LA STORIA / IL MIO SABATO MATTINA DA VOLONTARIO SOLITARIO UN PO’INCAZZATO
di Walter Tramacere ____________ (post ripreso dal suo diario di Facebook, le foto sono state scattate a Villaggio Boncore di Nardò) __________
E anche la mattina di questo sabato, l’ho dedicata al prossimo… al futuro dei suoi figli e nipoti…
Ho sottratto al malcapitato terreno/pattumiera, vittima dei nostri barbari locali, circa 6 kg di ogni tipo di plastica, da quella differenziabile a quella infifferenziabile per tipologia e dimensioni, facendo a questo riguardo, particolare attenzione al recupero di quei frammenti di plastiche sotto le dimensioni di una falangetta… ah la mia schiena… mortacci loro (prima che mi resti piantato in gola).
Ovviamente i barbari non sanno che i films delle loro sigarette, caramelle, gomme da masticare, pezzetti di plastica/guaina di cavi elettrici, pacchetti di fazzoletti o di patatine, si degraderanno fino alla dimensione di “microplastiche”. A quel punto, la successiva tappa di degradazione in “nano plastiche” è a un tiro di schioppo e da lì la beatificazione di queste plastiche nelle “vene” delle piante e quindi in quelle nostre, è il traguardo finale, mentre per noi e il resto degli animali, lo è l’oncologia.
Chiudo con una nota tragicomica.
Mentre raccoglievo questo schifo umano, qualche auto si è fermata, come accade spesso… alle osservazioni pertinenti, ce ne sono state due che mi hanno colpito profondamente:
<<Grazie per quello che fa. La noto spesso…>>
Cosa avrei dovuto rispondere al genio? <<Grazie un paio di pal.. perché non scendi dalla macchina e mi vieni a dare una mano? Imbecille!>>
O ancora un altro genio: <<Complimenti! Per quale associazione lavora? Potrei iscrivermi?>>
Cosa avrei dovuto rispondere a quest’altro menomato?
<<Te la do io l’associazione… se proprio ti interessa, si chiama “prendi con te un bel sacco resistente, indossa un paio di guanti, piegati nell’erba e raccogli”>>
Dal vostro inviato a fil d’erba è tutto.
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