ANCORA APERTA LA QUESTIONE MERIDIONALE

| 4 Aprile 2023 | 0 Comments

Riceviamo e volentieri pubblichiamo. Crocifisso Aloisi ci scrive ______ 

DISOCCUPAZIONE: NON LASCIATEVI INCANTARE DAI TITOLI

“Secondo le ultime tabelle Eurostat, l’Italia è l’ultima in Europa per tasso di occupazione”. Questo è il titolo con il quale i principali media nazionali stanno parlando del grave problema occupazionale del nostro Paese. A ben vedere, però, il problema più che nazionale è quasi esclusivamente meridionale.

Infatti se si spacchetta il dato nazionale nelle 3 macro aree NORD-CENTRO-SUD si osserverà che il NORD Italia ha un dato di disoccupazione al di sotto della media europea mentre il CENTRO è più o meno in linea col dato europeo.
Il SUD invece ha valori di disoccupazione scandalosamente al di sopra della media europea e questa percentuale va ad influenzare il dato nazionale provocando titoli del tipo “Italia ultima in Europa per tasso di occupazione” quando poi in realtà NON È COSÌ perché ad essere ULTIMISSIMI in Europa sono soltanto i meridionali nazionali.

Il dato quindi è doppiamente beffardo per il SUD perché quando la politica nazionale ed europea interviene (per cercare di ridurre il tasso di disoccupazione nazionale) lo fa senza tener conto di questa realtà. Così delle misure prese per contrastare la disoccupazione se ne beneficeranno tutti, cioè anche quei territori che non avrebbero particolarmente bisogno e che andranno inevitabilmente ed inesorabilmente a sottrarre risorse pubbliche che dovrebbero invece essere concentrate in una sola parte di questa specie di Nazione, cioè a SUD.

Questo dato è ancora più assurdo se si pensa che la disoccupazione del nord, ed in misura minore del centro, è una disoccupazione ‘temporanea’ perché chi entra in questo insieme di disoccupati ci rimane per poco tempo e poi trova comunque impiego, visto il contesto ricco in cui si trova. I disoccupati di un territorio comunque ricco e vivace dal punto di vista economico, industriale e commerciale sono disoccupati temporanei. I disoccupati di un territorio debole dal punto di vista economico rischiano di diventare cronici aumentando con progressione geometrica la desertificazione in atto nel meridione nazionale.

Nel SUD invece la disoccupazione è cronica e chi entra nell’ insieme dei disoccupati rischia di rimanerci per lunghissimo tempo o per sempre.

Infine occorrerebbe anche tener conto anche degli ‘occupati virtuali’ che sono soprattutto del Sud Italia. Sto parlando di quelle decine se non centinaia di migliaia di lavoratori che si trovano a lavorare nel centro nord ma che hanno mantenuto la loro residenza nel Sud Italia: questi lavoratori vengono annoverati tra gli occupati meridionali ma in realtà, vivendo al nord (dove lasciano almeno metà del loro stipendio per vitto e alloggio),  potrebbero essere annoverati nelle fila degli occupati del nord Italia.

Crocifisso Aloisi, aderente alla Carta di Venosa 

Category: Cronaca, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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