INDAGATO PER CORRUZIONE, SI DIMETTE L’ ASSESSORE ALL’ AMBIENTE DELLA REGIONE PUGLIA FILIPPO CARACCIOLO, PURE CANDIDATO ALLE PROSSIME POLITICHE

| 7 Febbraio 2018 | 0 Comments

(g.p.)______

Qualche grattacapo in più, per lui, per Michele Emiliano, e per il Pd.

La giornata politica in chiave locale è stata dominata dalla notizia arrivata in mattinata: l’assessore all’Ambiente della Regione Puglia, Filippo Caracciolo, 46 anni, di Barletta, che è pure candidato del Pd alla Camera in un collegio uninominale, è indagato per corruzione e turbativa d’asta nell’ambito di una indagine della Procura di Bari su una gara d’appalto per 5,8 milioni di euro per la costruzione di una scuola media a Corato.

 

 

Secondo l’ accusa, Caracciolo ha indotto il presidente della commissione aggiudicatrice della gara, Donato Lamacchia, a favorire l’imprenditore Massimo Manchisi, ottenendo da quest’ultimo la promessa di appoggio per le prossime elezioni.

A lui gli inquirenti erano giunti nell’ambito delle indagini su Arca Puglia che nel 5 dicembre scorso ha portato all’arresto di Lupelli, degli imprenditori Antonio Lecce e Massimo Manchisi, della cancelliera della Procura di Bari Teresa Antonicelli e dell’avvocato Fabio Mesto, e all’interdizione dell’imprenditore, Dante Mazzitelli.

L’assessore si è poi dimesso, per “tutelare l’amministrazione regionale e di consentire una serena prosecuzione delle indagini”.

Il presidente della Regione Puglia Michele Emiliano ha assegnato le deleghe di Caracciolo all’assessore al Bilancio, Raffaele Piemontese, e ha dichiarato: “Esprimo la mia personale fiducia sul fatto che Caracciolo chiarirà completamente ogni dubbio sollevato dall’Autorità giudiziaria sulla sua condotta. La cultura istituzionale e politica della quale Caracciolo è portatore lo ha indotto a tutelare le istituzioni che rappresenta prima di ogni altra cosa. E non posso che apprezzare questo gesto che contribuisce a consentire una, mi auguro, rapida conclusione delle indagini senza turbare la regolare attività della giunta”.

Gli otto consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle in serata hanno diffuso la seguente nota: “Apprezziamo il passo indietro dell’assessore Caracciolo e auspichiamo che al più presto venga fatta chiarezza ed emerga la realtà di quanto accaduto anche perché, laddove le tesi dell’accusa venissero confermate, ci troveremmo dinanzi ad un gravissimo caso di corruzione tra l’altro in un ambito sensibile come quello della costruzione di una scuola e della sicurezza dei nostri ragazzi. Non possiamo non sottolineare come il consigliere Caracciolo, tuttavia, oggi sia anche candidato per il PD alla Camera dei Deputati, così come lo è l’ex sindaco di Bisceglie Francesco Spina anch’egli indagato e candidato in quota PD o come il consigliere regionale Donato Pentassuglia, imputato nel processo “ambiente svenduto” e candidato in quota PD.  Nel Movimento 5 Stelle anche solo l’ombra di una indagine di questo tipo non permetterebbe la candidatura ad alcuna carica pubblica,  non possiamo pretendere che le altre forze politiche condividano i nostri valori e dunque ci limitiamo ad augurare al Partito Democratico una maggior “fortuna” nella scelta delle candidature nelle prossime consultazioni elettorali. Ci piacerebbe capire a beneficio di tutti i cittadini se questi indagati e imputati continueranno a correre nella competizione elettorale ed in caso affermativo, se in caso di condanna e di elezione rinuncerebbero alle immunità parlamentari. Dal canto nostro congeliamo qualsiasi tipo di valutazione nel merito fino alla conclusione delle indagini e auguriamo buon lavoro agli inquirenti”.
   

Category: Cronaca, Politica

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