LA SCUOLA ILLUMINA D’ARTE IL BUIO DELLA VISTA

| 13 Giugno 2022 | 0 Comments

 

IL PUBBLICO “NON VEDENTE” MESSO IN “CONTATTO” CON IL PRESTIGIOSO PATRIMONIO ARTISTICO SALENTINO. A leccecronaca.it LE RESPONSABILI DEL PROGETTO, LE PROFESSORESSE CATIA BROCCA E VALENTINA TERLIZZI, RACCONTANO QUESTA LODEVOLE INIZIATIVA

 

di Carmen Leo______ “Il progetto CONTATTO, giunto alla sua seconda edizione, detiene in sé il nobile intento di rendere il nostro patrimonio culturale accessibile anche alle persone non vedenti.

Lungo il corso dell’anno scolastico 2021/2022 appena terminato, l’Istituto d’istruzione secondaria di secondo grado Vittorio Bachelet di Copertino, guidato dal dirigente scolastico Giuseppe Manco, ha stretto un Protocollo d’Intesa con il Comune di Soleto, nella persona del Sindaco Graziano Vantaggiato, per l’esecuzione di questo progetto rientrante nei PCTO (Percorsi per le Competenze Trasversali e l’Orientamento , ndr), che ha visto il coinvolgimento di due classi dell’Istituto: la quarta E dell’indirizzo Turismo e la quarta A dell’opzione Promozione Commerciale e Pubblicitaria, le quali si sono dedicate ad ammirare ed approfondire la conoscenza degli affreschi tardo gotici della Chiesa di Santo Stefano, sita appunto in Soleto (nella foto di copertina).

CONTATTO è, dunque, finalizzato all’accessibilità e fruibilità al più vasto pubblico del nostro pregevole patrimonio culturale.

Collaboriamo, pertanto, a tal scopo, con musei, enti pubblici ed ecclesiastici, e con il Centro Tiflotecnico di Lecce”.

 

Così Valentina Terlizzi (nella foto sopra), di Bitonto, ma leccese d’adozione dal 2004, docente di Storia dell’Arte presso l’IISS Vittorio Bachelet – in un’intervista esclusiva a leccecronaca.it – descrive con entusiasmo l’iniziativa progettuale di cui si è fatta promotrice.

 

La professoressa Terlizzi collabora anche con associazioni e musei del territorio salentino,  per la realizzazione di progetti sull’accessibilità del patrimonio culturale, tra cui possiamo citare:  “Da un altro punto di vista” – realizzato per il MUST – “M.in.A.” – in collaborazione con il MUSA dell’Università del Salento – “Arte per tutti: il rosone di Santa Croce” – per l’associazione POIESIS e il Museo Diocesano di Lecce.

Gli studenti delle due classi quarte dei diversi indirizzi dell’istituto copertinese, il Turistico del polo tecnico e il Grafico del polo professionale, guidati dalle docenti Valentina Terlizzi e Catia Brocca, dall’esperto di accessibilità, Davide Dongiovanni, e da un tutor esterno, la dott.ssa Rita Durante, hanno tradotto in “buona pratica” questa idea progettuale, denominata emblematicamente CONTATTO, per la qual cosa hanno dovuto imparare il codice Braille (il metodo di lettura e di scrittura per ciechi e ipovedenti, che prende il nome dal suo inventore, il non vedente francese Louis Braille, ndr) e hanno successivamente trascritto, con questo particolare linguaggio grafico, i testi descrittivi dei magnifici affreschi della chiesa di Santo Stefano di Soleto(nella foto di copertina), rendendoli così accessibili anche alle persone non vedenti. 

 

  Gli alunni del Bachelet hanno, inoltre, trasformato in un Codice QR, il link alle audioguide che descrivono i disegni a rilievo di quattro dettagli degli affreschi, realizzati dagli stessi studenti del settore grafico e stampati dal Centro Italiano Tiflotecnico di Lecce.

 

“Il titolo del progetto non è casuale, è composto dalle parole ‘con’ e ‘tatto’, facendo ovviamente riferimento all’utilizzo della tattilità, gestualità indispensabile per le persone cieche, ma anche all’ entrare in ‘contatto’ con realtà diverse da scoprire e divulgare.

