L’ADDIO A SERGIO STARACE NELL’AFFETTO E NELLA STIMA DI TANTI SALENTINI
(Rdl) ______ E’ morto ieri all’esito nefasto di un tumore Sergio Starace, di Lecce, professore di filosofia, saggista, militante ambientalista, musicologo, infaticabile animatore sociale e culturale.
Aveva 70 anni.
Sono numerose in queste ore le testimonianze di stima, affetto e partecipazione postate sui social. Qui di seguito il ricordo che ci ha mandato il FORUM AMBIENTE E SALUTE. ______
La sua musica ha inondato spesso per lunghi anni piazza s. Oronzo, e tanti altri luoghi dove la mobilitazione sociale era attiva e viva in città e nel Salento. La musica degli amati cantautori della rivoluzione culturale, che Starace interpretava con maestria; nonché le proprie composizioni, sempre ispirate alla denunzia dei mali della società alienante, massificata, vittima dei poteri sociali e politici.
Anarchico, non poteva non diffidare della verticalizzazione e dell’accentramento in ogni settore della società. La cultura del doveroso “sospetto” verso le verità ufficiali si traduceva in analisi demistificatorie.
La sua ispirazione intellettuale è stata la psicologia junghiana chiave di lettura per comprendere e divulgare fenomeni e dinamiche socio-culturali. Ne sono derivati dal 1987 soprattutto tre volumi: “ I cantautori contemporanei alla luce della Psicologia del profondo”, “Anarchismo e psicologia del profondo”, “Stanze di riflessione sulla vita e sulla morte”. La sua prosa forbita e netta, in cui si esprimeva un’acutezza , talvolta icastica e dalle audaci elaborazioni; ma che comunque costringeva a interrogarsi, a indagare, a dubitare, a guardare dietro le apparenze e l’ovvietà.
Docente di filosofia e storia a lungo nel Liceo Palmieri di Lecce, le sue lezioni erano sempre strumenti di stimolo e problematizzazione dei contenuti didattici, alla luce del vissuto psicologico degli studenti e correlandoli al contesto e al dibattito sociale di attualità.
Protagonista di una mobilitazione attenzionata venticinque anni fa dai media nazionali, a difesa dei diritti dei padri separati; in prima fila nei movimenti di denunzia delle guerre , frutto delle aggressioni imperialistiche perpetratesi negli ultimi decenni; ultimamente promotore di un cenacolo di riflessione e lettura. Ma la sua figura per decenni si è collegata all’attivismo più vivo e vivace sviluppatosi nel Salento, impegnato nella difesa del territorio da prassi nefaste, nella denunzia di scelte discutibili e violente a danno dell’ecosistema salentino.
Nello stesso tempo il suo contributo propositivo è stato tra i primi a caldeggiare e sollecitare la istituzione di un processo e di uno strumento di partecipazione coordinata tra istituzioni e movimenti civici; ne derivò l’iter che ha portato alla nascita della attuale Consulta provinciale per l’ambiente.
Nonostante il grave vulnus visivo, una lungimiranza su dinamiche sociali, sempre orientata a scrutare oltre le apparenze , a indagare nel profondo. E a guardare e sperare oltre il presente, anche nella rigenerazione della vita, che si è materializzata nel grande bosco, con le sue mani a suo tempo messo a dimora, per il benessere proprio e del territorio.
Le fronde di questi alberi riecheggino la melodia della tua chitarra e del tuo canto.
Category: Cronaca, Cultura, Politica, Riceviamo e volentieri pubblichiamo
Le sue idee continueranno ad essere trasportate dal vento a scompigliare le nostre certezze e sfidare le nostre incertezze.
✊️❤️
Grazie,Sergio,la tua profondita’ ci e’ di esempio.