INCENDIA LA MACCHIA MEDITERRANEA A SAN PIETRO IN BEVAGNA: 32ENNE ARRESTATO DAI CARABINIERI

(f.f.) _____________
È stato sorpreso mentre appiccava l’ennesimo focolaio lungo la costa di San Pietro in Bevagna più volte interessata da incendi dolosi. Un uomo di 32 anni, residente a Manduria, è stato arrestato dai carabinieri con l’accusa di incendio boschivo aggravato. L’intervento è scattato nel tardo pomeriggio di martedì 28 ottobre, intorno alle 17.30, dopo che i vigili del fuoco del distaccamento locale avevano segnalato la presenza di più roghi che stavano divorando la vegetazione tipica della macchia mediterranea.
Le fiamme, alimentate dal vento, minacciavano di estendersi rapidamente verso alcune abitazioni e stabilimenti balneari, costringendo i soccorritori a un intervento tempestivo per evitare conseguenze ben più gravi. Mentre i pompieri lavoravano per circoscrivere l’incendio, i carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Manduria hanno avviato una serie di ricerche nella zona, individuando in breve tempo un uomo che si aggirava con atteggiamento sospetto tra i cespugli, poco distante dal punto di innesco di uno dei roghi.
Bloccato dai militari, il trentaduenne è stato sottoposto a perquisizione personale: nelle sue tasche è stato rinvenuto un accendino, ritenuto compatibile con l’accensione dei vari focolai. Gli inquirenti ritengono che lo stesso soggetto possa essere il responsabile dei diversi incendi verificatisi nella stessa area nel corso delle ultime settimane.
Dopo le formalità di rito e su disposizione della Procura della Repubblica di Taranto, l’uomo è stato trasferito presso la Casa Circondariale del capoluogo ionico. Intanto, i carabinieri forestali stanno completando i rilievi per accertare l’esatta estensione dei danni ambientali, mentre la magistratura valuterà l’eventuale aggravante della recidiva.
L’episodio riaccende l’allarme sul fenomeno dei roghi dolosi che, ogni estate e anche nel pieno dell’autunno, continuano a distruggere ampie porzioni di macchia mediterranea nel Salento e in tutto il Sud Italia. Un disastro ecologico che mette a rischio l’ambiente, la fauna e la sicurezza dei residenti, spesso per mano di piromani mossi da motivazioni ancora oscure.
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