I “Canti d’amore e di terra” DI SALVATORE GIANNUZZI
di Raffaele Polo______
Il cantore delle cose semplici, così vorremmo definire Salvatore Giannuzzi che abbiamo spesso incontrato in luoghi dove il volontariato e i buoni sentimenti erano di casa. E lui, sempre pronto ed interessato ai problemi altrui, ha sempre dato la sua disponibilità, spontaneamente e con grande partecipazione.
Ora lo scopriamo come ‘poeta’, nel senso più aderente a quel tipo di Poesia che è Amore per la Vita e per lo Spirito che ci guida, facendoci apprezzare anche gli aspetti meno favorevoli della nostra esistenza.
Il messaggio che Salvatore ci lascia, con grande umiltà e senza parere, sia in italiano che nel suo amato dialetto leccese, è presto sintetizzato: se è vero che si stava meglio prima, quando la Vita era più dura ma i sentimenti certamente più positivi e profondi, pure non dobbiamo scoraggiarci, ma portare la nostra testimonianza, il nostro esempio, soprattutto per i più giovani che, altrimenti, rischiano di venire su come canne agitate dalla tempesta.
Con tante figure efficaci nella loro semplicità, il poeta Salvatore ci indica i mali del secolo e ci stimola a combatterli, come è giusto che sia, nel segno e nella memoria dei sacrifici dei nostri genitori e di chi ci ha preceduto.
Profondamente cristiano e innamoratissimo di Teresa, la moglie che è sempre al suo fianco, Giannuzzi tesse un lungo ed articolato canto, una sorta di ‘rap’ che, indifferente alle imposizioni metriche e stilistiche, mira esclusivamente al cuore, alla sensibilità del lettore.
Gli siamo grati per questa sua raccolta di poesie, edita da Il Raggio Verde, “Canti d’amore e di terra”, pagine 76, euro 12.00 (la presentazione sarà giovedì 6 dicembre, alle 18.00, a Lecce, sala A dei Salesiani) che è la chiara testimonianza di un uomo semplice, coerente, che ha modellato la sua vita nel segno dell’Amore per il prossimo e per il Creatore.
