LETTERA APERTA A LUIGI DI MAIO, DOPO LE CONTESTATE ‘PARLAMENTARIE’ / MODESTA PROPOSTA PER SOPRAVVIVERE. E MAGARI PER VINCERE

| 4 Febbraio 2018 | 8 Comments

di Giuseppe Puppo______

Egregio Onorevole,

uno dei Suoi obiettivi, ripetutamente espresso, è quello di portare a votare chi a votare non ci va, di ridare una possibilità credibile, se non entusiasmo, a chi in quelle domeniche va al mare, o in montagna, o in campagna, o, se pure si reca ai seggi, lascia scheda bianca, o l’ annulla.

 

Lodevole, in generale; meritorio, se nell’ ottica specifica del Movimento 5 Stelle, di cui Lei è diventato il capo politico.

Come andranno le elezioni del 4 marzo, non è dato saperlo, e i così detti sondaggi che continueranno a circolare, non sono per tante ragioni attendibili: lo decideranno gli Italiani.

Può darsi che Lei vinca e sia chiamato a formare il nuovo governo; come può darsi che no, che, al di là di un bel risultato, non abbia i numeri, le possibilità: lo sapremo presto.

Può darsi che Lei vinca comunque, è un’ ipotesi possibile.

Voglio però condividere una preoccupazione fondata: che molti, iscritti e simpatizzanti del Movimento 5 Stelle stesso, a votare non ci vadano, dico: dei Suoi, o che votino altro, oppure votino, come diceva Indro Montanelli per la vecchia Dc, turandosi il naso.

Mi riferisco agli esclusi, alle loro famiglie, ai loro amici.

Questo in relazione alla vicenda della scelta dei candidati, talmente nota, che non è nemmeno il caso di riassumere.

Lei ieri ha fatto pubblicare i risultati delle parlamentarie, finalmente.

Certo, rispetto a chi primarie non ha fatto proprio, o rispetto alle tante notti dei lunghi coltelli che hanno attraversato tutti i partiti, è qualcosa.

Ma sempre troppo poco, anche perché, pur a risultati pubblicati, le, chiamiamole così, “perplessità”, non sono né  fugate, né diminuite, tutt’ altro, intendo, sui criteri seguiti per le esclusioni, alcune delle quali, forse molte delle quali, appaiono francamente inspiegabili.

Perplessità che ingenerano sfiducia, minano l’ entusiasmo, possono provocare astensionismo.

Non Le chiedo di spiegare, scelte, di cui comunque Lei ha responsabilità, per quanto non le abbia fatte personalmente,  anche perché è impensabile che Lei conosca la storia e la realtà del Movimento dell’ Italia intera, in quanto nessuno contesta il Suo diritto, probabilmente anche un dovere, di scremare, di estromettere chi, a torto, o a ragione, sia stato ritenuto impresentabile.

Ma possibile che tutti gli esclusi, centinaia e centinaia in tutta Italia, fossero impresentabili?

Alcuni degli esclusi, viceversa, nella loro zona, comunque la Storia e la realtà del Movimento in tutti questi anni hanno fatto, e avrebbero meritato di poter verificare la propria legittima ambizione di diventarne portavoce.

Non Le chiedo di rinnegare le ultime scelte, ci mancherebbe.

Le chiedo, a titolo personale, sia chiaro, e nemmeno da giornalista, che cerca di assolvere il proprio compito sempre al meglio con tutto e con tutti, senza minimamente impegnare il quotidiano che dirigo, espressione di redattori e collaboratori di diversa provenienza, e letto da tanti che ci onorano della loro attenzione di ogni estrazione, ma, ribadisco, a titolo personale, da libero commentatore, me lo lasci dire, da appassionato, di fare un gesto, anzi due. Con ciò dando pratica attuazione alle parole che Beppe Grillo pronunciò pochi giorni fa fisicamente accanto a Lei, al riguardo: “Se ci sono stati errori, rimedieremo”.

Errare è umano, fa parte della natura umana, e le idee, anche quelle del Movimento, camminano con le gambe degli uomini e delle donne, che a volte possono prendere direzioni sbagliate.

Esamini questa modestissima proposta, La prego, anzi due.

Dica, più o meno, ma il senso sia questo: per le prossime parlamentarie studieremo, sia in sede locale, sia in sede nazionale, nuovi e più trasparenti, oltre che più concretamente realizzabili, tempi e modi di selezione dei candidati, che ci impegnamo a rendere effettivi.

E poi, aggiunga, almeno ci pensi, per favore, un altro impegno, più che riparatore di eventuali errori commessi ‘stavolta, più che compensatorio, invece dal profondo significato simbolico unitario, e dagli straordinari, possibili effetti concreti: quegli astenuti nuovi in tanti collegi uninominali potrebbero fare la differenza.

Allora. I sottosegretari di Stato sono nominati con decreto del Presidente della Repubblica, su proposta del Presidente del Consiglio dei ministri, di concerto con il ministro che il sottosegretario è chiamato a coadiuvare.

Possono essere scelti anche fra i non parlamentari.

Di solito, tranne rarissime eccezioni, nella prassi corrente, il presidente della Repubblica nomina chi gli è sottoposto dal presidente del consiglio.

