LA MEMORIA CONDIVISA. PURE PER LE RADICI SALENTINE. OGGI UNANIME E COMMOSSO IL RICORDO DEI MINATORI MORTI L’ 8 AGOSTO 1956 A MARCINELLE: ”questi figli d’Italia vivono ancora nella riconoscenza della comunità nazionale”

| 8 Agosto 2024 | 0 Comments

(Rdl) ______ DOSSIER DELLA REDAZIONE DI leccecronaca.it ______

Il disastro di Marcinelle avvenne la mattina dell’8 agosto 1956 nella miniera di carbone Bois du Cazier di Marcinelle, in Belgio. Si trattò di un incendio, causato dalla combustione d’olio ad alta pressione innescata da una scintilla elettrica. L’incendio, sviluppandosi inizialmente nel condotto d’entrata d’aria principale, riempì di fumo tutto l’impianto sotterraneo, provocando la morte di 262 persone delle 275 presenti, di cui 136 immigrati italiani. Molti di loro erano salentini.

Il sito Bois du Cazier, oramai dismesso, fa parte dei patrimoni storici dell’UNESCO.

L’inchiesta giudiziaria fu condotta dal magistrato Casteleyn con alcune stranezze evidenti. Il processo in primo grado si svolse a Charleroi dal 6 maggio 1959 al 1º ottobre 1959. Il dibattimento diventò una battaglia di perizie di cui pochi, Corte compresa, erano in grado di capire qualcosa. Alla fine, i 5 imputati furono assolti. In appello, davanti alla 13ª Camera di Bruxelles, una sola condanna fu pronunciata, quella dell’ingegnere Calicis, condannato a 6 mesi con la condizionale e a 2 000 franchi belgi di multa. La società Bois du Cazier venne condannata a pagare una parte delle spese e a risarcire, per circa 3 milioni di franchi, gli eredi delle vittime che non erano loro dipendenti. Fu fatto ricorso in Cassazione. La fine della vicenda giudiziaria avvenne il 27 aprile 1964 con un accordo tra le parti.

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Il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, in occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle e della 23ª Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, ha inviato il seguente messaggio:

« Da ventitré anni la data del disastro minerario di Marcinelle del 1956 ha dato vita alla Giornata nazionale del sacrificio del lavoro italiano nel mondo.

La portata della tragedia che sessantotto anni fa sconvolse 262 famiglie – di cui 136 italiane – le ha fatto assumere una fortissima carica simbolica.

Quanto accadde al Bois du Cazier è dunque un richiamo alla memoria del sacrificio di tutti lavoratori italiani deceduti all’estero nello svolgimento delle proprie attività professionali e a quanti hanno recato il contributo della propria industriosità a Paesi anche lontani.

Fin dal suo primo articolo la Costituzione della Repubblica stabilisce un vincolo ideale inscindibile tra democrazia e lavoro. Il pieno rispetto della dignità dei lavoratori ne è un principio fondamentale, affermato anche al livello internazionale; un obiettivo che, tuttavia, non è stato ancora pienamente raggiunto.

Svolgere la propria attività lavorativa in sicurezza è la prima elementare condizione.

Marcinelle e le altre tragedie che hanno coinvolto migranti italiani nei cinque continenti costituiscono ancora oggi un monito ineludibile a promuovere la dignità del lavoro, valore irrinunciabile della identità della nostra comunità.

A quanti hanno perso familiari, amici e colleghi, vittime del lavoro, al Bois du Cazier e in altre parti del mondo, rinnovo l’espressione dei sentimenti di vicinanza e di solidarietà della Repubblica.»

 Roma, 08/08/2024 (II mandato)

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Dichiarazione del Presidente Meloni in occasione del 68° anniversario della tragedia di Marcinelle

« La tragedia avvenuta l’8 agosto 1956 nella miniera del Bois du Cazier di Marcinelle in Belgio ha lasciato un segno indelebile nella storia nazionale ed europea. 
L’Italia ha pagato il tributo più pesante: 136 su 262 minatori erano nostri connazionali. Italiani che avevano deciso, con sofferenza e dolore, di abbandonare la loro terra per sostenere, con dignità e spirito di servizio, la Nazione che li aveva accolti. Senza pretese, ma con umiltà e dedizione. Il buio di una miniera distante migliaia di chilometri dai loro luoghi d’origine ha inghiottito le loro vite, ma la memoria di questi figli d’Italia vive ancora nella riconoscenza della comunità nazionale.

Oggi, infatti, l’Italia celebra la ‘Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo’: ricorrenza istituita nel 2001 dall’indimenticato Ministro Mirko Tremaglia per ricordare i lavoratori italiani caduti in ogni continente e omaggiare il loro contributo allo sviluppo delle Nazioni che hanno scelto come ‘seconda Patria’. 

Marcinelle è una delle pagine più drammatiche della grande storia dell’emigrazione italiana. Una storia di sconfitte, di sacrifici, di privazioni ma anche di luminosi successi, di battaglie vinte e risultati straordinari. In questa giornata, onoriamo anche questa grande storia e rinnoviamo il legame con i nostri connazionali all’estero, uomini e donne innamorati dell’Italia e che contribuiscono a rendere la nostra Patria amata e apprezzata nel mondo ». ____________

Comunicato della Direzione Nazionale del Partito Democratico

68 anni fa il disastro di Marcinelle. 262 vittime, tra loro 136 italiani. Minatori, lavoratori migranti, che avevano lasciato l’Italia per dare un futuro alle proprie famiglie. Onorare il ricordo di Marcinelle significa impegnarsi perché il lavoro sia sempre sicuro e dignitoso, e perché l’Europa resti uno spazio comune di accoglienza, solidarietà, sviluppo e prosperità per tutte e tutti.

“Quanto accaduto 68 anni fa a Marcinelle segna indelebilmente la nostra storia. Quello fu uno spartiacque della storia europea ed italiana che rappresenta la fine di una narrazione del nostro Paese per aprirne una nuova: l’emigrazione ieri e la mobilità oggi sono uno dei patrimoni tra i più significativi, che l’Italia può vantare. L’Italia è una Repubblica nata sull’emigrazione” – Toni Ricciardi.

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Comunicato dell’ufficio stampa del Comune di Lecce

L’amministrazione comunale di Lecce, ella Giornata del sacrificio del lavoro italiano nel mondo, istituita in memoria della tragedia di Marcinelle, ricorda tutti i connazionali caduti sul lavoro in Patria e all’estero. Nell’esplosione nella miniera di carbone Bois du Cazier, l’8 agosto 1956, morirono 262 persone, delle quali 136 italiane, e inparticolare 15 salentine.

<La tragedia di Marcinelle è un ricordo sempre vivo – commenta il sindaco Adriana Poli Bortone – Purtroppo, dopo quasi settant’anni, continuiamo a contare le vittime sui luoghi di lavoro. Garantire la
sicurezza di tutti i lavoratori è una battaglia di civiltà che deve vedere tutti impegnati quotidianamente>.

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Foto postata su Facebook dal Comune di Salice Salentino

Memoria e radici.

Nell’anniversario della tragedia di Marcinelle abbiamo reso omaggio ai nostri concittadini caduti: Francesco Palazzo, Salvatore Ventura e Salvatore Capoccia

Category: Cronaca, Cultura, Eventi, Politica

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