SEMPRE IN ATTESA DI RISPOSTE SU INCENERITORE EX SASPI

| 24 Maggio 2021 | 1 Comment

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Il consigliere regionale della Puglia Domani, Paolo Pagliaro, ci manda il seguente comunicato______

EX INCENERITORE LECCE, PAGLIARO: ”UN’ALTRA BOMBA ECOLOGICA ANCORA DA BONIFICARE”
Nota del consigliere regionale Paolo Pagliaro, capogruppo La Puglia Domani e Presidente MRS:
Per decenni ha bruciato i rifiuti di Lecce. Dal 1989 è fermo, ma l’ex inceneritore Saspi resta una cicatrice profonda nel tessuto urbano e sociale del capoluogo salentino. Il sito è ben visibile dalla tangenziale est, e il territorio paga le conseguenze su ambiente e salute derivate dall’accumulo incontrollato di rifiuti d’ogni tipo nell’area in abbandono.
La bonifica, promessa e avviata anni fa, si è arenata. Capire a che punto siamo e sollecitare la messa in sicurezza e la bonifica dell’ex Saspi è l’obiettivo della richiesta di audizione che ho presentato in Commissione Ambiente.
Da oltre trent’anni questa zona alle porte di Lecce è diventata una discarica a cielo aperto, dove sarebbero state sversate centinaia di migliaia di tonnellate di rifiuti d’ogni genere e di materiali anche pericolosi, comprese ceneri di cui s’ignorano composizione e provenienza. C’è un avvallamento ben visibile dalla tangenziale, ricoperto da uno strato di argilla, sotto il quale sarebbero state tombate le scorie d’incenerimento di rifiuti sconosciuti. In alcune ore del giorno e della notte i residenti della zona lamentano emissioni odorigene nauseabonde, che rendono l’aria irrespirabile.
La presenza di sostanze nocive rappresenta una bomba ecologica e minaccia seriamente la salute dei cittadini: tra la popolazione di Lecce, Lizzanello-Merine, Cavallino e dei comuni limitrofi all’ex Saspi è stato riscontrato un preoccupante aumento dell’insorgenza di neoplasie.
E, come tutti i veleni del Salento, anche questi sono finiti sotto la lente della magistratura: nel 2013 fu aperta un’inchiesta della Procura di Lecce.
L’esecuzione del piano di caratterizzazione, propedeutico alla bonifica, fu affidata ad agosto 2019 ad una società siciliana per un importo totale di 169mila euro oltre Iva, finanziati dalla Regione Puglia. Le indagini avrebbero dovuto chiarire la portata dell’inquinamento, definendo nel dettaglio l’andamento e lo stato qualitativo della prima falda, cementando i pozzi presenti per bloccare potenziali vie di contaminazione, campionando il suolo e le acque sotterranee.
È necessario che in Commissione, con l’audizione del presidente Emiliano, dell’assessora all’ambiente Maraschio, del responsabile regionale della sezione Ciclo rifiuti e Bonifiche della Regione, del direttore di Arpa Puglia e del sindaco di Lecce, sia dato conto degli esiti di queste operazioni di caratterizzazione, al fine di chiarire l’effettivo stato di contaminazione di tutte le matrici ambientali coinvolte. E, sulla base di queste verifiche, è urgente passare alla fase di bonifica dell’intera area ex Saspi, per liberarla dall’incubo del disastro ambientale.

Category: Cronaca, Politica

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  1. Ufficio Stampa Comune di Lecce - tramite mail ha detto:

    Ex Saspi: ultimato il piano di caratterizzazione, si attende la validazione di Arpa
    Valli: “Priorità assoluta con ex Aspica per la nostra amministrazione”

    Sull’ex inceneritore Saspi, che si trova all’altezza dello svincolo per Lizzanello della tangenziale Est, il Comune di Lecce ha ultimato le attività di caratterizzazione, propedeutiche alla definizione della strategia di recupero ed eventuale bonifica, a settembre dello scorso anno.

    Le analisi effettuate dal laboratorio incaricato dalla ditta appaltatrice sono state consegnate al Comune l’1 marzo scorso, che il 3 marzo le ha trasmesse ad Arpa. Sollecitata dagli uffici comunali in data 9 aprile e dalla Regione Puglia il 14 aprile, l’agenzia regionale sta procedendo alla validazione che consentirà di agire con certezza per determinare la migliore strategia di bonifica.
    Il piano di caratterizzazione ambientale svolto dal Comune, dopo la validazione di Arpa, permetterà di determinare le caratteristiche del sito, lo stato di contaminazione delle matrici ambientali (suoli, falde e acque superficiali se presenti) e prospettare modi ed entità dell’esposizione al rischio.

    «La bonifica dell’ex Saspi – dichiara l’assessora all’Ambiente Angela Valli – è una priorità assoluta proprio come quella dell’ex Aspica, per mettere in sicurezza il sito e scongiurare ogni rischio per la salute dei cittadini di Lecce e dei paesi limitrofi.
    La prima amministrazione Salvemini, con l’assessorato all’Ambiente guidato all’epoca da Carlo Mignone, dopo decenni di inerzia, ha sbloccato la situazione e intercettato, nel 2018, partecipando ad un avviso pubblico, le risorse per il piano di caratterizzazione, finanziato dalla Regione Puglia con circa 442mila euro.
    Ora che il piano è stato ultimato, siamo in attesa di poter attivare tutte le procedure per determinare l’eventuale progetto di bonifica e reperire le risorse necessarie. Come ufficio Ambiente abbiamo già sollecitato Arpa a produrre le sue conclusioni per continuare sulla strada intrapresa».

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