Se avrà la maggioranza, se sarà chiamato a formare il nuovo governo, proponga venti sottosegretari scelti fra le fila del Movimento, uno per regione, individuati tutti questi fra chi è stato escluso, magari ingiustamente, dalle  parlamentarie.

Avrebbe tutto il tempo di individuarli.

Ma prenda un impegno preciso in tal senso, ora, subito, prima del 4 marzo.

Comunque vada, ridia a tanti che l’ hanno persa, all’ interno del Movimento, la voglia di tornare a votare, ridia a tanti che non ce l’ hanno più l’ entusiasmo di farlo.

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

Category: Costume e società, Politica

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Comments (8)

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  1. Bell’idea Giuseppe! Sarebbe come gettare un ramoscello d’ulivo in segno di perdono e di pace. Sperando che il mov.to sia sempre quello al quale noi tutti eravamo legati emotivamente. Il troppo amore si sa se tradito, genera odio, e ci vorrebbe un bel gesto distenzivo, come quello da te auspicato, per provre a ricomporre il vaso andato in 15000 pezzi. Speriamo che Di Maio legga la tua missiva. Comunque venerdì Luigi sarà alle Cantelmo, sono curioso di vedere cosa accadrà. Un Abbraccio.

  2. redazione ha detto:

    LANCIO ANSA DELLE ORE 18.54______
    (ANSA) – BARI, 4 FEB – Con 389 preferenze alle parlamentarie del M55, avrebbe “conquistato il primo posto nel collegio plurinominale alla Camera in Salento”, ma sarebbe “stata esclusa senza una motivazione concreta”. A denunciarlo è Alessia Lucia Cuppone, 25 anni, speaker di una radio, laureanda in Giurisprudenza e attivista del M5s con la passione per l’ambiente. Cuppone ha postato un video denuncia su Facebook e all’ANSA spiega che sapeva di non essere nell’elenco dei candidati da due settimane, ma aspettava di conoscere l’esito delle parlamentarie online per capire quanti voti avesse preso.
    Ieri, dopo la pubblicazione delle preferenze anche nel suo collegio, ha scoperto che il suo nome “era l’unico a mancare”.
    Ma, in fondo alla lista, c’è un rigo in cui si legge: “Voti ricevuti dai candidati ritirati e/o non in possesso dei requisiti richiesti – 389”. Alessia spiega che “quei voti sono i miei, anche perché sono l’unica che manca dall’elenco del collegio Puglia 2. Ma non mi sono ritirata, né ritengo di non avere i requisiti”.

  3. gaetano ha detto:

    Non è vero mancano almeno tre nomi dalla lista quindi certamente non sono tutti suoi. Certo sembra strano che una così giovane ragazza sconosciuta la mondo dell’attivismo a cinque stelle abbia comunque raggiunto un così alto numero di voti. Potrebbe esserci lo zampino della mamma Sonia Rizzello dietro una eventuale cordata di voti?

  4. Antonio Todisco ha detto:

    Caro Giuseppe Ti leggo sempre volentieri e ancora una volta prendo atto nella tua professionalità e terzietà di pensiero espressa come al solito con equilibrio e garbo che assolutamente non sono in contrasto con la determinazione di pensiero chiara e non sfumata. La tua voce, al netto dell’autorevolezza e non sembri piaggeria, proprio perché la tua, profondo conoscitore della comunità dei cinque stelle, assume una rilevanza di testimonianza della storia di un pezzo della politica locale e non solo. Un caro saluto

  5. Caterina ha detto:

    Caro Giuseppe, il M5S è ormai un ricordo, ed il nuovo partito di Di Maio la peggiore realtà da affrontare per chi lo ha difeso per anni rendendolo credibile. Non ci sarà alcuna inversione di marcia. Di Maio spende questa credibilità a suon di menzogne. Certo di restare impunito e di essere difeso
    da una carovana di gratuiti e violenti insulti di decine di decerebrati sul web.
    La nuova casta ha più fame della vecchia. E se governerà dimostrerà anche all’esterno tutto il suo marciume dittatoriale e antidemocratico.

  6. Verardi Elda Marcella - tramite Facebook ha detto:

    Secondo me, un ottimo consiglio.

  7. Anna Iavarone - tramite Facebook ha detto:

    Io, addirittura, avevo pensato che tutte ma proprio tutte le “nomine” andrebbero fatte tra coloro che hanno rispettato le regole imposte dai piani alti del M5S cioè non hanno fatto “baratto” di voto e lavorano da anni ( non mesi) come attivisti del M5S. Se hanno dato la disponibilità a candidarsi ,accetterebbe sicuramente l’incarico di porta borsa o altro poiché per loro l’importante è lavorare per cambiare le cose. Fra quegli esclusi si nascondono, in molti casi, i veri esperti del movimento quelli che hanno pensato più al programma che alle magagne!

  8. Massimo Potenza - tramite Facebook ha detto:

    Giuseppe, sei uno dei pochi che ha avuto il coraggio di pubblicare il rischio di questa deriva alla quale ci hanno presumibilmente spinto i referenti locali, legittimati da Di Maio. Credo che ci siano poche possibilità per tornare indietro.

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