PER UNA ZONA VERDE INTORNO AL VITO FAZZI
Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Giovanni Seclì ci manda per conoscenza la seguente lettera aperta ______
APPELLO per l’imboschimento delle aree abbandonate adiacenti il “V. FAZZI” di Lecce ______ AL SINDACO E ASSESSORE URBANISTICA COMUNE DI LECCE, PRESIDENTE PROVINCIA DI LECCE, SINDACO DI SAN CESARIO, SINDACO DI LEQUILE, DIRETTORE ASL, DIRETTORE ANAS ______ La consultazione pubblica “La citta di tutti”, propedeutica all’elaborazione e approvazione del PUG di Lecce, avviata dall’amministrazione del capoluogo, ha focalizzato con particolare attenzione la priorità del verde urbano, a partire dal recupero dal degrado delle aree periferiche attraverso la loro valorizzazione ambientale, ricucendo in tal modo la città alla campagna: una cintura verde adiacente l’anello delle tangenziali ( dove insistono numerosi relitti stradali e campi abbandonati) analogamente a quanto avviene da tempo in altre città europee e italiane .
Accogliamo la sollecitazione del Sindaco affinchè siano elaborate e avanzate proposte progettuali e operative che arricchiscano il dibattito avviato , anche nella direzione di incardinarlo sul territorio con azioni che prefigurino concretamente il percorso e gli obiettivi del PUG. Pertanto le scriventi associazioni e operatori sanitari sottopongono alla vs. attenzione il seguente intervento, quale primo passo concreto e iconico -in sintonia con altri da voi avanzati- nella predetta direzione : l’imboschimento della vasta area circostante i lati sud-est e sud-ovest del nosocomio “V. Fazzi”, in gran parte relitti stradali delimitati dagli svincoli attigui; si estendono per circa e sono esclusi 10 ettari e sono esclusi da qualsiasi intervento edilizio, quindi destinata a restare nell’attuale stato di abbandono e degrado.
Il Salento presenta al massimo livello la criticità della desertificazione e della carenza di aree imboschite, aggravata dal disseccamento degli ulivi e solo parzialmente contrastata dai nuovi impianti. Ciò si manifesta con maggiore incisività nel capoluogo; Lecce resta una città con poco verde pubblico Ciò incide negativamente sulla qualità del microclima, inquinato anche da emissioni nocive provenienti da varie fonti e dal traffico veicolare. Le conseguenze sulla salubrità dell’aria e sul benessere sanitario degli abitanti sono particolarmente gravi. La simbiosi tra piante animali ed umani modella la vita e la collaborazione tra esseri viventi, alfine di far prosperare armoniosamente la città : il “ metabolismo della città” (P. Geddes) è la condizione fondamentale per la salute della popolazione e il perseguimento dell’ecologia urbana.
L’imboschimento proposto (da estendere auspicabilmente anche nell’area abbandonata in direzione della pineta di Lequile) , realizzabile in tempi e con costi limitati, è una scelta dal forte messaggio e incisiva per perseguire tale obiettivo.
Confidiamo che il Comune di Lecce si faccia parte attiva per avviare le opportune intese tra gli enti coinvolti, affinchè tale opzione sia incardinata da subito in un doveroso e condiviso percorso operativo .
Distinti saluti
Prof.Marcello Filotico, oncologo
Dr. Giovanni De Filippis resp. Ambiente-Salute OMCEO, Ordine MedIci Lecce
Dr. Sergio Mangia Pres. prov. ISDE Medici per l’ambiente, Lecce
Dr. Dino Manigrassi , pres. reg. SIMA Società Medicina abientale, Bari
Dr. ANtonio Marchetti pres. prov. Farmacie rurali Lecce
Dr. Giuseppe Serrravezza, dir. Scientifico LILT Lecce
Prof. Gianfranco Andreano, pres. provinciale Cittadinanzattiva-Tribunale diritti del Malato, Lecce
Dr. Giambattista Lobreglio , dir. Patologia clinica “Fazzi”
Dr. Virgilio Albanese, dir. Chirurgia plastica “Fazzi”
Dr. Sergio Ottomano, dir. Pneumologia Cittadella Salute
prof. Luigi Manni pres. AISM Lecce
Con l’adesione del Coordinamento per il verde urbano Lecce
Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Nei giorni scorsi un gruppo di medici in servizio all’ospedale Vito Fazzi ha indirizzato all’amministrazione comunale un “appello per l’imboschimento delle aree abbandonate adiacenti il Vito Fazzi di Lecce”, nell’ambito delle previsioni del PUG. Si trasmette di seguito la risposta inviata dall’assessora all’Urbanistica Rita Miglietta.
“l’amministrazione accoglie la vostra lettera con il senso di riconoscenza che si prova davanti ad un germoglio, all’inizio di una nuova e bella stagione. La consultazione pubblica sul Piano Urbanistico Generale ha diffuso consapevolezze e aspettative. I germogli sono le numerose proposte che pervengono all’amministrazione e che ci aiutano a scrivere un PUG realmente strategico, vicino ai bisogni della comunità.
Da osservatori attenti e interessati come vi dimostrate, avete già consapevolezza dell’idea che abbiamo dello spazio periurbano, compreso tra i margini della città e la tangenziale e la campagna. Rappresenta una risorsa ecologica e ambientale preziosissima per Lecce, che può aiutarci a reagire alla crisi climatica in corso favorendo la crescita della copertura forestale con la creazione di un sistema di parchi agro-forestali, come stiamo prevedendo, a servizio dei quartieri e della città. Queste aree, come opportunamente osservate, svolgeranno anche una funzione sanitaria.
L’azione che proponete è certamente compresa nella visione della “città verde” espressa dall’amministrazione, che troverà realizzazione nel Piano. E sarà attentamente valutata considerando ogni dettaglio tecnico relativo alla sua realizzazione. Lo faremo, come proponete, in collaborazione con tutti gli enti interessati, compresi i comuni contermini nei cui confini ricadono parte delle aree indicate. Lo faremo insieme alla Azienda sanitaria locale del nostro territorio, della quale conosciamo e apprezziamo la sensibilità e l’attenzione sui temi ambientali.
Porgo a voi i saluti e il ringraziamento del sindaco e dell’amministrazione, con l’auspicio di poter proseguire insieme questo percorso anche nelle fasi successive che verranno. Perché si parte sempre da un’idea, si raggiunge il progetto e continuando a camminare, con pazienza e determinazione, alla fine si riesce a entrare nella realtà nuova, prima solo immaginata”.