QUANTO GUADAGNA LA TITTI DE SIMONE?

| 5 Maggio 2024 | 0 Comments

di Graziano De Tuglie  _______ 

Un piccolo episodio emblematico della gestione regionale di Michele Emiliano ci è stato fornito dalla Gazzetta del mezzogiorno e merita di essere riportato dato che ben si inquadra nella complessiva metodologia di conduzione dell’Ente Regione venuta a galla in queste settimane.

I redattori del giornale barese hanno chiesto, a titolo di accesso civico, di conoscere la produzione di una consulente del Presidente della Giunta pugliese, assunta a contratto nello staff che la legge concede a chi occupa posizioni politiche apicali negli enti locali.

La consulente in questione, Caterina “Titti” De Simone, titolare di un contratto, è stata nominata nel 2021 come consigliere per le politiche di genere ed è  componente della segreteria nazionale Dem nonchè ex presidente del Pd di Bari. Ma le sue attività sono “segrete”, infatti questa è la sostanza della risposta del Capo di Gabinetto di Emiliano.

Si segnala – ha scritto il gabinetto della presidenza per giustificare il diniego – come esse non siano producibili sia per espressa previsione contrattuale sia perché aventi carattere di rigorosa riservatezza, configurandosi l’attività della consigliera quale supporto e approfondimento all’organo politico”.

Ma, ai sensi della legge sulla trasparenza questo rifiuto è illegittimo, la legge recita che: “chiunque ha diritto di accedere ai dati e ai documenti detenuti dalle pubbliche amministrazioni”, un diritto che “non è sottoposto ad alcuna limitazione quanto alla legittimazione soggettiva del richiedente” e “non richiede motivazione”.

Questo ha spinto i consiglieri regionali Francesco Ventola (capogruppo di Fratelli d’Italia) e Antonio Tutolo (gruppo Misto) a chiedere alla presidenza copia delle relazioni della De Simone come atto di sindacato ispettivo.

Mentre altri consiglieri hanno preannunciato al presidente della commissione Bilancio, Fabiano Amati (Azione), la richiesta di audizione del capo di gabinetto, Giuseppe Catalano, in merito al contratto di consulenza della De Simone e ai suoi contenuti.

La De Simone rivendica l’assoluta correttezza del suo operato nel ruolo assegnatole da Emiliano e si dice vittima di una persecuzione  giornalistica “ad personam” e di non avere nulla da temere dalla pubblicazione delle relazioni da lei prodotte per l’incarico ricevuto, e lautamente retribuito. Relazioni che avrebbe potuto pubblicare di sua volontà per smontare questa ipotetica persecuzione. Ma non procede in questo senso.

Nel caso analogo della ex consigliera personale di Emiliano per la cultura Grazia Di Bari il gabinetto del presidente della Giunta fu, infine, costretto a pubblicare tutti gli atti richiesti

La vicenda è l’ulteriore riprova della pochissima trasparenza dell’operato di Emiliano che “Cucina” la gestione amministrativa nella forte riservatezza di cui circonda il suo cerchio magico nello stretto entourage personale e del PD; instauranto un sistema di potere che poco o nulla ha da invidiare a quello pluri decennale della fu “balena bianca”. E che mal si concilia con quanto si si aspetterebbe da uno che esercitava precedentemente le funzioni di magistrato. ______

LA RICERCA nel nostro articolo del 2 maggio scorso

Category: Cronaca, Politica

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