“Che poi, Uccio, quantulia sacciu ce fannu quisti poi tutta la notte…”

| 25 Marzo 2022 | 0 Comments

UN RICORDO TEATRALE DI UCCIO FRANCHINI

(Rdl)______  E’ morto questa mattina a Lecce Uccio Franchini, storico titolare del mitico bar Poker, vero e proprio punto di aggregazione sociale dei giovani leccesi soprattutto negli anni Settanta e Ottanta. In molti lo stanno ricordando in queste ore sui social come un affettuoso, premuroso secondo padre.

Al bar Poker è ambientata per intero la prima scena dell’opera teatrale “La dea trans”, scritta dal nostro direttore Giuseppe Puppo, e rappresentata per la prima volta al Teatro Apollo il 4 dicembre 2018 a cura della Compagnia Scena Muta, con la regia di Ivan Raganato.

Uccio Franchini è uno dei personaggi, interpretato in quell’occasione dall’attore Rosario Pai.

Qui di seguito, il testo  dal copione, in cui si parla di lui, e del suo bar.

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SCENA 1

Lecce, bar Poker, interno sera invernale, dicembre 1983

Tre ragazzi seduti.

Parlando fanno i gesti di una partita come ad un tavolo da gioco

RA …E dammi notizie di pace!

RB …Sine…Il banco la dà…Dando cista…Dando cistune…Dire, ché il banco tira…

RC …Ammenu menu nu cistune puru a tie!

 

RIDONO

 

MAURO – ENTRANDO IN CENA CON UNA RAGAZZA, LAURA –

 

M …State facendo il riscaldamento pre partita, prima di entrare in campo?

 

BARISTA LI GUARDA SENZA DIRE NULLA, TRA L’ ANNOIATO, IL DISGUSTATO E L’ ARRABBIATO, MENTRE STA FACENDO LE PULIZIE DEL LOCALE, POI SBATTE UNA BOTTIGLIETTA DI VETRO DI CAMPARI VUOTA NEL BIDONE DELLE IMMONDIZIE

 

SORRIDONO

RA Riscaldamento

RB Scaldiamo i motori

RC Ni la scardamu tra te nui

SORRIDONO

 

LAURA Beh Mauro, ti lascio qui…Io riprendo il mio accelerino e me ne vado a casa

 

B BORBOTTA Ehi, a casa, caso mai…

SBATTE UN’ ALTRA BOTTIGLIA PIU’ FORTE

MAURO Ciao amore, ci vediamo domani. Ti vengo a prendere io, mangiamo qualcosa a pranzo insieme, vero? Sempre insieme, noi…

 

L Sempre che per l’ ora di pranzo ti svegli…

 

M Lampu!

 

L Alle quattro di pomeriggio, ti sei presentato oggi!

 

RA Eh, aveva da recuperare…

RB E’ stata una notte intensa…

RC …Molto intensa, e densa…Direi…Molto densa…

RA Densa, di che?

RB Densa di fatiche…

RC Molto densa

 

RIDONO

 

M RIVOLTO A LORO Non fa ridere…

M RIVOLTO A LEI Lasciali stare, amore…Lo sai, come sono…Devono coglionare sempre tutto e tutti! Anche se non ce n’è nessun motivo…Se non trovano un pretesto, muoiono…Ma loro sono così…Ce a fare? Si divertono così…Sono ragazzi…

 

IL BARISTA SBATTE VIOLENTEMENTE UN’ ALTRA BOTTIGLIA NEL SACCO

 

RA Furmini…

RB Troni…

RA Chianu, Ucciu!

RB Eh, ni sta sfracassi le ricchie

 

B C’è una signora e non posso dirvi che cosa mi avete già sfracassato voi a me…

 

RIDONO TUTTI

 

RA E dove sta questa signora?

