“Non è uno sport, è una guerra” / #STOPCACCIA / L’ENPA CHIEDE AL GOVERNO MISURE URGENTI DI CONTROLLO

| 14 Settembre 2019 | 1 Comment

(Rdl)______Roma, 14 settembre 2019. 19.15.  “La vera minaccia alla sicurezza, per le persone come per gli animali, è legata alla presenza di armati nelle nostre campagne e non certo a lupi e di orsi“.

In un comunicato diffuso questa sera, in occasione dell’apertura ufficiale di domani dell stagione venatoria, del resto in alcune regioni anticipata già al primo di settembre, l’ Ente Nazionale Protezione Animali parla di “cinque mesi di spari che causeranno milioni di vittime tra le specie selvatiche”.

L’associazione chiede al governo una stretta anche in relazione alle perdita di vite umane causate dai cacciatori: “solo lo scorso anno gli spari hanno infatti causato ottanta vittime, tra morti e feriti”; oltre a denunciare “la piaga del bracconaggio, che uccide sotto-traccia dodici mesi su dodici”, e a chiedere  “tutela effettiva a tutti coloro i quali risiedono nelle zone di caccia”.

Il comunicato poi così prosegue e conclude: “Servono controlli serrati sul territorio, per i quali lanciamo un accorato appello ai ministri dell’Interno e della Difesa, perché negli anni passati le azioni di prevenzione sono state fortemente indebolite dallo scioglimento della Polizia Provinciale e dalla transizione del Corpo Forestale nell’Arma dei Carabinieri.

Occorre stabilire limiti di età alla detenzione di armi e condurre verifiche annuali sull’idoneità psico-fisica dei cacciatori, mentre oggi la normativa prevede che tali verifiche siano fatte ogni cinque anni.

E’ necessario un giro di vite contro i reati venatori, che andrebbero considerati dal nostro Codice Penale come delitti, quindi con pene più severe, tra cui la reclusione.

Per questo chiediamo al ministro dell’Ambiente di farsi promotore di iniziative in tal senso”.______

LA RICERCA nel nostro articolo del 2 settembre scorso

“Non è uno sport, è una guerra” / #STOPCACCIA

Category: Cronaca, Politica

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Comments (1)

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  1. Vito ha detto:

    Ma se solo si facesse luce su chi finanzia queste associazioni ambientaliste forse forse la gente capirebbe che c’è denaro e gente sporca…. La caccia in Italia da lavoro a migliaia di persone e la % del PIL prodotto dovrebbe fare capire il disastro che causerebbe chiudere o instaurare ulteriori misure restrittive sull’attività venatoria. Il perbenismo o l’essere ambientalista dovrebbe iniziare dallo schifo dei rifiuti lasciati per le campagne, ma d’altronde l’esempio è dato dalle forze dell’ordine preposte alla vigilanza, multare un cacciatore che lascia un bossolo di cartuccia esplosa sul terreno è più semplice o più facile ché multare i pezzi di mmerda che inquinano con televisori, materassi, amianto, pneumatici, carcasse di animali eccc. Meditate gente, meditate ci stanno portando dove vogliono loro: la rovina totale

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