IL PENE INVERNALE…MA LE RAGAZZE SALENTINE POSSONO STARE TRANQUILLE…

| 28 Gennaio 2023 | 0 Comments

Melcore Valerio_______“Se il caldo estivo può determinare un aumento della pressione sanguigna causando il “pene estivo” (condizione che porta l’organo genitale maschile ad essere più grande nei momenti di picco dell’erezione), in inverno può verificarsi l’esatto opposto. Quando le temperature si abbassano, l’uomo può avere il “pene invernale”: non si tratta di una patologia, ma di un risposta fisiologica dell’organismo al freddo, simile a quel che accade con le mani e i piedi. Per preservare la temperatura corporea, l’organismo riduce l’afflusso di sangue alle periferie, e questo fa sì che le estremità del corpo, compreso il pene, diventino fredde. Solitamente, il disturbo è temporaneo, e non provoca danni permanenti”. Questo è quanto ho avuto modo di ascoltare ieri sera da uno dei due conduttori di una nota trasmissione televisiva.

Ad avere studiato questa condizione sarebbe stato un gruppo di scienziati dell’Università di Leeds e del Queen Elizabeth Hospital di Birmingham, i ricercatori hanno notato che le temperature più fredde possono causare un restringimento dei corpi cavernosi dell’organo genitale maschile causando il cosiddetto “pene invernale”. Per quanto mi riguarda, credo non ci fosse stato bisogno di scomodare queste menti illuminate, per scoprire qualcosa che qualsiasi maschietto ha ben sperimentato personalmente, ossia che questa estremità del corpo si ritrae in presenza di temperature basse. Comunque l’urologo del prestigioso ospedale appena citato, il dottor Viney ha spiegato che: “Quando la colonnina di mercurio precipita, il corpo tenta di preservare la propria temperatura interna e proteggere gli organi interni. Lo fa restringendo intenzionalmente i vasi che forniscono sangue alla pelle, per impedire al sangue più freddo di rifluire nel corpo, dove potrebbe causare l’abbassamento della temperatura intorno agli organi vitali”. Gli esperti hanno specificato che la lunghezza del pene può, addirittura ridursi fino al 50%.
Gli scienziati hanno verificato che: ” …..se un uomo dovesse trovarsi nudo a temperature sotto lo zero sperimenterebbe una contrazione dello scroto, il sacco che contiene i testicoli e del pene. Questo avviene perché il muscolo si muove per avvicinare i testicoli al corpo ed evitare che si raffreddino eccessivamente. Si tratta di un riflesso assolutamente naturale, che verrebbe invertito semplicemente con un bagno caldo per 5 minuti o attraverso un’erezione”.

Gli esperti consigliano: “Per ridurre al minimo gli effetti del calo delle temperature sulla propria virilità basta di coprirsi bene, e di restare sessualmente e fisicamente attivi. Non appena la temperatura migliora, i genitali maschili tenderanno a tornare alle condizioni normali. Non c’è da preoccuparsi di conseguenze a lungo termine”. 
Ed ora vediamo cosa ci dicono questi scienziati in merito alle dimensioni medie di un pene, argomento al quale molti sono interessati.

Una ricerca svolta dall’ Istituto di Psichiatria,  Psicologia e Neuroscienze  del King’s College di Londra, sostiene di aver esaminato 15.000 uomini in tutto il mondo, e la lunghezza media di un pene eretto è di 13 cm., mentre la lunghezza media di un pene a riposo è di 9 cm., ci dice inoltre che quando non supera i 7 cm di lunghezza si parla di “pene piccolo”, mentre si definisce “molto lungo” quando supera i 20 cm e arriva fino ai 25 cm. Tuttavia, le eccezioni alla media sono molto rare e solo 5 uomini su 100 superano i 16 cm e solo 5 su 100 hanno un pene più corto di 10 cm.
E questo dovrebbe rassicurare molti maschietti, cresciuti a film porno, che hanno il complesso delle dimensioni. Per quanto riguarda le femminuccie, almeno quelle salentine, sentiamo di poterle rassicurare, quantomeno in merito alle temperature, nel Salento il freddo invernale non è quello di Londra.  Per il resto invece è bene che si forniscano di un righello per poter misurare i centimetri e scegliersi il partner più adeguato. Ah, ah, ah…

Category: Costume e società

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