DA RUFFANO CON FURORE, OSTINATO E CONTRARIO CONTRO IL LECCE: L’ARBITRO PRONTERA NELLA BUFERA

(m.a.)______

Il post partita di Roma-Lecce è stato caratterizzato da polemiche a causa di alcune decisioni discutibili dell’arbitro Prontera contro i giallorossi salentini.

In particolare, l’episodio incriminato avviene al minuto 21 della prima frazione di gioco: il capitano degli ospiti Hjulmand e il centravanti della Roma Belotti si scontrano in mezzo al campo dopo un tentativo di cercare il pallone in scivolata. I due calciatori sfiorano il pallone e in seguito il piede del centrocampista danese colpisce il ginocchio del “Gallo”. Inizialmente Prontera lascia correre, ma pochi istanti dopo viene richiamato dal Var per una revisione.

Rivedendo l’azione, il direttore di gara giudica pericoloso l’intervento e mostra il cartellino rosso al play di Baroni. Gli ospiti restano dunque in 10 dopo nemmeno mezz’ora di partita.

Espulsione decisamente esagerata, l’obiettivo di entrambi era quello di conquistare la sfera, non c’era cattiveria o intenzionalità nel fallo dell’ex Admira Wacker.

Sui social sono piovuti copiosi i commenti negativi dei tifosi del Lecce all’indirizzo del fischietto salentino di nascita – 36 anni, nato a Tricase, originario di Rffano – ma bolognese d’adozione, la cui decisione non ha convinto neppure alcuni giornalisti sportivi ed arbitri, concordi nel ritenere insufficiente l’operato del trentaseienne, protagonista, come vedremo dopo, di altre situazioni dubbie.

Scrive, per esempio, riportiamo uno solo, fra i più pacati, delle centinaia, forse migliaia di post e commenti a tema tramite social, Caterina Vitiello Pepe:

“Che il signor Alessandro Prontera sia originario di Ruffano fa ancora più male… che sia lui ad arbitrare con ingiustizia a danno della squadra della sua terra non riesco a perdonarglielo e che lo faccia per la seconda volta ( tutti ricordiamo lecce-Inter ) mi fa veramente incazzare.

Cosa può essere successo?

Dite che è così sottopressione da non riuscire a gestire una partita con obbiettività? Se così fosse non sarebbe un granché come come professionista.

Dite che subisce qualche sudditanza psicologica verso le grandi squadre o cova qualche personale risentimento verso il Lecce ? Se così fosse dovrebbe recarsi da qualche bravo psicologo, risolvere i suoi problemi e poi eventualmente riprendere la carriera arbitrale.

Oppure sospettate che qualcuno si adoperi per svantaggiare la nostra squadra? Dite che il Lecce è una concorrente sgradita in serie A?

Beh questo sarebbe davvero molto grave solo pensarlo.

Anche se la storia calcistica italiana non può dirsi certo immacolata…”.

Ma non sono solo i tifosi del Lecce a giudicare male l’operato dll’arbitro. Concordano molti tecnici e addetti ai lavori. Vediamoper esempio le parole di Boniek, Criscitiello, Marelli e Cesari:

ZIBI BONIEK (calciatore della Roma negli anni 80 ed ex allenatore del Lecce). Di seguito il commento del polacco su Twitter: “Ridicolo cartellino rosso…..non c’era nessuna cattiveria”.

MICHELE CRISCITIELLO (giornalista sportivo, direttore e CEO di Sportitalia). Di seguito le parole lapidarie del del giornalista avellinese su Instagram: “Arbitri incapaci e in malafede…meglio risparmiare la luce se usano così il Var”.

LUCA MARELLI (ex arbitro). Di seguito le dichiarazioni a Dazn dell’ex direttore di gara lombardo, il quale è scettico anche in merito alla concessione del penality ai padroni di casa: “Riguardo lo scontro fra Hjulmand e Belotti dico che il play del Lecce aveva la gamba leggermente alta, la soluzione migliore sarebbe stata l’ammonizione e la punizione per la Roma. Il richiamo al Var e la successiva espulsione mi sono sembrati eccessivi. Da protocollo, nonostante il richiamo per l’espulsione, l’arbitro può ammonire. Rigore? Rivedendolo sembra eccessivo. Askildsen entra in ritardo, ma il contatto non ha entità particolarmente rilevante e Abraham allarga la gamba per far scorrere il pallone. Il Var non interviene in quanto l’arbitro è in perfetto controllo dell’azione. Decisione a mio parere dubbia”.

GRAZIANO CESARI (Ex arbitro). Di seguito le parole dell’opinionista ed ex arbitro di Mediaset: “Decisione non corretta, il piede del capitano scivola su Belotti, decisione eccessiva”.

Come si legge dai commenti appena proposti, non ha destato perplessità soltanto l’espulsione di Hjulmand, ma anche la decisione del direttore di gara di concedere il calcio di rigore alla “Magica”, di fatto decisivo per le sorti della contesa, a causa del contatto fra Askildsen ed Abraham.

Il norvegese entra in ritardo, ma l’entità del tocco non sembra così eccessiva e l’attaccante ex Chelsea dà la sensazione di accentuare la caduta.

Non solo, sul web c’è anche chi mette nel mirino il gol iniziale di Smalling in quanto l’ex United sembra sopraffare in maniera irregolare Gendrey.

Come che sia, questa partita ha suscitato tante polemiche.

A notte fonda poi la società di Via Colonnello Costadura ha tuonato sui social contro Prontera, e non a torto considerando che questa, dopo Lecce-Monza, è la seconda volta che un match viene condizionato pesantemente dagli arbitri.

Di seguito le dichiarazioni dei vicepresidenti Liguori e Adamo affidate ai rispettivi account Facebook:

CORRADO LIGUORI: “Non ho parole….tifosi e ragazzi straordinari”.

ALESSANDRO ADAMO: “Ora potrebbe anche bastare, grazie”.

Non è nostra intenzione mancare di rispetto a nessuno, tutti possono sbagliare, nessuno è esente da errori, tuttavia è giusto che la classe arbitrale, i vertici dell’Aia e i designatori si facciano un esame di coscienza dopo l’ennesimo weekend calcistico, perlopiù in tempi di Var, costellato da proteste pesanti.

Quel Var che fu piùvolte protagonista sempre in negativo e sempre ai danni del Lecce per esempio nella partita al Via del Mare contro il Monza.

E’ giusto che il club salentino si confronti e chieda spiegazioni a chi di dovere, ne va della credibilità dello stesso sistema.

LA RICERCA nel nostro articolo di questa mattina ______

IL POST PARTITA DI ROMA-LECCE

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