L’ADDIO A SERGIO STARACE NELL’AFFETTO E NELLA STIMA DI TANTI SALENTINI

| 6 Giugno 2023 | 2 Comments

(Rdl)  ______ E’ morto ieri all’esito nefasto di un tumore Sergio Starace, di Lecce, professore di filosofia, saggista, militante ambientalista, musicologo, infaticabile animatore sociale e culturale.

Aveva 70 anni.

Sono numerose in queste ore le testimonianze di stima, affetto e partecipazione postate sui social. Qui di seguito il ricordo che ci ha mandato il FORUM AMBIENTE E SALUTE.  ______

La sua musica ha inondato  spesso per lunghi anni piazza  s. Oronzo, e  tanti  altri luoghi  dove la mobilitazione sociale era attiva e viva in città e nel Salento. La musica degli amati  cantautori  della rivoluzione culturale, che  Starace interpretava  con maestria;  nonché le proprie composizioni, sempre ispirate alla denunzia dei mali  della società alienante, massificata, vittima  dei poteri sociali e politici.

Anarchico, non poteva  non diffidare  della verticalizzazione e dell’accentramento  in ogni settore della società.  La cultura del doveroso “sospetto” verso le verità ufficiali si traduceva in analisi  demistificatorie.

La sua ispirazione  intellettuale è stata  la psicologia  junghiana chiave di lettura    per comprendere e divulgare  fenomeni  e dinamiche socio-culturali. Ne sono derivati   dal 1987  soprattutto tre  volumi:  “ I cantautori contemporanei alla luce della Psicologia del profondo”,  “Anarchismo e psicologia del profondo”,  “Stanze di riflessione sulla vita e sulla morte”.  La sua prosa forbita e netta,  in cui si esprimeva un’acutezza , talvolta icastica e dalle audaci elaborazioni;  ma che comunque costringeva a interrogarsi, a indagare, a dubitare, a guardare dietro le apparenze  e l’ovvietà.

Docente di filosofia e storia a lungo nel Liceo Palmieri di Lecce, le sue lezioni erano sempre strumenti di stimolo e problematizzazione  dei contenuti didattici, alla luce del vissuto  psicologico degli studenti e correlandoli al  contesto e al  dibattito sociale di attualità.

Protagonista di una mobilitazione attenzionata venticinque anni fa dai media nazionali, a difesa dei diritti  dei padri separati; in prima fila nei movimenti  di denunzia delle guerre , frutto delle  aggressioni imperialistiche  perpetratesi negli ultimi decenni;   ultimamente promotore di un cenacolo di riflessione e lettura. Ma la sua figura per decenni si è collegata all’attivismo più vivo e vivace  sviluppatosi nel Salento, impegnato nella difesa del territorio da prassi  nefaste, nella denunzia di scelte  discutibili e violente a danno  dell’ecosistema salentino.  

Nello stesso tempo il suo contributo propositivo   è stato tra i primi a caldeggiare  e sollecitare  la  istituzione  di un processo e di uno  strumento di partecipazione  coordinata  tra istituzioni e movimenti civici; ne derivò  l’iter che ha portato alla nascita della attuale  Consulta provinciale per l’ambiente.

Nonostante il grave vulnus visivo, una lungimiranza su dinamiche  sociali,  sempre orientata  a scrutare oltre le apparenze , a indagare nel profondo. E a guardare  e sperare oltre il presente,  anche nella rigenerazione della vita, che si è materializzata  nel grande bosco,  con le sue mani a suo tempo   messo a dimora, per il benessere proprio e del territorio.

Le fronde di questi alberi  riecheggino la melodia della tua chitarra e del tuo canto.

Category: Cronaca, Cultura, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo

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Comments (2)

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  1. Enrico Melissano ha detto:

    Le sue idee continueranno ad essere trasportate dal vento a scompigliare le nostre certezze e sfidare le nostre incertezze.
    ✊️❤️

  2. rino ha detto:

    Grazie,Sergio,la tua profondita’ ci e’ di esempio.

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