(Rdl) __________ L’ufficio comunicazione dell’Università del Salento ci scrive:
Gentilissimi, inviamo, a seguire, il commento della rettrice eletta professoressa Maria Antonietta Aiello all’articolo di Raffaele Polo su leccecronaca.it
Cordiali saluti _________
“La lingua muta perché muta la realtà, e non viceversa. Adattare la lingua alla realtà non è, dunque, un atto di resa, ma un esercizio di attenzione e di precisione. L’Accademia della Crusca ci ricorda che il femminile di rettore esiste ed è “rettrice” e che usarlo non è una forzatura. Essere chiamata rettrice non è, per me, una concessione simbolica, ma una scelta nella quale credo e che significa riconoscere che anche il linguaggio è un luogo di democrazia.
Basta volerlo”. _____________
LA RICERCA nel nostro articolo del 30 luglio scorso
Una Rettrice piccina, piccina, con un frasario che mi riporta alla mente frasi di un tempo che fu, ascoltate quando da ragazzina frequentavo il collettivo femminista. Ora scopriamo che il linguaggio è un luogo di democrazia e noi povere ignorantelle che pensavamo fosse una forma di governo.
Mi rifiuto di pensare che il Magnifico Rettore dell’Università del Salento la professoressa Maria Antonietta Aiello, ad uno scritto così ben articolato del vostro giornalista. Citare l’Accademia della Crusca,vuol dire non capire l’ironia del giornalista quando si chiede se è il caso di chiamarla “Rettora”. Ad un articolo così “gustoso” così ben fatto mi sarei aspettato una “Magnifica” risposta da parte della neo-Rettrice. Così non è stato. Se il buon giorno si vede dal mattino, c è poco da stare allegri per l’ateneo e per i nostri ragazzi.
Mi rifiuto di pensare che il Magnifico Rettore dell’Università del Salento la professoressa Maria Antonietta Aiello, ad uno scritto così ben articolato del vostro giornalista non sia stata in grado di rispondere in modo adeguato. La mancanza di empatia da parte di chi dovrebbe rappresentare una così importante istituzione quale l’università è, nei confronti del mondo della comunicazione, così come la mancanza dell’utilizzo di una altrettanta sottile ironia, come ha fatto il giornalista quando retoricamente si chiede se dobbiamo chiamarla “Rettora”, mi lascia perplesso. Citare l’Accademia della Crusca, per rispondere ad un articolo così “gustoso” così ben fatto mi è sembrato fuori luogo. Dalla neo-Rettrice mi sarei aspettato una “Magnifica” risposta. Così non è stato. Evito di commentare il riferimento al linguaggio che genera democrazia, sarebbe sin troppo facile fare della satira su una istituzione dove la Baronia la fa a tutt’oggi da padrone. Spero che la “Magnifica Rettrice” scriva di suo pugno al giornale scusandosi per lo scivolone di qualche suo subalterno che ha inviato il comunicato stampa. Altrimenti dovremmo giungere al convincimento che se “il buon giorno si vede dal mattino”, c è poco da stare allegri per l’ateneo e per i nostri ragazzi.
La professoressa, Rettore Rettrice poco importa, invece di andare dietro le facili mode, ma sopratutto di preoccuparsi di non alienarsi certe rumorose minoranze studentesche (e anche questo ci dà la cifra della sua fragilità) ci dimostri con i fatti quello che sa fare.
