LA LINEA ROSSA. L’ANNO CHE VERRA’

| 31 Dicembre 2023 | 7 Comments

di Teresa Ciulli  ______

Eccomi, sulla soglia.

Incredula mi guardo intorno facendo attenzione a chi, cosa mi è vicino, per valutarne i potenziali. Mi viene qualcosa di buono di cattivo dal mio dal tuo, essere contigui: contemporanei?

Non so rispondere. Solo mantenere gli occhi aperti, abitudine che ho praticato intenzionalmente nella unità di tempo che ho alle spalle, duemilaventitre si chiama. Contiene trecentosessantacinque giorni; tutti li ho percorsi e questo itinerario finisce qui, davanti all’orizzonte bianco della pagina elettronica. L’unico modo che conosco, ho imparato a conoscere, per rispondere al mio bisogno profondissimo diventato negli anni un vero e proprio rito: accomiatarmi, separarmi, dirti grazie e addio, attraverso la narrazione, l’azione della Scrittura.

Adesso sono inclinata a guisa di un’attrice alla fine della rappresentazione, sul palcoscenico.

Ecco, l’applauso. Un solo spettatore in sala. Dio in persona. Ha pagato il biglietto. Non chiede il Bis, forse non gli è piaciuta la storia gli attori, io. A me invece, si. Tanto da far fatica a spegnere le luci del camerino a chiudere a chiave il portone del Teatro. Andarmene a dormire. So che questa sceneggiatura non mi ha uccisa, anzi. Mi ha spinto ad agire Bellezza nella speranza che quella possa sempre cambiare la mia vita e indirettamente, quella di chi mi è caro e amo. Questo cambiamento si chiama Destino, una questione che mi affascina.

Mentre mi inchino e faccio anch’io un applauso allo spettatore pagante mi chiedo se l’ho cambiato il mio, di destino, quest’anno. E so che è questione retorica e che la risposta arriva tanti anni dopo. E poi valla a mettere in relazione a questo inchino qui, adesso. Oggi.

Non importa, dai non mi importa del risultato ma lo stato d’animo con cui chiudo questa contabilità parziale. Sono in salute, abbastanza da fidarmi di me, ciò significa che ho monete di tempo da poter spendere. Che attraverserò stanotte quella Linea Rossa con la certezza di chi, domattina, andrà a riaprire il Teatro dell’Anima.

Se al botteghino non si presenterà nessuno, non me ne curerò.  Salgo sul palcoscenico per impreziosire la mia vita con una storia o forse al contrario, per impreziosire una storia con la mia sbalorditiva esistenza. Un miracolo essere ancora al Mondo, un miracolo che gode della stessa natura del fuoco. Parlano, la vita e il fuoco, la stessa lingua. Condividono la Patria. Finchè la fiamma viene seguita non si spegne. Raccontare ha la stessa funzione. Quella di alimentare. Nutrire la fiamma; nutrire chi si attarda davanti al camino per svariati motivi. Sento freddo, ho bisogno di compagnia, sto in attesa di capirci qualcosa per prendere una decisione. Oppure, voglio riprendere fiato, riposare voglio. Abbandonare per dieci minuti i pesi; dieci minuti soltanto.

Leggere un libro che amo intorno alla cintura del bivacco, io, Lolita, di Nabokov. Anche bere una birra con qualcuno, scambiando di posto le risate, io mi prendo la tua e tu, la mia e quando ce ne torneremo a casa saremo ricchissimi che manco Paperone.

Ecco, lo spettacolo è finito, Dio se ne è andato, compiaciuto disgustato, fatti suoi; il Bis non me lo ha chiesto. E tuttavia vedi, mi lascia viva davanti alla Linea Rossa. Non ho bisogno di altro che del desiderio di tornare ad aprire il Teatro, domattina. In cartellone certo, La Notte di San Silvestro. Firmata da Titti, il canarino.  ______

(Teresa Ciulli, Lecce, 31 dicembre 2023, testo e illustrazione per leccecronaca.it) 

Category: Costume e società, Cultura

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Comments (7)

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  1. Saverio Chiarappa ha detto:

    Grazie, Teresa.

  2. Eduardo Sammartino ha detto:

    Grazie

  3. CLARA RUSSO ha detto:

    Le Tue parole accolgono, nutrono l’anima, trascinano altrove, al di qua della linea rossa e diversamente in attesa.
    Grazie e Buon 2024 di abbracci.

  4. Gianfranco ha detto:

    Grazie Teresa per le tue parole alate, buoni anni a venire!

  5. Marta ha detto:

    Teresa cara, amica del cuore. Ancora insieme, anche in questo nuovo 2024.

  6. Piero Negro ha detto:

    Grazie del pensiero Teresa cara! Parole bellissime che fanno riflettere! Buon 2024!

  7. Giovi ha detto:

    Grazie teresa, sempre bello leggerti entro o oltre la linea rossa. Un abbraccio, buon 2024:)

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