TREPUZZI: L’AUTORIZZAZIONE PER “L’ARANCIO DOLCE” È SCADUTA. IL SINDACO TAURINO ORA CHE FARÀ?

| 6 Giugno 2018 | 0 Comments

 

di Eleonora Ciminiello______I consiglieri del comune di Trepuzzi Giovanni Perrone, Francesco Pezzuto ed Elisa Elia della lista ON assieme al consigliere Massimo Scarpa del M5S, nel pomeriggio di ieri hanno diffuso il seguente comunicato stampa.

“Nel consiglio comunale del 18 maggio 2018 il capogruppo della maggioranza, consigliere Giuseppe Rampino, presentava un Ordine del giorno riguardo all’attuazione del decreto ministeriale a firma dell’ex ministro Martina, emesso in data 13 febbraio 2018. Il documento, votato a maggioranza dal Consiglio comunale, prevedeva, fra le altre cose, “di dover promuovere con ogni mezzo di comunicazione l’adozione di misure fitoiatriche ecosostenibili, come l’utilizzo di principi attivi e sostanze quali l’olio essenziale di arancio dolce, ritenuto dal CRSFA Basile Caramia e dal CNR – IPSP di Bari, sulla base di durata annuale, compatibile con l’utilizzo nell’ambito dell’agricoltura biologica”.

Si leggeva, inoltre, che “l’Amministrazione Comunale, pur tenendo in debito conto il rigoroso processo di autorizzazione cui sono sottoposti gli insetticidi giudicati di ottima efficacia dal piano Nazionale di emergenza – tra cui l’acetamiprid – non ritiene di ignorare gli appelli provenienti da autorevoli fonti in ambito sanitario e dall’ampio fronte civico costituito, in ordine al potenziale rischio per la salute pubblica circa la massiva propagazione di dette sostanze.

In conclusione l’Ordine del giorno impegnava formalmente la giunta a “dare espresso atto d’indirizzo al fine di utilizzare, sulle aree di proprietà comunale interessate dal Decreto Martina, nell’ambito dei trattamenti fitosanitari previsti, principi attivi compatibili con l’agricoltura biologica”, a “promuovere la costituzione di un gruppo di acquisto tra i proprietari […] atto a reperire al minor costo possibile i prodotti fitosanitari compatibili con l’utilizzo nell’ambito dell’agricoltura biologica”.

Nel documento in questione, però, non si cita che l’autorizzazione per l’utilizzo del principio attivo dell’olio di arancio dolce sulle piante di ulivo è scaduta nel 2015che l’autorizzazione per l’uso in deroga non è stata concessa e, di conseguenza, per i due trattamenti obbligatori previsti dal decreto per il periodo compreso tra maggio e agosto sono utilizzabili esclusivamente Acetamiprid (neonicotinoide) e Deltametrina (piretroide). Venuto meno l’impianto teorico sul quale si basava l’azione della maggioranza, tenuto conto dell’impossibilità ad agire utilizzando prodotti compatibili con l’agricoltura biologica, chiediamo alla giunta Taurino come intenda ora operare”.

Domanda interessante posta dai consiglieri comunali del comune di Trepuzzi, soprattutto a seguito delle vicende che vedono proprio protagonisti i pesticidi previsti dal Decreto Martina. L’ordine del giorno in questione, mediante il quale la Giunta comunale ha votato per l’utilizzo di “fitofarmaci biologici” nasce in risposta a una mozione presentata il 18 maggio scorso, dal consigliere Massimo Scarpa.

Mediante la mozione il consigliere Scarpa richiedeva, fra le altre cose, alla giunta di: impugnare, innanzi al TAR del LAZIO, il decreto del 13.02.2018, pubblicato in data 06.04.2018 e sostenere le impugnazioni dei cittadini contro il decreto stesso.

Bocciate e respinte le richieste avanzate dal consigliere Scarpa, il quale aveva allegato il parere negativo all’uso dei fitofarmaci previsti dal Decreto Martina sia dell’ISDE, che dell’Ordine dei Medici di Lecce, oltre alla pericolosità rilevata dalla stessa EFSA, e appoggiate dai consiglieri Francesco Pezzuto e Giovanni Perrone di ON, la giunta Taurino indice un Ordine del Giorno per proporre l’uso nel comune di Trepuzzi dell’arancio dolce, quale appunto pesticida rispettoso della salute e dell’ambiente.

Il fitofarmaco in questione, il PREV-AM in realtà, ha come principio attivo l’olio essenziale di arancio dolce, (su 100 gr di prodotto solo il 5,88% è olio d’arancio dolce). Il resto del composto è realizzato con coformulati non tanto rispettosi della salute umana, né dell’ambiente e della fauna. 

Nella scheda tecnica si legge, infatti, che può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle, provoca grave irritazione oculare ed è nocivo se inalato. Inoltre, è tossico per gli organismi acquatici con effetti di lunga durata.
Usandolo è necessario evitare di respirarne i vapori, indossare guanti ed indumenti protettivi oltre a
proteggere gli occhi e il viso.
Per il suo utilizzo è necessaria una specifica autorizzazione ministeriale, che è stata fornita nel 2015 per alcuni mesi ma è poi scaduta, senza essere più concessa.

Ora, visto che la giunta Taurino si è detta pronta a non ignoraregli appelli provenienti da autorevoli fonti in ambito sanitario e dall’ampio fronte civico costituito, in ordine al potenziale rischio per la salute pubblica” circa la propagazione massiva delle sostanze previste dal Decreto Martina, a questo punto chiediamo anche noi cosa ha intenzione di fare?

La Costituzione e i suoi principi, ha intenzione di rispettarli o no? Vuole o non vuole far valere il principio di precauzione e di tutela della salute pubblica, di cui il sindaco, in primis, è garante?

Category: Cronaca, Politica

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