di Andrea Polo ______________ Ci risiamo. Selenia Stoppa l’ha rifatto. Evidentemente ci ha preso gusto ed ora è pronta a presentare la sua nuova opera: “La Porta Proibita – La storia di Barbablù” L’opera, della durata di 40 minuti, intreccia parole, musica e danza, restituendo nuova vita alla celebre fiaba di Barbablù in un’esperienza immersiva […]
(g.p.) _____________ Ci ridiamo su? No, nient’affatto! Non c’è niente da ridere, ma molto da ridire, su quanto è avvenuto l’altra sera a Nardò, in questo nostro Salento che, a livello di gestione politica, con la cultura continua ad avere un rapporto disastrato e disastroso, incapace di elaborare strategie di valorizzazione, di merito, di superamento […]
di Raffaele Polo ___________ Ce lo spiega subito, con parole sue, che cosa è la preghiera: «Ogni persona oltre al corpo fisico, materiale, ne ha anche uno spirituale, che è in noi, e come il corpo ha bisogno di respirare per continuare a vivere, così anche la nostra anima necessita del suo respiro. Il respiro […]
Comunicazione istituzionale della Provincia di Lecce __________ E’ tutto pronto per il “Premio Isabella – Le incredibili eccellenze 2025”, evento ormai giunto alla sua quarta edizione, e presentato oggi nella sala conferenze di Palazzo Adorno, a Lecce. Promosso dall’associazione Giubbe Verdi Compagnia Salento di Copertino, con il patrocinio, tra gli altri, della Provincia di Lecce, il premio, che vuole riconoscere […]
Comunicazione istituzionale della Provincia di Lecce ____________ “PREMIO ISABELLA – LE INCREDIBILI ECCELLENZE”: A PALAZZO ADORNO SI PRESENTA L’EVENTO DEDICATO AI TRAGUARDI DELLE PERSONE CON DISABILITA’ Martedì 9 settembre, alle ore 11, a Palazzo Adorno a Lecce, si terrà la conferenza stampa di presentazione del “Premio Isabella – Le incredibili eccellenze”, quarta edizione, evento promosso dall’associazione Giubbe Verdi […]
Un progetto organico di comunicazione multimediale e interattiva. Un quotidiano on-line. Una casa editrice di giornali, periodici e libri.
Un luogo di incontro e di confronto. Una comunity. Una rete di collegamento. Un centro-studi di approfondimento e ricerca. Un’agenzia di organizzazione di eventi. Un mezzo di espressività. Un’occasione di creatività. Una scelta di libertà e una possibilità di partecipazione per tutti.
Una Rettrice piccina, piccina, con un frasario che mi riporta alla mente frasi di un tempo che fu, ascoltate quando da ragazzina frequentavo il collettivo femminista. Ora scopriamo che il linguaggio è un luogo di democrazia e noi povere ignorantelle che pensavamo fosse una forma di governo.
Mi rifiuto di pensare che il Magnifico Rettore dell’Università del Salento la professoressa Maria Antonietta Aiello, ad uno scritto così ben articolato del vostro giornalista. Citare l’Accademia della Crusca,vuol dire non capire l’ironia del giornalista quando si chiede se è il caso di chiamarla “Rettora”. Ad un articolo così “gustoso” così ben fatto mi sarei aspettato una “Magnifica” risposta da parte della neo-Rettrice. Così non è stato. Se il buon giorno si vede dal mattino, c è poco da stare allegri per l’ateneo e per i nostri ragazzi.
Mi rifiuto di pensare che il Magnifico Rettore dell’Università del Salento la professoressa Maria Antonietta Aiello, ad uno scritto così ben articolato del vostro giornalista non sia stata in grado di rispondere in modo adeguato. La mancanza di empatia da parte di chi dovrebbe rappresentare una così importante istituzione quale l’università è, nei confronti del mondo della comunicazione, così come la mancanza dell’utilizzo di una altrettanta sottile ironia, come ha fatto il giornalista quando retoricamente si chiede se dobbiamo chiamarla “Rettora”, mi lascia perplesso. Citare l’Accademia della Crusca, per rispondere ad un articolo così “gustoso” così ben fatto mi è sembrato fuori luogo. Dalla neo-Rettrice mi sarei aspettato una “Magnifica” risposta. Così non è stato. Evito di commentare il riferimento al linguaggio che genera democrazia, sarebbe sin troppo facile fare della satira su una istituzione dove la Baronia la fa a tutt’oggi da padrone. Spero che la “Magnifica Rettrice” scriva di suo pugno al giornale scusandosi per lo scivolone di qualche suo subalterno che ha inviato il comunicato stampa. Altrimenti dovremmo giungere al convincimento che se “il buon giorno si vede dal mattino”, c è poco da stare allegri per l’ateneo e per i nostri ragazzi.
La professoressa, Rettore Rettrice poco importa, invece di andare dietro le facili mode, ma sopratutto di preoccuparsi di non alienarsi certe rumorose minoranze studentesche (e anche questo ci dà la cifra della sua fragilità) ci dimostri con i fatti quello che sa fare.