RB SI PORTA LA MANO PIEGATA SUGLI OCCHI Non ne sto vedendo, signore…

RC Signorina…Bambolina…Signorina santarellina…

 

M E spicciatila….

 

RA Bello però il completino di ‘stasera della signorina…L’ avete visto Drive in?

RC Drive che?

RA Alla tv. Su Italia 1 lo danno, il martedì, è cominciato da qualche settimana…

RB Face ridere, osce le comiche…E poi ci stannu certe bonazze, Le ragazze fast food…

RA Prendi e consuma! Laura, ma comu ta cunbenata? Potresti andare a Drive In a fare la ragazza Fast Food

 

RIDONO

 

L Non mi hanno presa! C’ era già tua sorella!

RIDONO

RC Ma come? Una bambolina come te? Il mondo è pieno di ingiustizie…

 

L La vostra presunta ironia scivola sui binari della mia più completa indifferenza

 

M Ecco, prendete, incartate e portate a casa!

 

B Ah sì a casa, ndeteniti casa? Quandu bun de sciati? Quandu, sta dicu?

 

RC La scolarizzazione di massa ha prodotto effetti stupefacenti, l’ università aperta a tutti ha esteso una acculturazione sensazionale…Ha allargato i confini del sapere…

 

RA DISEGNA IN ARIA A GESTI TETTE E CULO Allargato, sì…Esteso, sì…

 

RIDONO

 

L L’unica cosa al mondo che non si potrà mai estendere è la poca intelligenza tua!

 

RIDONO

 

RA Dai, inganniamo l’ attesa sentendo un po’ di musica?!’

RB Duma la radiu, dai!

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PARTE MUSICA IN SOTTOFONDO MOLTO LEGGERO

(BRANO DA INDIVIDUARE PRIMI ANNI OTTANTA)

 

B Ecco, la musica ci mancava….Ogni sira sempre la stessa storia….Devo chiudereee!

 

RA E aspetta, Uccio, dai…

 

L Che poi, Uccio, quantulia sacciu ce fannu quisti poi tutta la notte…

 

B Eh cendsacciu ieu?!? Non conosco!

 

RA Giochiamo a carte, ce amu fare?
RB Tutto il giorno al bar Poker, ma la notte no…

RC La notte si gioca a bacarà, a Natale si gioca a bacarà, e voilà, il banco non la dà!

 

RA ‘Stesera dove stiamo?

RB A casa a Ronzino. I suoi non ci sono, sono andati a fare la settimana bianca

RC Che cazzu te friddu…Va bene che de gustubus disputandum non est, però…E’ tantu beddhu lu mare…

RA Eh, a Natale lu mare…T’estate, lu mare…

RC Mhh… Cu stu friddu, puru a quai..Mammamia, cu penzu alla nie, alli sci, alli giacconi…Me ene subito la pelle d’oca…

RA Ucciu, nin de sta sciuamu…Sta spettamu la Carlotta, mo carria nin de sciamu

B Atturnata?

RA Sì, sutta a Natale torna sempre, la sai…Natale e Ferragosto…

B Ma Lecce città d’arte se ne fotte te ci ria e te ci parte!

L (A M) E chi sarebbe mo ‘sta Carlotta? Non mi avevi detto che eravate tutti maschi?!?

 

M (A L) Eh, tutti maschi siamo…

 

RA Sine, Laura, statte tranquilla, è vero, tutti maschi siamo…

RC Tutti uomini senza donne, come nei racconti di Hemingway! E tutti uomini senza l’ amore, dicu, lu Mauru a parte, grazie a tie

RB Ma sì, quando torna, la Carlotta, se ne viene sempre con noi, i suoi vecchi amici degli anni Settanta

RC La gioventù bruciatasi con un decennio di ritardo qui, al bar Poker, vero spartiacque generazionale di Lecce città e primo crocevia di culture, provenienze e dimensioni economiche e sociali…

 