Le finalità dello stesso sono diverse: alcune strettamente disciplinari, altre spiccatamente sociali.

 Dal punto di vista disciplinare, l’idea è quella di formare gli studenti alla conoscenza del patrimonio del nostro territorio.

Ogni anno, infatti, ci soffermiamo su un bene architettonico diverso.

 Siamo partiti, nella prima edizione, dal Castello di Copertino, coadiuvati dall’architetto Pietro Copani, e per la seconda ci siamo spostati a Soleto.

I ragazzi, alla fine del percorso formativo, devono saper descrivere, con un linguaggio appropriato, le opere con le quali sono venuti in contatto ed essere in grado di progettare i supporti tattili per divulgarle.

Grazie all’importante supporto di Davide Dongiovanni, membro dell’Unione Italiana Ciechi di Lecce, i nostri studenti hanno potuto apprendere le difficoltà che una persona priva della vista incontra nello svolgere le normali mansioni quotidiane, in una società che è, purtroppo, ancora colma di barriere architettoniche.

I nostri ragazzi e ragazze si sono raffrontati con l’importanza di fare rete e squadra, per l’obiettivo comune e notevole di costruire un mondo migliore, più inclusivo da tutti i punti di vista”.

 

Questo quanto riferito a leccecronaca.it dall’altra coordinatrice del progetto CONTATTO, Catia Brocca (nella foto sopra), nata a Galatina, ma residente nella già citata Soleto, docente di Progettazione Grafica nello stesso  Istituto Vittorio Bachelet ( sotto nella foto), la quale collabora anche come freelance (libera professionista, ndr) con associazioni ed enti culturali del territorio salentino.

 

Dalle due professoresse abbiamo potuto apprendere che lavorare a questa iniziativa di altissimo valore formativo e sociale ha insegnato, tanto ai docenti quanto agli studenti coinvolti, a dare un senso e maggiore attenzione a quegli strani puntini in rilievo, che oggi compaiono sulle scatole delle medicine e sui tasti in ascensore.

In perfetta sinergia tutti loro, lavorando in coppia e utilizzando gli strumenti atti a tale scopo, quali tavolette e punteruoli acquistati dalla scuola, hanno imparato a scrivere il Codice Braille  e, quella che inizialmente è stata vissuta come un gioco, si è poi rivelata un’attività didattica molto accattivante, istruttiva e diversa dalle lezioni tradizionali, mettendo, in tal modo, letteralmente in pratica il motto di “montessoriana” memoria per cui “giocando s’impara”.

Alcuni studenti hanno relazionato alle proprie famiglie con vivace entusiasmo riguardo questa innovativa opportunità offerta dalla loro scuola, tanto che proprio da qui è nata l’idea di un’alunna, figlia di gestori di un ristorante, la quale ha proposto ai genitori di trascrivere il menù del proprio locale in Braille.

È questa la Scuola che ci piace, fatta di docenti appassionati, proprio come le professoresse Terlizzi e Brocca, appoggiate da dirigenti scolastici, come il professor Giuseppe Manco, attenti ad offrire agli studenti proposte educative e didattiche di qualità e valore superiore, votati tutti a stringere patti di proficua collaborazione con le famiglie e col territorio, col fine primario di sensibilizzare l’opinione pubblica alle problematiche con le quali le persone diversamente abili sono costrette a confrontarsi quotidianamente.

 

Il tutto rivolto ad una più approfondita conoscenza delle sconfinate bellezze naturali, storiche e architettoniche che la magnifica terra, la tradizione e la cultura del Salento sono in grado di offrire in abbondanza, tanto alla popolazione autoctona quanto alla folta schiera di turisti, che ogni anno scendono a visitare il Sud del Sud dei Santi, portando via con loro un bagaglio colmo di profumi, sapori, colori che inebriano tutti i sensi, elevando gli spiriti maggiormente sensibili, all’immenso potere evocativo che solo le opere d’arte sanno suscitare, verso le  più alte sfere della umana conoscenza.

 

 

 

Category: Costume e società, Cronaca, Cultura

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