:

“Carlo Carlo,

ho atteso a lungo prima di rispondere alla Tua proposta di assumere il ruolo di Presidente del Consiglio; un ruolo prestigioso ed importante, un onore.
È stato un gesto elegante e giusto, visto che al primo turno la mia coalizione ha conseguito un risultato importante, superando il 50 per cento dei voti con ben sei candidati in campo e con un candidato sindaco più debole delle liste….
Non ho avuto alcuna difficoltà ad ammettere la sconfitta, la mia sconfitta. Figlia di mille motivi che non è il caso di trattare in questo momento. Magari un domani. Mi sono recato senza invito ed a scrutinio ancora in corso in diretta tv, in quello studio televisivo in cui sono cresciuto ed in cui i leccesi mi hanno visto lavorare per oltre un decennio. Lì ho immediatamente riconosciuto il Tuo ruolo ed il mio risultato negativo.
Ma l’onestà intellettuale e la lettura serena della norma mi impongono di considerare il fatto che la mia coalizione aveva “già” conseguito il 50% al primo turno.
La vicenda avrà un suo corso nelle aule della giustizia amministrativa, in cui ripongo piena fiducia.
Nella vita mi sono imposto di comportarmi in un modo che mi consenta di guardare dritto negli occhi i miei figli quando diverranno adulti. Scopriranno fuori dalla loro famiglia che esiste al mondo chi ti dà la mano davanti e poi ti volta le spalle appena può. Ma sapranno che si può essere ancora oggi persone perbene. A qualunque costo.
Per queste ragioni oggi ritengo giusto e rispettoso nei confronti di chi mi ha sostenuto e non è entrato in Consiglio, non accettare la Tua proposta di presiedere l’aula. In questa decisione, come sempre in questi mesi e come avrei fatto se avessi vinto, ho ascoltato tutti coloro i quali hanno inteso consigliarmi ma ho poi deciso con la mia testa ed in totale serenità.
Farò il semplice consigliere comunale di opposizione, il capo se ne sarò all’altezza. Continuerò a pensare che le periferie e gli ultimi siano il senso del mio agire politico e che le marine leccesi, messe in rete con il centro storico, siano opportunità di lavoro e sviluppo. Continuo a ritenere che la moralità e la trasparenza siano precondizioni per l’agire politico. Che la mia unica stella polare siano i cittadini. Che l’umiltà sia una dote e non una debolezza. Agirò in questo mio percorso con il supporto dell’associazione MoviMenti, un momento altissimo di impegno civico di professionisti, come me, di cittadini e di imprenditori che mi consentiranno di essere oppositore autorevole e serio.
Ti assicuro lealtà nel mio agire e Ti ringrazio comunque per la proposta, di cui ho colto lo spirito”.______

Pochi minuti fa è arrivato il commento del sindaco. Eccolo:

Caro Mauro,

ho letto la nota con la quale motivi il tuo sofferto rifiuto ad assumere la presidenza del consiglio comunale “per il rispetto dovuto a chi non è entrato in consiglio”.

Lo spirito della mia proposta – mettere a disposizione i voti dei consiglieri comunali con me eletti per assegnare a te quel ruolo – era quello di lavorare per costruire insieme un rinnovato spirito pubblico dentro l’istituzione: riconoscere agli sconfitti la presidenza dell’assemblea rappresentativa per sottolineare la condivisione di uno sforzo nell’ interesse esclusivo della città.
Declinare cortesemente questo invito a siglare un patto di collaborazione istituzionale – pur nella differenza dei ruoli che il voto popolare ci ha assegnato – la considero un’occasione perduta. Le cui avvisaglie erano già evidenti ieri con la decisione di non partecipare alla cerimonia di insediamento dei consiglieri eletti a Palazzo Carafa.
Sulla questione sono già intervenuto e non mi ripeto: il diritto di tutelare nelle sedi giurisdizionali interessi che si reputano violati andava distinto dal dovere di rispettare le istituzioni e ciò che esse rappresentano.
Così non è stato, purtroppo.
Oggi da capo della coalizione consiliare di centro destra al comune, nel comunicarmi questa tua decisione, ribadisci una posizione politica legittima, che non condivido ma di cui devo prendere inevitabilmente atto: le forze politiche che rappresenti – e a nome delle quali parli – non sentono di voler assumere la presidenza del consiglio comunale perché non riconoscono la legittimità delle decisioni assunte dalla commissione elettorale. Ancor prima di attendere le decisioni della giustizia amministrativa, alla quale chiederete di pronunciarsi.
La necessità di garantire comunque il funzionamento dell’assemblea ci assegna la responsabilità di dovere procedere guardando all’interno delle nostre forze dove non mancano figure capaci – come te – di garantire equilibrio, serenità, buon senso.
Un caro saluto”.______
L’ APPROFONDIMENTO nel nostro articolo di ieri sera
https://www.leccecronaca.it/index.php/2017/07/24/ecco-qua-la-giurisprudenza-creativa-anzi-filosofica-cosi-alcide-maritati-ha-dato-il-premio-di-maggioranza-a-carlo-salvemini-proclamati-gli-eletti-ma-i-consiglieri-di-centro-destra-sono-tutti-ass/

Category: Cronaca, Politica

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