M (A L) Te l’ho detto?!? E’ maschio! E’ sempre stato gay…Lo conosciamo da quando eravamo ragazzi…E’ stato adottato dal gruppo, ecco…Gli vogliamo bene, lui lo sa…Si chiama Carletto, sai come sono questi qua che sono sempre a coglionare tutto e tutti…E’ una specie di inclusione, una condivisione, di accettazione pratica…Ma è maschio! Pure brutto, dico…Solo che è un poco gay, ecco, diciamo così, nu picchi ricchione, tutto qui…

 

RC Che poi a Lecce città il termine ricchione viene indistintamente indirizzato a tutti quanti, senza implicazioni sessuali, una specie di affettuosa presa in giro…

RA Ni piace cu stae cu nui…Come ai vecchi tempi, anche se sono passati solo pochi anni, sono già vecchi…

RB Le cose cangianu, e per fortuna…

RC Ma non al bar Poker, e per fortuna…Dove ogni giorno ci sediamo al tavoli di questa cinica, interminabile partita a poker che si ostinano a chiamare vita, e a ogni mano  guardiamo trepidi le carte, alla ricerca, forse vana, di un senso, ma certo possibile, di dignità e di grandezza per ognuno di noi

 

RB Mancu scioca, Ucciu…Sì, ogni tantu face na puntata, si quota, su questo o su quello, ma la verità, che ci sta per stare in compagnia dei suoi vecchi amici…

 

B Iati a bui, bundesciati, o no?

 

L E dove sta adesso, chè non vi vedete più, solo a Natale?
RB Se n’è andata a Firenze, da qualche anno…

RC Dalla Firenze del Sud, alla Firenze del Nord…

M Sì, si è trasferita per lavoro…

SI GUARDANO, RIPETONO UNA O DUE VOLTE PER LAVORO, RIDONO, RIDONO FORTE

 

L Che c’è da ridere, se uno se ne va da Lecce per lavoro, se se ne va a lavorare al Nord?!?

 

M Ma niente, dai! Lasciali stare, ‘sti scemi! Ma non ti stavano aspettando i tuoi per andare a cena a casa alla nonna? Guarda che è tardi…

(GLI ALTRI CONTINUANO A RIPETERE “per lavoro” E CONTINUANO A RIDERE FORTE)

L Sì, mo me ne vado…

B Paraisu! Almenu una, sen dae…

 

L Allora, ragazzi? Sto tranquilla?!? Posso stare tranquilla che l’ amore mio non va con le altre, quando mi dice che passa la notte a giocare a carte con voi?

 

RA Tranquilla! Ci puoi mettere la mano sul fuoco!

RB Puoi dormire fra due guanciali

RC Pure tre, volendo, pure tre…

L Avevo pensato di venire pure io, una sera di queste…Ma non mi sentirei a mio agio. Giocare a carte mi annoia…Ma poi ecco non mi sentirei all’ altezza delle vostre elevatissime conoscenze culturali…

 

RIDONO TUTTI

 

M (GUARDA L’ OROLOGIO) Beh allora ciao, Laura…Passo io da casa tua domani a pranzo…

 

RA Bacio!

RB Bacio!

RC Bacio!

RA RB RC Ba cio Ba cio Ba cio

 

L Bene, allora vado!

 

M Vai pure amore, vai, buonanotte!

 

B SBATTE FRAGOROSAMENTE IL SACCO DELLE IMMONDIZIE CON LE BOTTIGLIE VUOTE PER TERRA

 

RA Segnale forte!

RB Segnale perentorio!

RC Segnale ultimativo…da ultimo avviso…

 

M GUARDA NERVOSAMENTE L’ OROLOGIO E GUARDA NERVOSAMENTE LAURA CHE E’ ANCORA DENTRO, MENTRE SI AGGIUSTA GLI ABITI

Beh andiamocene allora, si vede che ‘stasera Carletto non viene…E Uccio deve proprio chiudere, ha ragione…

(A L) Ciao amore, ti accompagno al motorino?

