INTERVISTA AL REGISTA TORINESE NEL SALENTO SULLE TRACCE DI CARMELO BENE / FABIO ZULIANI A leccecronaca.it: “Vi racconto un cortocircuito”

| 26 Agosto 2018 | 0 Comments

di Carlo Infante______

Nostra intervista esclusiva a Fabio Zuliani, 43 anni, regista, attore e poeta torinese, esperto di storia dell’ arte moderna, e di cinema, autore fra gli altri del lungometraggio “Play”, dopo il suo recente soggiorno professionale nel Salento.

D.) Vuol raccontare ai nostri lettori perché è venuto qui?

R.) Sì, grazie, certo e un cordiale saluto a tutti. Sono stato nel Salento fino a pochi giorni fa per realizzare un documentario su uno degli artisti che maggiormente ho amato e ammirato: Carmelo Bene. Le riprese sono iniziate a Santa Cesarea Terme, in quella che fu la casa di famiglia di Bene e dove, nel 1968, il Maestro realizzò uno dei suoi film più interessanti e sperimentali, “Nostra Signora dei Turchi”.

Le riprese sono continuate a Vitigliano, con lo scultore Virgilio Pizzoleo, autore di una “statua-menhir” in memoria di Bene, e con il giovane Alberto Pizzolante, che al Maestro sta dedicando una tesi universitaria. Infine a Otranto abbiamo realizzato le ultime riprese nel Salento.

Successivamente, a Matera, abbiamo raccolto la testimonianza della magnifica attrice e regista teatrale Anna Rita Del Piano, la quale, nel 1997, fece uno stage molto intenso con Bene, in occasione di una riedizione dell’“Adelchi”.

 

D.) Quando prevede di divulgare questo Suo nuovo lavoro?

R.) In autunno.

 

D.) Come e quando conobbe personalmente Carmelo Bene?

R.) Lo conobbi, in una serata memorabile, al “Maurizio Costanzo Show”, nel 1994. Fui invitato ad assistere all’evento, dunque ero presente tra il pubblico. Fu l’evento televisivo più importante degli ultimi trent’anni, dal punto di vista della cultura, della filosofia, del linguaggio e della comunicazione. Avvenne un vero e proprio cortocircuito.

 

D.) Cioè? Ci può spiegare?

R.) Carmelo Bene era solo sul palco accanto, a Maurizio Costanzo, e con ironia e sfrontatezza irrideva i suoi interlocutori, in un crescendo memorabile di botta e risposta con l’attonita platea del Teatro Parioli. Su quella serata furono scritte delle tesi di laurea e anche un libro a cura di Fabrizio Ponzetta (ndr: l’ormai introvabile “Carmelo Bene al Costanzo Show: Occhio zombie che stasera vi spacco il cervello”, edito nel 2005). Quando alla fine le luci si spensero, mi resi conto che nessuno avrebbe potuto ‘portarci nell’incongruo’ meglio di lui.

Rividi ancora una volta Bene tempo dopo, al Teatro Nazionale di Milano, in occasione dell’allestimento dell’“Hamlet Suite”.

 

D.) Ci vuol parlare dei prossimi impegni? Sappiamo che sia alle prese con un lungometraggio….

R.) Sì, sto lavorando alla post-produzione di un film che ho scritto e diretto, dal titolo “Matera è lontana”. È la storia di un detective, interpretato da Carlo Re, che dal Piemonte si reca in Basilicata per ritrovare una persona misteriosamente scomparsa.

Si tratta di un film noir che sto portando avanti da molto tempo; nel cast oltre a Re, figurano Jenny Jascin, Nicla Notarangelo e Anna Rita Del Piano.

Io mi sono ritagliato il ruolo di Enrico Sperduto, la persona scomparsa.

Inoltre a breve uscirà “Meditazioni”, il mio ultimo libro, una raccolta di prose poetiche scritte durante i miei viaggi in Oriente e nei deserti di tutto il mondo. Il deserto è la mia passione e, come disse Carmelo Bene: “Chi sceglie la libertà, sceglie il deserto” .

 

 

Category: Cultura

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