PREFERISCO IL RUMORE DEL MARE. SENZA PLASTICA

| 10 Febbraio 2021 | 0 Comments

E NON OPPRESSO DA QUELLA TORRE MOSTRUOSA DI CERANO…A leccecronaca.it ENZO SUMA SPIEGA IL PROGETTO CHE HA IDEATO E ANNUNCIA IL SUO SAN VALENTINO ALTERNATIVO SULLA SPIAGGIA DI TORRE POZZELLE

di Mariangela Rosato______

Un museo virtuale degli antichi rifiuti spiaggiati e tanto altro. E’ questa l’idea che Enzo Suma (nella foto), 39 anni, di Ostuni, guida naturalistica da più di dieci anni, nonché fondatore dell’associazione Millenari di Puglia, ha voluto lanciare con la raccolta fondi promossa su Produzioni dal Basso- prima piattaforma italiana di crowdfunding e social innovation.

Finanziato direttamente dall’apporto dei singoli sostenitori, il progetto Archeoplastica si pone come obbiettivo sia la creazione di un museo virtuale on-line su cui prendere visione degli oggetti in plastica risalenti agli anni ‘60/’70/’80, che egli stesso ha ritrovato sulle spiagge salentine, sia la messa a punto di una mostra itinerante nelle scuole con lo scopo di sensibilizzare le nuove generazioni, e non solo, al problema della plastica nei nostri mari.

La plastica infatti – spiega a leccecronaca.it Enzo Suma, raggiunto telefonicamente per un franco colloquio a tutto campo – è eterna, non si decompone mai, ma si sgretola sino a formare pezzettini sempre più piccoli che costituiscono le cosiddette microplastiche.

Nel corso della mia attività di guida naturalistica, mi sono reso conto che la plastica di tutti gli oggetti che abbiamo utilizzato negli ultimi decenni è ancora ben visibile sulle coste del nostro Mediterraneo che sta finendo, in questo modo, per trasformarsi in un’enorme zuppa di plastica”.

 

Le scuole, interlocutori fondamentali per sensibilizzare i ragazzi al problema dell’utilizzo smodato di oggetti in plastica, accoglieranno mostre itineranti dedicate a questi reperti risalenti ai decenni passati che continuano ad infestare il contesto naturalistico.

Agli alunni, inoltre, verrà rilasciato un opuscolo dove ritrovare tutte le informazioni del progetto, nonché vari consigli su come consumare meno plastica.

Ad aver espresso già il suo interesse è il Museo dell’Università del Salento il quale metterà a disposizione una sezione per l’allestimento della mostra.

L’attenzione nei confronti delle tematiche ambientali – racconta Enzo Suma – é cresciuta enormemente negli ultimi anni in particolare in merito all’inquinamento da plastica. Emblematica è, ad esempio, la nascita di varie associazioni sul territorio, oltre a quelle già conosciute, che si impegnano per promuovere attività di raccolta ”.

 

Oltre alla questione della plastica sulle spiagge, la Regione Puglia è, nostro malgrado, al centro di numerose problematiche ambientali: dal problema della xylella a quello dei fumi prodotti dalla torre di Cerano visibile in tutta la sua magnificenza inquinante dalle coste della zona brindisina.

Al di là delle onde, si arriva a scorgere qualcosa che fa dimenticare anche il rumore del mare preso dalla burrasca: una grande torre di cui si parla troppo poco, nonostante appartenga ad una delle centrali termoelettriche più grandi d’Europa e nonostante i danni da essa provocati siano più grandi dei benefici.

Dalla posizione privilegiata delle marine di Lendinuso, Presepe, Campo di Mare, la sua figura riaffiora e chi è nato negli anni Novanta non può di certo immaginare un panorama differente se non immergendosi nei ricordi di coloro che l’orizzonte lo hanno visto libero.

Quando, a Parigi, dove mi trovo adesso per ragioni di studio, guardo la Tour Eiffel, dall’altro lato delle Alpi, mi viene da pensare che, in fondo, una torre ce l’avevo già vicino casa mia senza andare così tanto lontano, con la differenza che quella dei nostri cugini transalpini è celebre in ogni dove e fa sognare, sperare, immaginare storie romantiche; l’altra, invece, la conosciamo solo noi e continua senza freni ad emettere fumi, anche quando di notte si dorme, a dire che i camini possono fare più male di una torre mostruosa che si scruta in mezzo al mare. E si respira dimenticando ciò che si vede.

 

Ma dove sono le istituzioni in tutto questo inquinamento da plastica, inquinamento da carbone che dura da più da trenta anni?

Non ho avuto- mi dice Enzo– un feedback positivo dagli organismi istituzionali. Ci sono stati dei confronti con alcune amministrazioni locali, ma in realtà l’impegno è stato minimo quando invece, diciamocela tutta, potrebbero fare molto ma molto di più di quello che fanno. A livello regionale, poi, la gestione delle problematiche ambientali, come ad esempio il problema xylella, è stata veramente disastrosa”.

La risoluzione delle questioni ambientali, quindi, richiede un intervento su più fronti, primo fra tutti quello della sensibilizzazione su cui Enzo è attivo da tantissimi anni portando avanti iniziative di grande interesse e di forte impatto sociale come il progetto Archeoplastica.

La campagna fondi è stata lanciata da pochi giorni, ma ha già ottenuto un grande riscontro raggiungendo il 30% del budget previsto per attuare il progetto in tutte le sue forme.

Per coinvolgere maggiormente i cittadini, domenica 14 febbraio Enzo Suma ha organizzato una giornata di raccolta collettiva della plastica nell’area costiera di Torre Pozzelle. Un modo, questo, per toccare con mano il grave problema che sta colpendo il Mediterraneo.

Aiutiamo Enzo Suma e il progetto Archeoplastica a crescere ancora affinché ci sia una maggiore presa di coscienza su problematiche ambientali, come la presenza della plastica nei nostri mari, che affliggono da tempo il territorio pugliese.

Salviamo la nostra Terra!______

Per maggiori informazioni su Archeoplastica, si può consultare la seguente pagina: https://www.produzionidalbasso.com/project/archeoplastica-il-museo-degli-antichi-rifiuti-spiaggiati/

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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