TARANTO, RIENTRA IN PORTO LA NAVE “OSUM” DOPO DUE MESI DI MISSIONE

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È tornato nella base navale di Taranto il pattugliatore multiruolo “P.04 Osum” della Guardia di Finanza, al termine di una lunga missione internazionale condotta sotto il coordinamento dell’Agenzia europea Frontex. L’unità è stata impiegata per circa due mesi nelle acque di Creta, prendendo parte all’operazione congiunta “Greece 2025” insieme alle autorità marittime elleniche.
L’imbarcazione, nave ammiraglia del Corpo, ha svolto la propria attività soprattutto nei pressi dell’isola di Gavdos, conosciuta come la “Lampedusa greca” per la sua posizione strategica lungo le rotte dei flussi migratori provenienti dalla Libia e diretti verso l’Unione Europea. In quella zona, particolarmente esposta al traffico di migranti irregolari, le Fiamme Gialle hanno operato per oltre 600 ore di navigazione.
Nonostante le difficoltà legate alle burrasche e ai venti forti del Meltemi, l’equipaggio ha garantito continuità ai servizi di pattugliamento, svolgendo delicate operazioni di avvistamento, soccorso e abbordaggio in mare aperto. Durante l’attività sono state tratte in salvo più di 500 persone, tra cui donne e minori, e sono stati consegnati alle autorità greche 7 scafisti ritenuti responsabili dell’organizzazione dei viaggi clandestini.
La missione ha riscosso ampio riconoscimento in Grecia, sia da parte dei media locali che delle istituzioni, che hanno espresso apprezzamento per la professionalità e l’efficacia dimostrate dal personale italiano.
Il rientro a Taranto segna la conclusione di un impegno internazionale di grande rilievo, che ha visto ancora una volta la Guardia di Finanza protagonista nel presidio dei confini marittimi europei e nella tutela della vita umana in mare.
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