“Chi è di destra non può votare Fitto”. A leccecronaca.it PARLA IL SEGRETARIO REGIONALE DELLA FIAMMA TRICOLORE EGIDIO PERSONE’: “Abbiamo le nostre ragioni per prendere altre strade, indipendentemente dalla senatrice Poli Bortone”. POI RIVELA VECCHI RETROSCENA…

| 27 Giugno 2020 | 0 Comments

di Francesco Buja______

«Noi siamo contro Fitto indipendentemente dalla posizione della senatrice Poli Bortone». La precisazione è quella di Egidio Personè (nella foto, davanti la sua attività di antiquariato), segretario regionale della Fiamma Tricolore, il quale non ha digerito quel che si è detto sulla stampa recentemente, quindi ha precisato: «La destra non può sostenere alla elezioni regionali pugliesi un democristiano. La nostra decisione coincide con quella di Adriana Poli Bortone, ma le ragioni del nostro partito sono diverse da quelle della senatrice. Noi ragioniamo con la nostra testa». Se è noto dunque che fra l’ex deputata missina, oggi consigliere comunale di Lecce per la Fiamma tricolore, e il ri-candidato del centrodestra alla guida della Regione Puglia non corra buon sangue (per usare un eufemismo), sono però meno conosciuti i fatti per cui, ideali a parte, il partito rappresentato da Personé non sosterrà il politico magliese.

 

Il focoso segretario regionale del partito fondato da Pino Rauti rivela:«Alle elezioni provinciali, nel 2009, sostenemmo Antonio Gabellone, politico vicino a Fitto, per non consegnare, come sempre si diceva, l’ente alla sinistra. Gli chiedemmo una sala per poter svolgere attività di partito, ma non avemmo alcunché. Eravamo caduti nel solito tranello. Gabellone vinse con il nostro contributo, ma lui non collaborò con noi».

Un’altra delusione però riservarono esponenti dell’area fittiana al noto attivista della destra radicale. «Non volevo più partecipare alle elezioni – ricorda Personè – Ma in occasione delle elezioni comunali del 2012 mi fu proposto da questo fantomatico centrodestra, allora in mano ai fittiani, che se avessi ottenuto centocinquanta voti avrei ricevuto un posto di lavoro in una società partecipata di Palazzo Carafa. Presi molti più voti di quelli pattuiti, nonostante ottanta se ne persero per strada. Ma proposi che lo stipendio che avrei ricevuto dalla società partecipata fosse devoluto a un’associazione no profit: quei soldi dovevano andare alle famiglie missine indigenti. Firmai la domanda di assunzione, non fui eletto. Quel posto nella società partecipata dal Comune non è mai arrivato».

 

Dunque, il politico magliese. «Anni fa – rivela Egidio Personé – durante una cena, Fitto disse che i missini se li sarebbe messi in tasca, intendendo significare che li avrebbe convinti a sostenerlo alle elezioni regionali. Anche per questo motivo ci schierammo contro di lui. E ci candidammo anche contro la Poli Bortone, a conferma che noi ragioniamo autonomamente. Ma siamo contenti che ora questa grande donna sia con noi. Un sogno che ho realizzato”.

Poi continua: “Che la Poli Bortone  abbia motivi per essere contro Fitto a noi non riguarda. Qualche giornalista  sostiene che la Poli abbia coinvolto il nostro partito nella sua battaglia contro Fitto, non è così: siamo noi missini a non volere farci imporre un nome che non scaturisce da un tavolo di centrodestra, tanto più di un centrodestra che s’è appropriato del nostro simbolo». La stoccata sullo storico simbolo, ricordiamo ai lettori distratti, è a Fratelli d’Italia.

 

Dunque si riaccenderà la Fiamma per le elezioni regionali?

«Probabilità di ottenere un consigliere ne abbiamo – ragiona Personè – bisogna stringere qualche accordo nella nostra area politica. Lo spirito missino, nell’aria c’è ancora».

La Fiamma tricolore guaderà magari a Vox Italia, il cui verbo è per molti tratti consonante a quello della destra?

«Ho avuto rapporti giorni fa con alcuni rappresentanti di Vox Italia, ma nutro dei dubbi. Ho proposto una lista unitaria, col nostro simbolo. A me il nome del partner non interessa, l’importante è ottenere un consigliere regionale».

Category: Cronaca, Politica

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