L Ma no, non ce n’è bisogno, qua nanti stae…Un momento che mi sistemo bene il giubbotto…

 

RA Sih, Ucciu, nattimu, daveru… Il tempo che finisce sta canzune, ca me piace…

ALZA IL VOLUME DELLA RADIO

 

Jungle RADIORAMA

 

“Questa è Radiorama. La numero uno! Buonasera da Max Persano! Ora una delle più belle di questi giorni! Una di quelle che ci fa sognare…Ci fa venire in mente il vento del nostro Salento…I nostri meravigliosi paesaggi…Oppure un volto…Un viso a noi caro…Splendida per voi…Eyes without a face…Signori, questo è Billy Idol…”

 

 

(IL PEZZO SARA’ POI REALIZZATO TECNICAMENTE DALLO STESSO MAX PERSIANO, PER L’ AUDIO DA METTERE NELLO SPETTACOLO)

 

CARLOTTA ENTRA IN SCENA, BACIA TUTTI SALUTANDO GLI AMICI

 

Signori, alla presenza, buonasera!

Mi stavate aspettando, vero?

Beh, mi avreste aspettato a lungo…

Sono passata un attimo solo per dirvi che ho trovato un passaggio per più tardi, mi porta poi un mio amico che nel frattempo mi deve dire una cosa, mi sta aspettando qua fuori in macchina, sì, vi raggiungo io più tardi, sì, ma fra poco, direttamente a casa di Ronzino, lo so che mi stavate aspettando, cari, che cari che siete, beh tanto ci vediamo fra poco, ehi, ma che bella musica, lu Max Persano su Radiorama, no? e mo mi fermo un attimo, vi faccio un balletto, no? Sì tanto lui mi aspetta, ma no che non è importante, dai, l’ho conosciuto da poco, è solo uno che mi piace, come mi piacciono tanti, dai, che ve ne frega? Mo ballo per voi, su questa musica poi…Eh, se non ci fossi io, che vi alza il morale, eh sì e non solo il morale…

 

BALLA, ALLA FINE LASCIA IL TALLONE DEL PIEDE APPOGGIATO BEN DRITTO SUL BANCONE DEL BAR

 

POI SI RICOMPONE RIDE SALUTA E SE NE VA

 

RA SPEGNE LA RADIO

SILENZIO

RA Ecco, è proprio è arrivato il  momento di andarcene, adesso è l’ ora…

RB Cu nindesciamu e te pressa puru

RC E io vi seguo a mia volta a ruota libera con gran velocità velocissimo…Comun missilo, comun proiettilo…

 

RA RB RC SI DEFILANO

 

LAURA CHE NON DICE NIENTE PARLA CON LE FACCE CHE FA, CON GLI SGUARDI

 

MAURO CHE FARFUGLIA SPIEGAZIONI TIPO

– GUARDA NON E’ COME PENSI

– POSSO SPIEGARTI TUTTO

 

CERCA DI GUADAGNARE L’ USCITA INDIETREGGIANDO E TENENDO A DEBITA DISTANZA LAURA CHE AVANZA E PRIMA CHE RIESCA A GUADAGNARE L’ USCITA GLI INFILZA LE UNGHIA IN UN BRACCIO E SPINGE FORTE, LUI GRIDA FORTISSIMO DAL DOLORE E LEI SPINGE LE UNGHIA ANCORA DI PIU’

 

TENENDOGLIELE CONFICCATE MENTRE ESCONO

 

B SCUOTE LA TESTA LENTAMENTE, E CHIUDE LA PORTA, E DICE AD ALTA VOCE

 

– Gulp! E l’ ultimo chiuda la parta!

 

E POI IN SILENZIO SCUOTENDO LA TESTA PIU’ FORTE

 

– Qua, se non sono pazzi, non li vogliamo…

 

SIPARIO

 

 

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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