…CHE FIGURA DI beep… ITALIA INGUARDABILE, DOMINATA DALLA NORVEGIA, RISCHIA UN’ALTRA ELIMINAZIONE DAL MONDIALE
(g.p.) _________ Per il commento, basta recuperare il celebre mini video di Emilio Fede, che si incazza in diretta al suo telegiornale, breve, conciso e compendioso, c’è già tutto quanto su quello che è accaduto ieri sera a Oslo.
L’Italia, la nazionale, gli Azzurri: non c’è più niente, sotto la coltre spessa delle figuracce patite a ripetizione negli ultimi anni, niente di tutto quello che ha unito e condiviso le generazioni di appassionati negli ultimi decenni.
Riva rombo di tuono, Rivera, Mazzola, Zoff, Messico e Nuvole, Campioni del Mondo, la Spagna e la Germania, la corsa di Tardelli, notti magiche negli occhi spiritati di Schillaci, non c’è più niente, tutto finito, passato per sempre.
Questi, sono indegni.
Inguardabili, poveracci pur con tutti i milioni che guadagnano ogni mese, nomi che non sappiamo nemmeno pronunciare, figli geneticamente modificati, concepiti da un algoritmo dell’intelligenza artificiale, cresciuti e coccolati nella bambagia di tutto un sistema che non regge più, insopportabile pure a sé stesso.
Spallucce irritanti, non Spalletti: un commissario tecnico che non ha avuto il pudore di dimettersi due anni fa dopo essere stato umiliato dalla Svizzera che sembrava il Brasile, né ha recuperato un minimo di dignità per farlo ieri sera, dopo essere stato umiliato dalla Norvegia che sembrava l’Argentina.
Una voragine senza fondo, non una Gravina: a reggere le fila della vergogna, un presidente federale miracolato dalla politica e dagli interessi economici, di cui è garante e gestore, estraneo, alieno anzi, del tutto avulso dalla passione popolare per quello che un tempo era il gioco più bello del mondo.
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