LA PRESENTAZIONE IN ANTEPRIMA NAZIONALE A CAVALLINO DEL LIBRO DI GIUSEPPE PUPPO “Il mio teatro di poesia”: ECCO CHI C’ERA E COME E’ ANDATA
(Rdl) ____________ “Una botta di autostima, per me. Una bella serata mondana di teatro e di poesia, credo per tutti i presenti. Desidero ringraziare di cuore a uno uno chi ha scelto di condividere di persona le emozioni evocate e create tutti insieme”.
Così il nostro direttore Giuseppe Puppo, commentando la presentazione in anteprima nazionale del suo libro ‘Il mio teatro di poesia’, I Quaderni del Bardo Edizioni, svoltasi ieri sera sabato 9 agosto a Cavallino, nella deliziosa location della ‘Conceria delle parole’, un antico laboratorio artigianale di pelli riadattato a laboratorio culturale da Giuseppe Pascali, accorto padrone di casa, in pratica un giardino accogliente, che ha favorito col suo fresco e i suoi profumi la riflessione e il dibattito.
Atmosfera comunque informale e rilassata, proprio come voleva il gentile organizzatore.
All’inizio, introduzione di Grazia Piscopo, presidente dell’associazione Horah, la quale ha ricordato alcuni aneddoti legati ai copioni dell’autore, alcuni commoventi, altri esilaranti, oltre ad evidenziare la natura e la qualità della scrittura.
E’ seguito il qualificato intervento di Antonio Leo, collaboratore istituzionale della Provincia di Lecce, oltre che autore della prefazione del libro, il quale, fra le altre cose esposte, ha cercato il filo rosso che unisce motivi e personaggi dei testi teatrali, trovandolo nell’ anticonformismo e nella ‘scomodità’ dei protagonisti scelti dall’autore, esortandolo a proseguire in questa direzione.
A sopresa, un momento di teatro vero e proprio, non casuale, bensì legato agli inizi dell’impegno teatrale dell’autore, nel gennaio 2009, a Casale Monferrato, una conferenza sul centenario del Manifesto del Futurismo, trasformata in una vera e propria rappresentazione, grazie all’attrice Sandra Maggio, la quale ieri sera (al centro nella foto) ha nuovamente interpretato da par suo, per l’occasione, rievocando quell’esperienza fondamentale, il Bombardamento di Adrianopoli di Filippo Tommaso Marinetti.
A margine, sparsi qua e là, a stimolare la discussione, gli interventi dell’editore Stefano Donno.
A seguire, gradito rinfresco e brindisi finale e…Tutti a casa? Macché…
Anche se la maggior parte dei presenti nel frattempo era andata via, una dozzina di loro erano rimasti e, seduti in circolo, hanno improvvisato una suggestiva chiacchierata protrattasi fino alle ore piccole.
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