LE ETA’ DI PATRIZIA. A leccecronaca.it PATRIZIA GUIDO RACCONTA COME SI E’ INVENTATA UN’ ALTRA VITA

| 12 Novembre 2018 | 0 Comments

di Carlo Infante______

Una seconda vita…“. Già, si vive solo due volte. A Patrizia Guido, la seconda l’ha regalata il Teatro. Sentiamola: “Maestra nella scuola primaria, in pensione, dopo le varie attività didattiche in ambito logico- matematico, linguistico- espressivo, grafico-pittorico, musicale, motorio… facendo pulsare la mente, l’animo e il corpo dei giovani scolari in unisono con il mio e con quello dell’ universo sociale”…

 

D.) – La Sua prima vita. E la seconda?

R.) – Finalmente in quiescenza, inizio un nuovo cammino: il teatro…per conoscermi meglio, crescere, reinventarmi.

 

D.) – E cosa c’è adesso? E come?

R.) – Curare la mamma classe 1919; seguire e sostenere un figlio nel percorso formativo,professionale, umano; garantire un rapporto equilibrato tra marito e moglie richiede maggiore ricchezza interiore e attenzione per non cadere nella quotidianità e peggio nell’apatia; amare la natura ed immergersi nel verde del panorama salentino con camminate in compagnia di amici, significa considerare solo un aspetto, quello psico-fisico; fornire un servizio di volontariato in ambito religioso vuol dire solo prediligere un’altra sfera della mia personalità…Ma per me non è sufficiente, il tutto ancora carente!

 

D.) – E quindi?

R.) – Quindi il Teatro, certo, che poteva essere un supporto per una mia crescita equilibrata , armoniosa, stimolante.  

E’ il quarto anno che frequento a Copertino Scena Muta con la direzione artistica Ivan Raganato:  finalmente il posto idoneo per arricchirsi e reinventarsi! Parole chiave della scuola : accoglienza , rispetto , onestà intellettuale , studio , impegno e intrattenimento!

 

D.) – E cosa ha fatto con Scena Muta?

R.) – Ecco alcuni spettacoli che mi han visto sul palco: Vico Salento; Cornicioni; Pinocchia; Gli sposi promessi; Giulietta-Giuliana-Romeo; tra l’altro anche protagonista  con   lettura di testi poetici   in ambito culturale – letterario a livello cittadino e privato, sempre nel gruppo di scena muta. Significativa l’ esperienza televisiva “ Magliano ti amo”, su Telerama.

 

D.) – Ma ora?

R.) – Ora martedì 4 dicembre prossimo, ore 21.00, Teatro Apollo, a Lecce, un nuovo debutto mi aspetta, con lo spettacolo “La dea trans”.

Io ho il ruolo di una amica della protagonista, Carlotta, che, con la sua bellezza, il suo dolore, la sua timidezza , le sue rinunce, la sua determinazione, la sua ambizione e, infine, il suo tormento, ha suscitato in me sentimenti di solidarietà, condivisione, impotenza , accettazione e collera. Collera proprio come l’amica che interpreto, che non è riuscita a sostenere Carlotta nel vivere ogni situazione in modo totale, come lei faceva, specie negli ultimi, tristi e dolorosi anni.

 

D.) – Oltre tutto, un bel tema letterario, quello dell’ amicizia femminile…

R.) – Come diceva Susanna Tamaro : “L’amicizia è uno dei sentimenti più belli da vivere perché dà ricchezza , emozioni … Ad un tratto ci si vede, ci si sceglie… Si può camminare accanto e crescere insieme pur percorrendo strade differenti, pur essendo distanti… centinaia di migliaia di chilometri.”

Credo nell’ amicizia ma, ahimè, so che è rara ed è preziosa; Fedro diceva: “Frequente il nome di amico , ma la fedeltà è rara”.

Tra donne è difficile, si passa dalla diffidenza alla competizione, dall’ antagonismo all’indifferenza, per poi giungere ad un abbozzo di rispetto , che porta alla condivisione e infine ad una forma di complicità, quindi amicizia.

Rita Petrini nel libro “ Oriana Fallaci la donna con un cappello pieno di ciliegie”, parla di questo sentimento tanto nobile, vissuto proprio con Oriana Fallaci: una relazione di autentico rispetto tra due donne completamente diverse, ma anche tanto simili nei valori universali, quindi “ Amiche”.

Il fattore tempo nell’amicizia è relativo, possono scorrere anni o solo attimi per entrare in sintonia con l’altro/a , a volte un sorriso, un abbraccio, un incoraggiamento, una precisazione possono costituire la base di un rapporto che potrebbe trasformarsi in amicizia .

 

D.) – E Lei, nelle sue due vite, come ha vissuto e sta vivendo l’ amicizia?

R.) – Ho conosciuto tante belle persone nel mio percorso, uomini e donne, nel mio caso più donne, ma solo con pochi/e si è continuato a condividere momenti di tristezza, gioia, sconforto e di speranza. E proprio a loro che penso quando ricordo la frase di Khalil Gibran: “Molte persone entreranno e usciranno dalla tua vita , ma soltanto i veri amici lasceranno impronte nel tuo cuore”.

 

 

Category: Cultura

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