IL PRANZO DELLA DOMENICA / CON SELENIA STOPPA A CASA DI ZIA FILOMENA

| 9 Giugno 2024 | 4 Comments

di Raffaele Polo ______  

A Torre Santa Susanna la memoria, per me, va subito allo scomparso Pietro Putignano Pinto, illustre poeta, gentiluomo d’altri tempi, col quale ho avuto una lunga amicizia. Lui amava questo paese, me lo ha fatto conoscere e apprezzare e oggi siamo a casa della signora Filomena, invitati dalla nipote Selenia Stoppa, che abbiamo conosciuto a Taviano ma oggi festeggia il suo compleanno, a pranzo dalla zia.

E, a proposito di nipoti, Selenia l’abbiamo conosciuta perchè la nostra nipotina Emma è stata instradata sulla difficile arte del canto e della recitazione proprio dalla giovane artista, da Selenia, che seguiamo nelle numerose sue iniziative, tutte legate allo spettacolo, alla musica, alla cultura.

La tavola della zia Filomena è imbandita e il menù si svolge proprio come è tradizione delle arcaiche famiglie salentine, con un profumo diffuso di cose buone che si spande per tutta la casa.

«Non ho cucinato io» ci confessa Selenia, che aggiunge, con un sorriso: «A me piace la cucina tradizionale, ma ogni tanto oso preparare qualcosa in cucina, compatibilmente con gli impegni, che sono sempre tanti…»

«Verrebbe da chiedere: cosa vuoi fare da grande, Selenia? Sei così giovane…»

«Mi attirano tante cose… ad esempio,  ho scritto dopo anni di stop una canzone, non so quando verrà pubblicata. A settembre riparto con le lezioni di canto e recitazione. E in estate partirà il ‘teatro evolutivo’, laboratorio esperenziale in natura: arte e spiritualità come cammino di evoluzione…»

Siamo alla prima portata: pasta fatta in casa con sugo, funghi porcini e cacio ricotta, tutto ottimo.

“I ragazzi, le ragazze che ti seguono sono entusiasti dei risultati che hanno raggiunto, grazie ai tuoi insegnamenti. Quale è il tuo segreto?»  

Selenia sorride e non risponde: si tuffa ad assaporare il secondo che è spezzatino con patate, zucca e carote gratinate. Assaporiamo il vino negramaro delle ‘Tenute Albano’ ( «Per ricordare il mio coach», scherza Selenia) e poi il discorso torna sulle iniziative della giovane ospite. «Cosa intendi per ‘esperenziale’?»

«Il teatro evolutivo è un Laboratorio che ti dà la possibilità di conoscere, attraverso l’arte e la spiritualità, ogni parte di te,. Io, che sono una formatrice teatrale, specialista in scienze psichiche, mi occupo di canto creativo, meditazione dinamica, danza libera. E posso sintetizzare con la frase di Buddha l’intento che si raggiunge:  Come una solida roccia non è scossa dal  vento, così le persone sagge non sono scosse da critiche e lodi ..»

«Come ti poni davanti alle critiche, agli attacchi, alle maldicenze?»

«Mi arrabbio ma non lo faccio notare, poi mi passa subito. Quasi…»

Siamo al dessert, che la zia Filomena ci porta in trionfo: la macedonia che merita di essere immortalata.

«Selenia, come mai non hai i tatuaggi?»

«Li ho, ci mancherebbe.   Per me alcuni ricordano l’adolescenza, altri l’evoluzione delle cose, la vecchiaia… Scherzo, naturalmente. E vi aspetto ai miei appuntamenti, nei week end estivi.»

Lasciamo la ridente Torre Santa Susanna con piacere.  Solo un piccolo disappunto: la zia Filomena non ha accettato di farsi immortalare in fotografia. Ha detto, chiaro chiaro, che odia tutti quei ‘meccanismi che si usano adesso e che non servono a nulla…’

Selenia ha sorriso, in silenzio, e mi ha strizzato l’occhio.

( 3 ‐ continua )  

Category: Costume e società, Cultura

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Comments (4)

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  1. CARMEN SOLLAZZO ha detto:

    Ci tengo a precisare che il Prof. Pietro Putignano Pinto che è stato citato è vivo e vegeto

  2. Elena Vada ha detto:

    Oggi, i conoscenti di zona, mi aspettavano “al varco”, al solito posto di convegno locale: le panche del quartiere .

    Grandi festeggiamenti per le elezioni.

    Mi hanno abbracciato tutti, perché TUTTI VITTORIOSI!
    Sinistra e destra o, come dicono loro, comunisti e fascisti, felici e convinti di aver vinto la sfida elettorale.

    Beh, non hanno proprio torto. Non riporto i commenti perché ci sarebbe da sorridere, assai. Interpretazioni, critiche, valutazioni, degne di Porro, Berlinguer, Floris e Company.

    Mancavano gli agguerriti pentastellati. Ma è solo un rimando a domani (“Se avranno il coraggio di presentarsi” maligna qualcuno)

    Per stemperare gli atteggiamenti euforici, ho parlato di sport (Europei di Atletica) e cucina.

    Facile tra pugliesi, amanti del cibo gustoso e genuino.

    Critiche a “Il pranzo della domenica” di Polo.
    Mi spiace Raffaele, non hai convinto, ed io ho calcato la mano (perdonami), per guadagnarmi un pranzo pugliese, da questi amici, se non domenica, magari sabato. Chiaramente in modo “molto subdolo” e opportunistico. Sfida?!

    La prima a proporsi è Rosa (d’accordo di citarla). Il marito, seduto accanto, smorza gli ardori. Io insisto. Un po’ della loro storia la conosco. Ma non vi anticipo nulla.

    Cosa portare come omaggio? Fiori, vino o dessert? Vedremo.

    Mi raccomandano di salutare la Redazione di leccecronaca.it … Fatto!

  3. Raffaele Polo ha detto:

    Evviva, i pranzi uniscono, in fin dei conti. Anche la destra e la sinistra, che non ci sono più. E lunga vita al professore Pietro Putignano Pinto, a Torre Santa Susanna, ridente realtà del Salento, e al nostro giornale, sempre giovane e ricco di idee (W il direttore) Raffaele Polo

  4. Raffaele Polo ha detto:

    N.b. a chiarimento: W il DIRETTORE è per Giuseppe Puppo
    Poi segue la firma di chi scrive. Caso mai vi pensate che … No, no, w Giuseppe per sempre!

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